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Incentivi auto 2024, l'appello di Case e concessionarie al Governo

Le Associazioni: ritardi ingiustificabili che paralizzano il settore

Incentivi auto 2024, l'appello di Case e concessionarie al Governo
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 22 mag 2024

I nuovi incentivi auto 2024 ancora non sono ufficialmente arrivati. L'attesa doveva essere breve e, invece, i tempi continuano ad allungarsi. Il decreto ancora non è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e questo ritardo ha spinto Federauto e UNRAE che rappresentano le concessionarie italiane e le case auto estere operanti in Italia, a lanciare un appello al Governo. Le associazioni chiedono al Governo un intervento urgente per accelerare l'iter che renda finalmente disponibile il nuovo Ecobonus 2024.

Le Associazioni Federauto e UNRAE chiedono con massima urgenza al Governo, e in particolare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di accelerare le procedure di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM relativo alla rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, c.d. Ecobonus, e di attivare rapidamente la piattaforma informatica per la prenotazione degli incentivi.

I RITARDI STANNO CAUSANDO GRAVI CONSEGUENZE ALLA FILIERA

Le associazioni avvertono che questa lunga attesa sta causando gravi conseguenze all'intera filiera automotive. Inoltre, questi continui ritardi non sono più giustificabili.

La prolungata attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto sta causando gravi conseguenze all’intera filiera automotive, e i ritardi accumulati nei quasi sei mesi trascorsi dall’annuncio della rimodulazione degli incentivi non sono più giustificabili.

Federauto e UNRAE aggiungono che questa criticità è accentuata dal fatto che il nuovo Ecobonus, presentato a febbraio già con tutti i dettagli, cesserà di essere disponibile già alla fine dell'anno.

La criticità della situazione è accentuata dal fatto che il 1° febbraio scorso, ormai quasi quattro mesi fa, il nuovo schema incentivante è stato ufficialmente presentato durante il Tavolo Automotive presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con dovizia di dettagli sui contributi unitari, e che gli incentivi, ancora non entrati in vigore, cesseranno di essere operativi alla fine dell’anno.


L'attesa dei nuovi incentivi, sottolineano le associazioni, ha portato alla paralisi del mercato, in particolare con una preoccupante flessione della domanda delle autovetture ad emissioni zero. Paralisi che ha generato il blocco delle attività delle reti di distribuzione.

Oltre a causare un clima di trepida attesa e la conseguente paralisi del mercato, in particolare con una flessione allarmante della domanda di nuove autovetture a zero o a bassissime emissioni, tale insostenibile ritardo ha generato il blocco delle attività delle reti di distribuzione, delle agenzie di comunicazione, delle ⁠concessionarie di pubblicità, delle società finanziarie e delle imprese di autonoleggio.

Per questo, Federauto e UNRAE sollecitano un intervento urgente del Governo per ripristinare la normale operatività delle imprese che gravitano attorno al settore automotive nel più breve tempo possibile.

Occorre ripristinare la normale operatività delle imprese che gravitano attorno al settore automotive nel più breve tempo possibile. Pertanto, chiediamo urgentemente che il DPCM venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la fine di questa settimana. Allo stesso modo, auspichiamo che, in futuro, le misure a sostegno del settore siano strutturali e non abbiano orizzonti così riduttivi come nel caso in questione.

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