Dai laboratori ENEA un nuovo materiale per batterie più sicure e sostenibili
I ricercatori hanno sviluppato un nuovo materiale composito per realizzare i box dei pacchi batteria

L'elemento più importante delle auto elettriche, lo sappiamo, è la batteria. Le case automobilistiche e le aziende del settore stanno investendo molto per migliorare gli accumulatori per incrementare non solo l'autonomia ed i tempi di ricarica ma pure la sicurezza. In tema batterie, arriva una notizia interessante che riguarda il progetto Fenice, finanziato nell’ambito dell’EIT Raw Materials e coordinato da ENEA, al quale partecipano 10 partner, tra cui il Centro Ricerche Fiat.
Attraverso questo nuovo progetto è stato sviluppato un nuovo materiale da utilizzare per gli involucri dei pacchi batteria delle auto elettriche che punta a renderle più sicure, efficienti e sostenibili.
NUOVO MATERIALE COMPOSITO FIBRORINFORZATO
Stando a quanto raccontato, è stato creato un nuovo materiale composito fibrorinforzato brevettato dall’azienda italiana Crossfire, partner di progetto che è visto come una "promettente alternativa ai materiali attualmente sul mercato per la realizzazione dei box batteria". Parliamo di una resina sintetica rinforzata con fibre che è stata realizzata a partire da PET, il materiale plastico con cui sono fatte le comuni bottiglie.
Il nuovo materiale sviluppato, frutto del progetto Fenice, ha dimostrato di poter soddisfare i requisiti richiesti per la realizzazione di diversi componenti strutturali delle auto elettriche, tra cui l’involucro delle batterie. L’involucro, costituito da strati alternati di materiale composito fibrorinforzato e alluminio, garantisce anche una elevata resistenza al fuoco. Spiega Claudio Mingazzini, ricercatore del Laboratorio ENEA:
Sebbene le statistiche mostrino che i veicoli elettrici hanno una probabilità di incendiarsi già molto inferiore rispetto alle auto che utilizzano combustibili fossili, si punta a livelli di sicurezza sempre più elevati, che considerino anche incidenti stradali, uscite di strada, allagamenti e incendi di origine esterna. Per queste ragioni i nuovi box batteria sono pensati proprio per essere resistenti anche alle condizioni più avverse.
Una prima sperimentazione su "strada" è già stata portata avanti grazie a Tacita, azienda italiana specializzata nello sviluppo di motociclette e veicoli elettrici. Questa realtà ha sperimentato la soluzione in ambito sportivo, testandola in sostituzione degli attuali box batteria in alluminio anche sulle moto che hanno partecipato alla Parigi – Dakar 2024.
Le case automobilistiche sono impegnate a ridurre il peso dei veicoli elettrici. Per questo, ENEA racconta che il mercato dei materiali leggeri compositi per autoveicoli sta vivendo una crescita esponenziale. Il nuovo materiale sviluppato dal progetto Fenice potrà quindi rivestire potenzialmente un ruolo importante in tal senso visto che permette di realizzare strutture più leggere ma sempre robuste. Claudio Mingazzini, spiega:
I materiali compositi adatti alle produzioni di massa devono però poter essere prodotti velocemente e senza generare scarti o sostanze tossiche durante la produzione. Inoltre le materie prime devono essere a basso costo, riciclabili e, preferibilmente, provenire da una filiera europea.
Il lavoro di sviluppo non è comunque concluso. Infatti, il progetto Fenice studierà le possibili applicazioni degli stessi materiali anche al di fuori del settore delle automobili, in ambiti che spaziano dalla nautica al ferroviario, dalle costruzioni all’eolico.