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Incentivi auto, ecco come cambia l'Ecobonus 2024

Arrivano più fondi per le elettriche e le endotermiche, meno per le Plug-in

Incentivi auto, ecco come cambia l'Ecobonus 2024
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 1 feb 2024

Della nuova formulazione degli incentivi auto promessa al Governo ne abbiamo parlato ampiamente in passato e abbiamo già visto che le novità saranno molte. Sappiamo, però, che l'Ecobonus 2024 è partito con il vecchio schema in attesa del Tavolo Automotive programmato per la giornata di oggi. Finalmente, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha illustrato tutte le novità in arrivo per gli incentivi, andando sostanzialmente a confermare le indiscrezioni delle settimane passate.

I NUOVI INCENTIVI

Complessivamente, il Governo metterà sul piatto per gli incentivi 2024 ben 950 milioni di euro (non tutti ad appannaggio del settore auto). Si tratta, in buona sostanza, del fondo di 610 milioni di euro previsto per il 2024 più ulteriori 340 milioni di euro. Per l'acquisto di auto nuove, in particolare, potranno esserne utilizzati 793 milioni così suddivisi:

  • 240 milioni di euro per le auto che rientrano nella fascia 0-20 g/km di CO2, le elettriche (+35 milioni)
  • 150 milioni di euro per le auto che rientrano nella fascia 21-60 g/km di CO2, le Plug-in (-95 milioni)
  • 403 milioni di euro per le auto che rientrano nella fascia 61-135 g/km di CO2 (+283 milioni)

Aumentano, dunque, i fondi per le elettriche e soprattutto quelli per le endotermiche. Al contrario, il fondo per le Plug-in viene ridotto. Da evidenziare che dei 120 milioni di euro stanziati in origine per l'Ecobonus destinato alla fascia 61-135 g/km di CO2 ne rimangono pochi. Con la nuova struttura, quindi, arriveranno nuovi fondi per queste vetture.

Il resto dei 950 milioni sarà così ripartito: 35 milioni per ciclomotori, motocicli e quadricicli, 53 milioni per i veicoli commerciali leggeri, 20 milioni per l'usato auto e 50 milioni per il noleggio a lungo termine.

LA NUOVA STRUTTURA

Per quanto riguarda le elettriche, il limite del prezzo delle auto rimane sempre a 35.000 euro più IVA.

  • No rottamazione: 6.000 euro (7.500 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione Euro 4: 9.000 euro (11.250 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione Euro 3: 10.000 euro (12.500 per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione fino a Euro 2: 11.000 euro (13.750 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)

Per le vetture che rientrano nella fascia 21-60 g/km di CO2, le Plug-in, lo schema potrebbe essere il seguente (limite di spesa di 45.000 euro più IVA):

  • No rottamazione: 4.000 euro (5.000 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione Euro 4: 5.500 euro (6.875 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione Euro 3: 6.000 euro (7.500 per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione fino a Euro 2: 8.000 euro (10.000 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)

Per le Euro 6 con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2 (limite di prezzo 35.000 euro più IVA), il nuovo schema potrebbe essere il seguente:

  • No rottamazione: niente incentivo
  • Rottamazione Euro 4: 1.500 euro
  • Rottamazione Euro 3: 2.000 euro 
  • Rottamazione fino a Euro 2: 3.000 euro

C'è una novità rispetto alle passate anticipazioni. Per le ISEE sotto i 30.000 euro sarà possibile accedere al contributo anche con la rottamazione di un’auto Euro 5. Tuttavia, il contributo scenderà e sarà di 8.000 euro per l'acquisto di un'auto elettrica e di 5.000 euro per una Plug-in.

INCENTIVI PER L’USATO

Con la nuova formulazione dell'Ecobonus 2024 arrivano anche gli incentivi per le auto usate. Chi acquisterà una vettura Euro 6 con un prezzo fino a 25 mila euro (senza IVA) rottamando, contestualmente, un veicolo fino a Euro 4 di proprietà da almeno 12 mesi, potrà ricevere un contributo di 2.000 euro. Il Governo ha stanziato 20 milioni di euro.

QUANDO ARRIVANO?

Ancora non c'è una data precisa sull'entrata in vigore dei nuovi incentivi. Per quanto si procederà rapidamente pare difficile che la nuova struttura possa essere resa operativa prima della fine di febbraio/inizio marzo. Ricordiamo che dopo l'approvazione del Governo e l'arrivo in Gazzetta Ufficiale del decreto, la piattaforma online dove le concessionarie possono prenotare i contributi dovrà essere pure aggiornata. Quindi, bisognerà attendere probabilmente ancora un po'. Sicuramente, se ne saprà di più a breve.

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