
04 Luglio 2023
Ancora un mese positivo per il mercato auto italiano 2023. Secondo i dati di UNRAE, a maggio, infatti, sono state immatricolate 149.411 vetture contro le 121.349 dello stesso mese del 2022. Dunque, parliamo di una crescita del 23,1%. Un risultato certamente importante anche se bisogna evidenziare che il mese di maggio 2022 era stato particolarmente negativo (calo del 15,1%).
Guardando ai risultati dei primi 5 mesi del 2023, sono state immatricolate 702.339 unità contro le 557.031 del periodo gennaio-maggio 2022, pari ad un incremento del 26,1%.
Sul fronte degli utilizzatori, i privati ottengono a maggio 2023 una quota del 53,5%. Invece, le autoimmatricolazioni arrivano all’8,3%. Bene il noleggio a lungo termine che nel mese di maggio è arrivato a rappresentare oltre 1/4 delle immatricolazioni totali. Prosegue il recupero del noleggio a breve termine che raggiunge nel mese il 7,4%. Le società arrivano al 5,6% di share.
Parlando delle alimentazioni, il motore a benzina arriva al 28,6% di market share, con il diesel al 19,5%. Il GPL si porta all’8,4%, mentre il metano si ferma allo 0,1% nel mese. Le auto BEV recuperano leggermente quota rispetto al mese di aprile, fermandosi comunque al 4,1%. I modelli PHEV, invece, ottengono uno share del 4,7%. Le vetture ibride rappresentano il 34,7% delle preferenze, con un 10,3% per le “full” hybrid e 24,4% per le “mild” hybrid.
Sulla crescita molto lenta delle elettriche in Italia, UNRAE evidenzia che sono necessari interventi su più fronti, a partire da quello fiscale con la revisione dell’imposizione sulle auto aziendali in uso promiscuo che giocano un ruolo centrale nella diffusione della mobilità a zero emissioni. Il Presidente di UNRAE, Michele Crisci, commenta:
L’esame del DDL Delega per la riforma fiscale, entrato nel vivo del dibattito parlamentare, è l’occasione per riservare un ruolo fondamentale alla revisione della fiscalità dell’auto, come prevedono gli emendamenti proposti da UNRAE e presentati da diversi deputati della commissione Finanze della Camera, che ringraziamo per averne condiviso l’urgenza e l’opportunità, auspicando con forza una rapida e integrale approvazione.
Inoltre, UNRAE sottolinea la necessità di dover recuperare i ritardi accumulati sul fronte delle infrastrutture di ricarica.
Il 9 giugno scadono i termini per la presentazione dei progetti per la realizzazione di colonnine di ricarica pubbliche da parte degli operatori, è un’occasione da non perdere, i tempi sono molto stretti, mancano solo 8 giorni per la presentazione dei progetti e dopo la loro approvazione e la concessione dei finanziamenti, dovranno essere realizzati nell’arco di soli 12 mesi. Ci auguriamo che tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati, facciano tutto il necessario per rendere operativo questo provvedimento.
Sul tema della ricarica, Crisci si augura che sia giunta, finalmente, in dirittura di arrivo l’emanazione da parte del MIMIT delle norme per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini.
Tornando ai dati di maggio 2023, sul fonte dei Gruppi automobilistici, Stellantis chiude il mese di maggio con una crescita del 3,99% (Alfa Romeo 2.677 / +130,97%; Citroen 3.994 / -23,06%; DS 1.031 / +96,64%; Fiat 14.691 / -24,82; Jeep 6.898 / +21,27%; Lancia 4.701 / +10,40%; Maserati 373 / +176,30%; Opel 4.450 / -5,04%; Peugeot 10.678 / +66,58%). Il Gruppo Volkswagen, invece, ottiene un +9,86% (Audi 6.428 / +44,64%; Cupra 1.548 / -0,19%; Lamborghini 49 / -20,97%; Seat 1.308 / -26,23%; Skoda 3.013 / +28,98%; Volkswagen 11.090 / -0,40%). Abbiamo poi il Gruppo Renault con una crescita del 67,27% (Dacia 7.878 / +71,93%; Renault 6.825 / +62,19%).
[Fonte dati: UNRAE]
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Commenti
Dubito che gas, elettricità e carburante nei prossimi anni scenderanno, anzi.
Quindi credo che in realtà si ammortizzi molto prima.
Inoltre, sulla base dei cicli di carica e scarica delle batterie al litio (ovvero ciò che ne determina la vita utile) e del decadimento del rendimento del fotovoltaico, credo che per una quindicina di anni non avrò riduzioni significative di efficienza dell'impianto.
Il costo di 72k comprende anche la torretta di ricarica trifase 22kwh smart dell'auto (ovvero carica l'auto quando li 40kwh delle batterie di casa sono al 100%, così da massimizzare il rendimento).
Impianti un po' meno sofisticati, ma altrettanto validi, si possono fare con un 10-20% in meno, riducendo il costo di ammortamento a sette-otto anni.
Non credo di sbagliarmi di molto, dato che ho una certa esperienza nella progettazione di linee ed impianti industriali dal valore una centinaio di volte superiore, dove nel business plan si considerano tutte la variabili.
Non sono convinto, a parte che 9 anni sono ipotetici, non realistici, perche possono cambiare molte cose, e Comunque sono tanti, contando l'usura dei componenti. Permettimi di non crederci pienamente, poi magari mi sbaglio. 8K in nove anni sono 72k euro, questo hai speso? Folle!
Beh, piano, non so come fai i conti tu... solo di gas e corrente risparmio 3-4k annui, altri 1000 o 2000 euro li incasso dal gestore della rete elettrica per la sovrapproduzione energetica che immetto in rete con ritiro dedicato, ed altri 3k li risparmio di gasolio per l'auto.
Alla fine sono mediamente 8k risparmiati all'anno, il che significa che in nove anni l'impianto me lo sono ripagato alla grande.
Certo, se ti fai quell'impianto senza fare i conti che non lo ammortizzerai mai allora sono bravi tutti.
Ma non è vero...
L'unico vero lockdown è stato marzo-aprile 2020, quindi soli due mesi, già da maggio era tornata praticamente vita normale, da giugno normale al 99%, quindi estate normalissima in cui le persone sono andate in vacanza ecc. poi da ottobre 2020 ad aprile 2021 chiusure varie ma non un vero e proprio lockdown, le persone comunque si vedevano, uscivano, andavano al bar, al ristorante, ecc.
Inoltre non è vero che le persone hanno accumulato soldi, molti hanno perso il lavoro, le partite iva hanno accumulato debiti, i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione.
Certo, come tutti i salti tecnologici, gli early adopter saranno quelli che sono nelle condizioni più avvantaggiate per fare quel salto.
Io lo faccio perchè col mio impianto fotovoltaico da 14kw con 40.5 kwh di accumulo (tre Tesla Powerwall su rete trifase da 15KWh, un Powerwall per fase) sono in sovrapproduzione mediamente di un MWh al mese, che immetto in rete ricavandone attualmente 12-15 centesimi a kwh.
A quel punto l'auto elettrica mi conviene.
Molti aspetteranno anni, non essendo nelle mie stesse condizioni.
Aspetteranno che i prezzi delle BEV si abbassino, che la rete di ricariche sia più capillare, che l'avvento delle batterie a stato solido raddoppi le autonomie... ma il punto è che quella strada ormai è intrapresa, indietro non si torna.
Il problema piervittorio è che le Phev, le Hev sono praticamente delle endotermiche, sono a portata di "tutti". Ovvero che se non hai il box, o una colonnina vicino chi se ne frega. Molti che conosco hanno avuto o hanno l'auto aziendale Phev e diversi l'hanno caricata qualche volta ma se poi non riescono pazienza, tanto se consumano di più la benzina glie la paga l'azienda.
Il vero stacco sono le elettriche pure perchè sono influenzate da fattori che sono difficili da colmare a breve tempo. Costo, box, e colonnine. 3 variabili che pesano parecchio. Ecco spiegato il 4,1%, o 4 persone su 100.
L'aumento dei prezzi sposta le immatricolazioni verso il NLT.
Che poi è esattamente quello che fa comodo alle case automobilistiche.
Nel 2019 una best seller come la 500X si prendeva a 19000 euro, oggi a 26.000. C'è qualquadra che non cosa.
4.1% significa che un veicolo ogni 24 venduti è completamente elettrico.
Poi ci devi mettere un 4.7% di ibride plug in (PHEV), che pure viaggiano in elettrico per qualche decina di km (ricordandoci che la percorrenza media delle auto in italia è di 32 km al giorno...).
Ed un altro 10.3% per le ibride non ricaricabile con presa esterna (HEV).
Il 24.4% di mild hybrid non le considero nemmeno tra le elettriche.
Ma questo significa che tra BEV, PHEV e HEV siamo quasi al 20%, ovvero ormai un'auto ogni cinque vendute è elettrica o ibrida, più o meno lo stesso market share delle diesel.
A fine anno si faranno i conti, ma credo che il trend sia irreversibile, persino per un paese, come l'italia, che ha il poco edificante record di analfabetismo funzionale ed allergia ad ogni progresso, che si parli di OGM, di energia nucleare, di 5G o di transizione energetica.
Ma dove le regalano? Possibile mai che non trovo mai questi posti? Mi devo forse fare "raccomandare"? Vuol dire che farò la telefonata! Certo non per una FIAT 500, no di sicuro!
Tutti si lamentano degli aumenti,ma se non hanno auto nuova,non vanno in vacanza ad ogni ponte , agosto, dicembre non cambiano tel una volta all anno e pizza ogni fine settimana..piangono! Però continuano a lagnarsi degli aumenti!
Magari vendono di più molte auto ..ordinate più di un anno fa..ma x via della pandemia. Tutto rimasto fermo o quasi? Uhh grandi vendite ora!
Ti svelo un segreto, chi piange il morto non è realmente chi dice di essere. Chi non dice niente invece si risolve i problemi in casa, o semplicemente ha una vita estremamente molto più economica e questi problemi li tangono relativamente poco. :D
Insomma alla fine abbiamo scoperto di essere ricchi: acquistiamo l'auto anche e costa il 30% più di 2 anni fa, ad ogni ponte le autostrade sono intasate di vacanzieri, i ristoranti son sempre pieni...
Io pure molte benzina, che diesel 20 anni fa si sono iniziate a diffondere. .
Vedo ancora macchine Diesel vecchie di 20 e passa anni…
E pensare che già nel 2006 sono uscite le euro 4
Già…e io purtroppo vedo solo ferri vecchi euro 2/3…
Al nord ne vendono molte di più che al sud, era prevedibile.
grazie…
Facile per Trento… una delle prov aut. più ricche quindi…
Io sono tra quelli.
Quel 1% sono io che ho dovuto comprare la macchina a mia figlia che ha preso la patente.
Certo, con quelle nuove si é partiti nel 1994,la prima é stata aa000aa ora siamo più o meno a Gm, e ad ogni provincia ne danno in anticipo a serie ad esempio da Gm 000 zb a Gm 999zb/zc...
Lo sai vero come funziona la distribuzione delle targhe?
Si, tesla gli altri anni immatricolava molto i mesi di fine anno,anche perché nel 2022 le immatricolazioni sono comunque state importanti.
C é sul sito unrae per provincia.
Io più o meno si, prima ogni generazione di targhe si passava in 4 anni, ora dopo 4 anni non si é concluso e impiega quasi 5 anni.
No io vedo solo auto vecchie in giro…quindi io ti parlo della mia realtà…
sarebbe bello vedere regione x regione il nr di immatricolazioni piuttosto che di % nazionali
Secondo me da segnalare il +10.000% di Tesla da 14 (2022) a 1477 pezzi (2023), con una quota che ormai sfiora l'1%.
Penso che possiamo dirlo che il taglio listini é stata una mossa azzeccata. Stanno facendo da traino al mercato elettrico.
Aspetta un po cos'è che c'è scritto ? Ah... Sulla crescita molto lenta delle elettriche in Italia, UNRAE evidenzia che sono necessari interventi su più fronti.
Dove sono i miei amichetti nazigreen che spandevano dicendo che i responsabili del marketing si devono leccare i baffi per la forte crescita dell'elettrico...
4,1% Ma neanche il cellulare della Brondi ha un tasso di penetrazione così ridicolo.
L'età media é salita come parco circolante in maniera significativa anno su anno, circa 12 anni.
Si, questo pure è vero,zero sconti e listini alle stelle.
Perché tu a occhio riesci a notare la differenza tra vendere 2 milioni di auto nuove o venderne 2.4 milioni? Chapeau
Alle aziende interessano gli utili, non il fatturato... E dal 2020 in poi stanno facendo TUTTI utili record che non avevano mai fatto quando vendevano il 20-30% in più. Figurati ora che le vendite tornano a salire con i margini che hanno ora che utili faranno nel 2023
Quindi le mie sensazioni sono reali…vedo tanti veicoli vecchi molto vecchi e la gente che purtroppo non può sostituirla…
ma non si lamentavano delle vendite il mese scorso e chiedevano nuovi incentivi?
Rispetto al 2019 il calo di immatricolazioni é comunque superiore al 20%,facile dire a maggio e nel 2023 vendite con segno più rispetto al 2022,nel 2020 /2021/2022 le immatricolazioni sono state disastrose, ha influito il covid e l'assenza delle materie prime, ora stanno consegnando molte auto ordinate anche 1 anno fa.