
12 Aprile 2023
L'avvento delle auto elettriche sta aprendo nuovi filoni di business. Uno di questi è il riciclo delle batterie. Secondo la direttiva 2006/66/CE, gli accumulatori dei veicoli elettrici possono avere un solo destino dopo l’utilizzo e, cioè, il riciclo. Dunque, dopo una "prima vita" all'interno delle vetture, le batterie possono essere ulteriormente utilizzate, per esempio, come sistemi per l'accumulo. Alla fine di questa "seconda vita", dovranno essere riciclate con l'obiettivo di andare a recuperare tutti i materiali preziosi che poi possono essere utilizzati nuovamente per realizzare nuovi accumulatori.
Il riciclo delle batterie è un nuovo filone di business con grandi potenzialità di crescita in cui l'Italia può essere protagonista. Questo è quanto viene raccontato dallo studio "Il riciclo delle batterie dei veicoli elettrici @2050: scenari evolutivi e tecnologie abilitanti" che è stato presentato da Motus-E, Strategy& e Politecnico di Milano. Studio da cui emerge che al 2050, grazie alla vendita di nichel, cobalto e litio riciclati, sarà possibile generare ricavi in Europa di più di 6 miliardi di euro.
Per lo studio, dunque, l'Italia può e deve essere protagonista in questo nuovo filone di business. Considerando solo le batterie delle auto elettriche che si troveranno già nel nostro Paese, e senza contare l'indotto, i ricavi di questa attività si attesteranno tra i 400 e i 600 milioni di euro (al 2050), con forti prospettive di aumento grazie alla crescita del parco delle auto elettriche. Il giro d'affari potrebbe, poi, espandersi ulteriormente arrivando anche ad importare batterie da riciclare dall'estero.
In Italia, dunque, sarà possibile arrivare a creare una filiera industriale tutta nuova che porterà benefici pure sul fronte dell'occupazione. Inoltre, riciclare significa anche rendersi più indipendenti sull’estrazione e la lavorazione delle materie prime, grazie alla possibilità di recuperarle dalle batterie a fine vita.
Le opportunità derivanti dal riciclo delle batterie stanno già cominciando a incentivare diverse aziende del settore automotive a estendere le proprie competenze in questa direzione. Anticipare le loro mosse può innescare un rilevante vantaggio competitivo. Il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso, ha commentato:
I risultati di questo studio sono l’esempio dell’approccio che come Paese dobbiamo avere nei confronti della transizione all’elettrico. Le competenze ingegneristiche dell’Italia sono riconosciute in tutto il mondo, con le giuste politiche industriali possiamo metterle a frutto e diventare leader in molti ambiti della mobilità elettrica, come appunto il riciclo delle batterie. Si tratta di opportunità per rilanciare economia e occupazione che non possiamo regalare ad altri Paesi, ma bisogna essere veloci se vogliamo coglierle e sfruttarle appieno.
Massimo Leonardo, Principal Strategy&, ha aggiunto:
La creazione di una catena del valore circolare per le batterie è fondamentale per sfruttare il valore immagazzinato nella loro capacità residua e nei componenti che le compongono. Oltre alla sostenibilità, l’interesse degli attori coinvolti rispetto a questo tema è incentivato dalle sinergie presenti tra le attività di produzione e utilizzo e gestione del fine vita. Affiancare la produzione di batterie al riciclo degli scarti permette ai produttori italiani ed europei di riutilizzare la materia prima seconda derivata dai loro stessi rifiuti, e soddisfare i requisiti imposti dalle normative europee. Allo stesso modo, le case automobilistiche possono identificare le soluzioni ottimali per dare nuova vita alle batterie di cui conoscono design e caratteristiche, e usufruire delle loro reti di concessionari per la raccolta. Gli attori in grado di sfruttare fin da subito queste sinergie godranno di un forte vantaggio competitivo.
Lo studio non si è focalizzato solamente sugli aspetti dei vantaggi economici del filone industriale del riciclo delle batterie. Infatti, ha fornito anche una prima panoramica sulla tecnologia e i processi adottati, illustrando le caratteristiche dei vari trattamenti e anticipando le peculiarità delle prossime generazioni di accumulatori. Marcello Colledani, professore associato presso il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, ha commentato:
Le soluzioni tecnologiche per il riciclo di materiali strategici dalle batterie a Ioni di Litio trattate nel report, implementate a diversi livelli di maturità industriale, evidenziano le attuali capacità di riciclo in Europa e le enormi opportunità che questa strategia di business circolare offre all’ecosistema nazionale. Le sfide per il futuro riguarderanno lo sviluppo di soluzioni sostenibili e ad alto valore aggiunto per supportare la fornitura di materia prima-seconda ad elevata qualità per il riuso nelle Gigafactory per la produzione di batterie, attualmente in sviluppo in Europa.
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Commenti
Bella domanda.
Non l'ho mai capito.
Forse si adattano al luogo di residenza.
Hai semplicemente dimostrato, IMHO, che parli di cose che poco conosci esprimendo certezze che, vista la premessa, non è ben chiaro da dove possano derivare.
Questo non significa neppure che tu abbia detto cose giuste o sbagliate.
E' stata semplicemente una constatazione.
non chiedo nessun credito, ho solo espresso la mia personalissima opinione, poi posso aver commesso un errore nello scambiare un gruppo di elementi chimici con un insieme di materiali non presenti in quantità nel nostro continente... per il resto credo che il concetto espresso sia piuttosto chiaro: il riciclo delle batterie consente la riduzione dell'inquinamento complessivo legato alla produzione delle BEV e contemporaneamente riduce la dipendenza dai paesi che possiedono le miniere di minerali utili alla produzione di batterie, che sono gli argomenti pretestuosi di chi ostacola il passaggio da auto con motore a combustione interna ad auto elettrica, ai quali aggiungono i prezzi alti e la scarsa autonomia... altri argomenti pretestuosi in quanto in pochi anni vediamo il prezzo delle auto elettriche diminuire (anche oggi Tesla ha tagliato di un 7% il prezzo di model 3)
Mmmm? Mi sfugge il nesso con quanto ho detto.
Ma provo a seguirti restando in tema come te: domani ci sono le prove libere di F1 sul circuito del Bahrain.
La differenza ENORME fra il termico e l'elettrico é che il termico é in attesa di archiviazione mentre le batterie sono in fermento.
Ieri l'annuncio della prima macchina a batterie al Na la Sheol 10X.
Il termico dopo il commonrail é praticamente fermo e sono passati 20 anni.
Perdonami, ma con tutta la buona volontà: come ti si puo dar credito se affermi che quanto detto distrugge gli argomenti pretestuosi di coloro che stanno cercando di rallentare l'elettrificazione dell'automotive ma non hai neppure chiara l'idea di cosa ci sia in una batteria?
Cioè non ti sei ben informato ma al contempo ritieni di distinguere discorsi corretti da discorsi pretestuosi.
Ci si fanno soldi è una affermazione da valutare.
Con numeri un tanto al kg, solo per dare idea di cosa si parla, il quadro reale potrebbe/dovrebbe essere di questo tipo:
- acquisteremo 10 miliardi di € di batterie
- metteremo in conto 4 miliardi di risorse per il loro riciclo
- venderemo quanto prodotto dal riciclato a 6 miliardi.
Perchè si facciano soldi bisogna che il giro venga fatto più di una volta eliminando l'acquisto iniziale.
Poi le aziende di riciclo faranno soldi, loro mica pagano le batterie come nuove, ma che si generino ricavi a livello Europeo è un concetto un po estemporaneo.
Perchè non vale lo stesso discorso per gli italiani all'estero?
corretto, avrei dovuto scrivere "dipendenza da materiali non presenti in quantità sufficiente in Europa..."
NON ci sono terre rare nelle batterie. NO terre rare. 0! nada.
Lol. Invidiosi...
Preoccupati, semmai.
Ma che ne sa un troll come te?
E per inciso, non tifo contro l'auto elettrica, ma per un urgente piano di infrastruttura di ricarica a cui assoggettare la data di ban.
Prima metti le colonnine, prima blocchi la vendita di ICE.
Quelli con il garage facciano ciò che vogliono già oggi, ben sapendo di essere minoranza.
Ho cercato ancora e sembra corretto, non so dove ho visto gli 80.000€
Un motore a pistoni pesa un bel po' di più dell'elettrico, aggiungi cambio, frizione, alternatore, scarico, radiatore, serbatoio, lubrificante e chissà quanti altri "accessori" ed il sovrappeso sarà si e no un paio di quintali, infatti la 500e pesa 1290 kg mentre la 1.2 ne pesa 1055. Probabilmente per auto più grosse la differenza sarà pure inferiore
Non è questo il prezzo per tonnellata?
https://markets.businessinsider.com/commodities/nickel-price
Io sono uno di loro ma ho 4 garage con tutto lo spazio necessario.
E malgrado questo...
Hai ragione.
Invece con una bella batteria da 480kg che non ha bisogno di queste cose si inquina molto meno.
Italiani e lungimiranti non vanno d'accordo.
Quindi dalle batterie si rifano batterie e facendoci anche soldi.
Questo risponde a due domande contemporaneamente dove pre deremo il Litio in futuro e dove metteremo le batterie esauste.
In altre batterie.
Ma figuriamoci se questi qui arrivano a fare ragionamenti così sofisticati
Il nickel costa oggi 80.000 $ la tonnellata
a me sembrano mosse lungimiranti
Facciamo un calcolo veloce per esempio solo per il Nickel
Ci sono in media 30kg per batteria
Ora costa 25k$ per Tonnellata e ci fai 33 batterie in media.
Supponiamo solo 2Miliardi per il nickel significa più o meno riciclare, al costo di adesso, circa 2.5mil di batterie all'anno
No no macché. Meglio insistere nel costruire pistoni
Ma quando pensi ad un auto con motore endotermico, a parte il carburante, hai mai pensato agli olii, pastiglie, filtri, ecc. ecc. che vanno considerati? O quelli non li consideriamo nel circuito del danno ambientale? Io capisco che certi ragionamenti siano limitati ma così è troppo.
6 miliardi a me sembrano spicci, calcolando quante auto elettriche ci dovrebbero essere in giro nel 2050, o no?
se implementato in maniera efficace questo studio potrebbe portare ad un significativo miglioramento della produzione di auto elettriche sia in termini di impatto ambientale sia in termini di dipendenza dalle terre rare... praticamente distrugge gli argomenti pretestuosi di coloro che stanno cercando di rallentare l'elettrificazione dell'automotive (e non solo)
Quelle di coloro che tifano contro le auto elettriche perché non hanno il parcheggio dove ricaricarle e sono invidiosi di chi ce l'ha? Certamente
A me sembrano tutte mosse disperate da poveracci.