
05 Agosto 2022
Semplificare il processo di ricarica è molto importante. Da questo punto di vista ci sono diversi progetti che ci stanno lavorando. Nel corso del tempo ne abbiamo parlato diverse volte. Tra i più curiosi si sono quelli che puntano alla realizzazione di stazioni dotate di un sistema di ricarica automatizzata dove dei "robot" si occupano di effettuare i rifornimenti di energia alle vetture. A quanto pare, si sta guardando con molto interesse alle ricariche robotizzate. La prova arriva dalla costituzione del consorzio Rocin-Eco (Robotic Charging Infrastructure Ecosystem) dove troviamo la presenza di aziende come Ionity, Porsche, BMW, Ford e Mercedes.
Questo consorzio lavorerà proprio allo sviluppo della standard della ricarica robotizzata per arrivare, presto, a realizzare dei siti dimostrativi.
L'idea è quella di arrivare a disporre, in futuro, di un sistema di ricarica robotizzata presso le stazioni lungo le autostrade dove tutto il processo di rifornimento di energia sarà automatizzato. Come si può vedere dal breve filmato, una volta parcheggiata l'auto, un braccio robotico inserirà il cavo di ricarica nella presa dell'auto che, ovviamente, dovrà essere dotata di uno sportellino in grado di aprirsi automaticamente.
Il consorzio stima che questa soluzione automatizzata sarà in grado di ridurre del 15% i tempi di ricarica eliminando il tempo perso dall’interazione umana. Inoltre, questa tecnologia porterebbe ulteriori vantaggi. In particolare, renderebbe maggiormente accessibili le auto elettriche anche alle persone disabili che oggi possono avere problemi ad utilizzare le normali colonnine per la ricarica. La ricarica robotizzata, inoltre, sarà molto importante nel futuro quando arriveranno le auto dotate della vera guida autonoma.
Ovviamente, per poter arrivare ad avere un sistema di ricarica robotizzata in grado di funzionare con tutte le auto elettriche, sarà necessario arrivare a definire uno standard preciso. Il consorzio, dunque, lavorerà anche in questa direzione per definire tutti gli standard necessari. Un processo che, ovviamente, richiederà studi e sperimentazioni.
Una volta che tutto sarà stato definito, sarà realizzato un prototipo che sarà messo a disposizione delle case automobilistiche e che servirà a dimostrare le potenzialità di questa forma di ricarica. Un progetto molto interessante anche se, al momento, non ci sono tempistiche precise. Non rimane, dunque, che attendere novità sul lavoro che porterà avanti questo consorzio.
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Commenti
Un addetto andrebbe bene per dare una mano anche perché non è solo il problema dei disabili...ci sono persone che non sanno rifornire nemmeno al distributore automatico
Ci saranno i benzinai abusivi che daranno un aiuto come in alcune città
Ciao Chicco!
capisco quello che intendi ma cercavo di salvare capra e cavoli! :(
personalmente intendevo una colonnina ogni tot colonnine tradizionali diciamo così
Messa così si corre il rischio di farne 2 ogni X kilometri e di soddisfare sulla carte le regole ma all'atto pratico prendere per il kulo il povero disabile.
personalmente intendevo una colonnina ogni tot colonnine tradizionali diciamo così!
però anche così bisognerebbe capirne l'utilità allo stato attuale delle cose...
Il Gratì scalda il parmigiano e sciogliendolo rovina pure il risultato finale
Fare 1 colonnina ad hoc in ogni punto di ricarica per qualche migliaio di automobilisti su qualche milione mi pare di buttare via soldi per nulla.
Non sono 2 strisce a terra di colore diverso, a sto punto mettiamo un addetto per ogni punto di stazionamento e diamo lavoro se dobbiamo spendere :D così oltre ai disabili facciamo pagare tariffa doppia ai pigri e ripaghiamo il tutto.
Non bisogna guardare al dito ma alla luna:
Una tecnologia simile ha senso per la guida autonoma, anche parziale.
Se l'auto si trova all'interno di un'area in cui può guidare da sola, allora sarà possibile mandarla a ricaricarsi.
La guida autonoma è vicina?
Per me no, però il consorzio ha senso in ottica di infrastrutturazione.
se fossimo nelle condizioni di averne bisogno, ovviamente, la risposta è si!
e si potrebbero pensare speciali colonnine come oggi ci sono speciali parcheggi!
farle tutte così non penso ma si dovranno fare delle valutazioni su un insieme di fattori...
certo sono convinto che le priorità siano altre anche per i disabili stessi!
Indubbiamente nobile scopo, ma consideriamo che i disabili motori inabili ad attaccare una presa o fare benzina sono un cui dei disabili complessivi che già in toto sono una percentuale risibile dei guidatori.....ne vale la pena?
a me colpisce di più il fatto che questo sviluppo poterà a colonnine più costose e ad aumentare ancora il consumo di energia!
unica nota positiva e che credo che possa valere il tutto, l'aiuto che dovrebbe fornire alle persone disabili!
tanto non rallentano altri sviluppi.
sarà divertente vedere quando i robot infileranno le prese direttamente nei finistrini
Incredibile chi non ha nulla da fare e crea account a pene di segugio...
Incredibile il fatto che per cercare di guadagnare soldi si inventino put%%te per risolvere problemi inesistenti o del tutto secondari...