
Auto 11 Feb
Per sostenere la crescita della diffusione delle auto elettriche è necessario aumentare la produzione delle batterie. Proprio per questo aziende del settore e case automobilistiche stanno annunciando la costruzione di nuove fabbriche per la produzione delle celle per le batterie delle auto elettriche. Su questo tema arriva la notizia che Eurocell è pronta a costruire la sua prima Gigafactory europea con l'obiettivo di avviare la produzione in soli 12 mesi, molto più rapidamente di altre aziende che stanno portando avanti progetti simili. Questo sarà possibile in quanto Eurocell dispone di una tecnologia per le batterie già collaudata che è pronta ad essere prodotta su larga scala.
L'investimento iniziale sarà pari a 600 milioni di sterline, cioè circa 715 milioni di euro, pianificato in due fasi. Le celle prodotte non serviranno solo per il mercato automotive ma saranno utilizzate anche nelle batterie destinate ad altre applicazioni come i sistemi di accumulo. La piena capacità produttiva sarà raggiunta nel 2025. L'azienda sta attualmente vagliando i possibili siti in cui costruire la fabbrica. Sorgerà, comunque, nel Regno Unito, oppure in Olanda o in Spagna. La scelta dipenderà soprattutto dai sostegni che Eurocell riceverà da parte dei Governi locali.
L'azienda porterà importanti benefici al Paese che sarà scelto visto che saranno creati centinaia di nuovi posti di lavoro. L'azienda evidenzia che le sue celle, sviluppate in Corea, presentano diversi vantaggi tra cui una durata definita dieci volte superiore a quella delle normali celle agli ioni di litio. Celle che ben si adattano all'utilizzo all'interno dei pacchi batterie delle auto. Inoltre, sono state sviluppate per poter funzionare senza problemi anche in zone con temperature estreme.
Eurocell intende costruire la sua nuova fabbrica in due fasi. Nella prima inizierà a produrre celle su larga scala entro l'inizio del 2023 per i clienti esistenti. Parallelamente, verrà costruito uno nuovo stabilimento nello stesso sito, in grado di produrre oltre 40 milioni di celle all'anno entro il 2025.
L'azienda, dunque, sta pianificando di espandere la sua presenza anche in Europa. Un progetto sicuramente interessante di cui si spera presto emergeranno ulteriori dettagli.
Volkswagen Passat, nuova con ibrido Plug-in da 100 km, ma anche diesel | Video
Volkswagen ID.3 (2023): prova su strada del restyling con software 3.5 | Video
Viaggio nella fabbrica di Brugola (OEB), le viti italiane fondamentali per il mondo auto
Toyota Prius Plug-in: solo PHEV, prende gli incentivi delle elettriche | Video e prova
Commenti
Ovvio, siamo in un momento di transizione, per cui l'elettrico non dimostra ancora il suo pieno potenziale. Man mano che passano gli anni comunque sempre più fabbriche a carbone vengono spente e sempre più centrali solari/eoliche/nucleari accese. Certo se non si inizia mai non si arriverà mai da nessuna parte
un momento la batteria è come un serbatoio anche quello lo costruisci solo una volta, poi entrambi devo essere riempiti. le batterie possano essere riempite di elettricità proveniente da fonti green ed è verissimo ma allo stato attuale se riempio una macchina di benzina ed un altra con elettricità proveniente da una centrale elettrica a carbone l'ambiente riceve qualche beneficio minimo dato solo dalle mancate emissioni delle auto.
Ok, però una batteria la fai una volta e ti dura 10 anni (più altre decine se viene riciclata/riutilizzata). Il petrolio lo devi estrarre, trasportare, raffinare e ritrasportare in continuazione, capisci che c'è un'enorme differenze tra le 2 cose?
miniere, lavorazione dei metalli estratti, produzione di energia elettrica... tutte cose cose che sono un toccasana per la salute e l'ambiente.
Pozzi petroliferi, petroliere, raffinerie, scarichi delle auto...
l'UE con i 1000 miliardi, cioè noi
dovresti confrontare un pozzo petrolifero con una miniera di litio
Pensa invece ai danni ambientali che vengono fatti per avere il carburante, altro che fazzoletto di terra riadattato a gigafactory (comunque chi lo ha detto che non sono riciclabili/riusabili?)
Si chiama Eurocell ma è sudcoreana, con una forte presenza organizzativa in GB, cosa che farebbe un vantaggio per quest'ultima se non ci fosse adesso il problema che è territorio extracomunitario (quindi con possibili maggiori costi di esportazione verso il mercato comunitario) oltre che dato che l'impresa moderna fa economica con i cu... degli altri, puntano a chi li sovvenziona di più e magari i citati comunitari possono sfruttare fondi UE (o come fa quella brutta gente chiamata sindaci, cambia le voci di spesa in modo da usare le multe non per la sicurezza stradale ma per le proprie mangiatoie, semplicemente spostando quanto avrebbe speso per i servizi base e mettendoci quelli delle multe, in questo caso, usa i soldi UE per fare qualcosa di accettabile per l'UE..per altro altra massa di manifesti idio--, ed i soldi che doveva mettere per quello li usa come incentivo).
Infatti è coreana
Un mostro dell'edilizia. Altro pezzo di terra sottratto alla natura. Altri alberi abbattuti, altri animali uccisi. Povere anime. Quanto inquinamento per produrre queste auto elettriche, queste batterie, dannose, nocive e non riciclabili, pericolose per l'Uomo e per il pianeta. Una sola parola #ecovergogna
"La scelta dipenderà soprattutto dai sostegni che Eurocell riceverà da parte dei Governi locali."
Molto bene, vedo che il mercato unico Eurepeo è equo o comunque avvantaggia le economie più deboli.
Cos ' è un nuovo carcere europeo?
Aspettiamo la risposta di Dura... cell! :)
Si chiama eurocell e apre la sua prima fabbrica europea... Andiamo bene.