
19 Agosto 2021
Con ben in mente il traguardo proposto dall'Europa per il 2035, continua la disamina delle aziende, piccole e grandi, che si occuperanno di creare l'infrastruttura di ricarica per le auto elettriche nel vecchio continente, un elemento fondamentale della strategia per portare in strada solo auto a batterie.
Dopo l'italiana GasGas, ecco TheF Charging, un giocatore nostrano che ha recentemente iniziato ad operare in Europa e che cerca di prendersi una fetta di quello che sarà il piatto ricco del futuro. La start up si è evoluta aprendo la filiale spagnola ed è guidata da Brentan e Fea, divisioni che ereditano la gestione ex Enel ed ex Enel + FCA. Obiettivo? 1 milione di posti auto per la ricarica entro il 2025.
Intendendo per colonnina la singola postazione per la ricarica, quindi lo spazio per un'auto elettrica e la relativa presa a cui collegarsi, TheF Charging punta ad un milione di postazioni entro il 2025 con una rete di 10.000 località in tutta Europa e servizi di ricarica che vengono definiti innovativi, segno che non ci si dovrebbe limitare solo al collegamento alla rete elettrica.
APCOA e Tigros sono i due partner che hanno già dato fiducia all'azienda e si lavora per creare nuove sinergie con esercizi commerciali e strutture che possano ben inserirsi nel tema della ricarica delle auto elettriche mentre si fa altro: da una parte, quindi, la ricarica mentre l'auto è in sosta ad un parcheggio (APCOA parking), dall'altra mentre si impiega il tempo per fare la spesa.
Foraggiata da un fondo internazionale privato e da contributi a fondo perduto figli di bandi UE, TheF Charging è nata a Torino da Andrea Brentan e Federico Fea (Endesa e FCA) e ha aperto di recente la legal entity spagnola per mettere un primo piede in Europa, con Francia, Germania e Inghilterra nel mirino da qui a quattro anni.
La strategia è simile a quella già vista con altre realtà simili: installare colonnine per i gestori di spazi pubblici, proprietari di aree di parcheggio e attività commerciali. Così facendo, si sgravano i gestori dal rischio d'impresa della realizzazione degli impianti e della loro manutenzione e si riconosce loro una percentuale sui ricavi derivanti dalle ricariche. In Italia, la rete conta 160 punti già attivi.
Multimedia è la stazione di ricarica da esterni con schermo da 46" o 55" pensato per esterni (info-pubblicitario) e due prese AC da 22 kW ognuna.
Ricarica DC è la postazione in corrente continua, un sistema modulare che permette di partire dai classici 50 kW per arrivare fino alla ricarica ultra-rapida a 350 kW, ferma restante la disponibilità di rete della location in cui si posiziona il cabinet.
Per i parcheggi all'aperto sono poi disponibile wallbox esterne con due attacchi singoli, ognuno da 22 kW, e la stessa soluzione è declinata nella variante da interni, a muro o a palo e di dimensioni più contenute.
TheF Charging è presente sulle principali piattaforme ed espanderà la disponibilità in roaming. Ad oggi può contare su accordi con Enel X, Huject, Gireve, Duferco e con i circuiti di ricarica di Audi, BMW, Mercedes-Benx e Porsche.
All'interno dell'app evway si potranno visualizzare le stazioni con posizione, potenza e tipo di presa disponibile, oltre alla tariffa applicata.
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Commenti
Sono figlie della resistenza al cambiamento. Si dice che o si cavalca l'onda, o si viene travolti. Molti faticano ad accettare che fra poco saremo obbligati a guidare una elettrica. 10 anni?
Secondo me ben prima del 2035 e sì, obbligo
Non vedo l'ora che nella mia zona (Calabria) inizi ad esserci una adeguata diffusione così da poter passare all'elettrico. In questo momento nel mio paese ed in quelli limitrofi zero punti di ricarica, il primo è a parecchi kilometri. Purtroppo siamo una regione in cui queste cose vanno molto più a rilento rispetto alle altre.
L'obiezione principale all'uso delle elettriche pian piano va perdendo senso.
Ma non temete: troveranno sempre nuove obiezioni pur di andare contro...