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Davvero l'Unione Europea vuole vietare la fibra di carbonio nelle auto?

No, nessun divieto, era solo una bozza...

Davvero l'Unione Europea vuole vietare la fibra di carbonio nelle auto?
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 15 apr 2025

La fibra di carbonio nel mondo delle auto è spesso sinonimo di esclusività e di vetture sportive. Questo materiale viene largamente utilizzato sulle vetture ad alte prestazioni ed è fondamentale quando si parla di riduzione del peso. Eppure, da alcuni giorni si sente parlare della possibilità che l'Unione Europea lo possa bandire in quanto materiale "pericoloso". Effettivamente, la notizia non è sbagliata in senso assoluto. In una bozza di revisione della Direttiva sui veicoli fuori uso (ELV – End of Life Vehicles), che regola lo smantellamento e il riciclaggio delle vetture e punta a renderle più rispettose dell'ambiente, la fibra di carbonio era stata classificata come un materiale "nocivo".

Tra i primi a riportare la notizia è stato Nikkei Asia che ha sottolineato che nel caso la bozze fosse stata approvata, il divieto non sarebbe entrato in vigore prima del 2029. La parola chiave è però "bozza" e sappiamo molto bene che fino a che i testi non vengono definiti cambiano in continuazione come succederà anche in questo caso. Quindi, no, nessun divieto. Il "se" venisse approvato il testo era d'obbligo sin dall'inizio e sarebbe stato molto strano che arrivasse davvero il divieto per la fibra di carbonio. Tale materiale del resto è importante non solo in ambito automotive ma pure in tanti altri settori, pensiamo ad esempio a quello aeronautico. Per le aziende del settore si sarebbe tratto anche di un danno economico molto importante. Nulla di grave alla fine perché si parlava comunque solo di una bozza.

IL PROBLEMA DEL RICICLO

In realtà un problema c'è ed è per quello che come riportava Nikkei Asia, la fibra di carbonio era stata inserita nell'elenco delle sostanze nocive. Il motivo è da ricercarsi nel riciclo/smaltimento. Durante questo processo, infatti, filamenti di fibra di carbonio possono disperdersi nell'aria, causando cortocircuiti nei macchinari e, soprattutto problemi fisici alle persone in caso di contatto con la pelle e le mucose.

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