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Pavia segue l'esempio di Bologna e diventa "Città 30"

L'obiettivo è quello di ripensare la mobilità della città, con una diversa concezione degli spazi

Pavia segue l'esempio di Bologna e diventa "Città 30"
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 4 mar 2025

Il Comune di Pavia ha deciso di seguire la strada intrapresa dall'amministrazione comunale di Bologna. Anche Pavia diventerà quindi una "Città 30" e nei prossimi mesi sarà attuato il progetto che prevederà un progressivo aumento delle strade in cui il limite di velocità passerà a 30 km/h. L'annuncio del progetto "Pavia Città 30" è stato dato durante una conferenza stampa in cui erano presenti il sindaco Michele Lissia e la sua vice Alice Moggi, che è pure assessora alla Mobilità.

ENTRO L’ESTATE LE LINEE GUIDA

L'obiettivo è quello di ripensare la mobilità della città, con una diversa concezione degli spazi. Non si tratta quindi semplicemente di abbassare i limiti di velocità in alcune strade. Il sindaco ha spiegato che si punta a rendere la città più vivibile e sicura, anche per i pedoni e i ciclisti. Non è una scelta ideologica visto che come evidenzia Lissia, anche città amministrate da forze politiche diverse hanno adottato questo modello, a partire da Olbia nel 2021.

Per arrivare a rendere Pavia una "Città 30" saranno necessari una serie di passaggi. Le linee guida saranno definite entro l'estate e poi si arriverà ad indicare quali saranno le strade in cui scatteranno i nuovi limiti di 30 km/h.

Pavia Città a 30 non è un cartello stradale, ma una visione diversa di città. Vogliamo che Pavia sia più a misura di persona, un luogo dove non ci sia più paura a circolare a piedi e in bici. Entro l'estate approveremo le linee di indirizzo: poi, progressivamente, indicheremo le strade nelle quali non si potranno superare i 30 orari. Non vogliamo dichiarare guerra alle auto: però a Pavia deve esserci spazio per tutti.

Ovviamente, il Comune ha previsto un'adeguata campagna di informazione, che sarà accompagnata pure da incontri con i cittadini.

In futuro, dove è possibile, toglieremo le auto dai marciapiedi e dalle piazze, che devono tornare ad essere luoghi di aggregazione e non solo parcheggi come avviene oggi.

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