Emissioni 2025, entrano in vigore le nuove norme: rischio stangata per i costruttori
Se non ci saranno cambiamenti, le case automobilistiche rischiano pesanti multe

Il 2025 è arrivato e con il nuovo anno sono entrati in vigore in Unione Europea i nuovi limiti sulle emissioni di cui abbiamo tanto parlato negli ultimi mesi e che rappresentano un vero e proprio incubo per le case automobilistiche visto che c'è il rischio di incorrere in pesantissime multe che potrebbero pesare come macigni. L'anno che è appena iniziato si preannuncia quindi molto complesso per l'industria automotive del Vecchio Continente.
Sul piatto, infatti, non c'è solamente il tema delle emissioni ma il rilancio del settore auto europeo che sta vivendo un momento di difficoltà.
NUOVI LIMITI: RISCHIO MULTE
L'allarme era stato lanciato da Luca del Meo a settembre, numero uno del Gruppo Renault e all'epoca presidente di ACEA. Con il 2025, è entrata in vigore una delle nuove disposizioni del regolamento che porterà nel 2035 allo stop delle vendite delle nuove auto endotermiche. In estrema sintesi, il regolamento prevede il rispetto di obiettivi molto più severi in materia di emissioni di CO2. Il limite massimo scende infatti a 93,6 grammi/km (poco più di 115 grammi/km di CO2 nel 2024).
Si tratta di un valore al livello dell'intera flotta. Poi, ogni costruttore dovrà rispettare valori specifici che devono essere calcolati ma non si andrà molto lontani da questo valore medio. E per chi non rispetterà i nuovi parametri? Ed è proprio in tema multe che Luca de Meo aveva lanciato l'allarme. Infatti, il superamento dei limiti di CO2 può comportare sanzioni pari a 95 euro per ogni grammo di CO2 in eccesso per km moltiplicato per il numero di veicoli venduti.
In passato si parlava di multe complessive per il settore che potevano superare i 15 miliardi di euro, una vera e propria mazzata per le case automobilistiche alle prese con diversi problemi e con i piani di elettrificazione che richiedono ingenti investimenti.
LA PALLA PASSA ALL’UE
ACEA più volte ha ribadito la necessità di intervenire per rivedere le regole o cancellare le possibili multe. L'attuale situazione del mercato con le vendite delle elettriche che non crescono come ipotizzato, non permetterebbe ai marchi di rispettare facilmente le nuove disposizioni.
Anche diversi Paesi tra cui l'Italia hanno chiesto un intervento urgente da parte dell'UE. Per il momento, però, da Bruxelles si tira dritto: confermata la clausola di revisione delle regole del Green Deal nel 2026 e non si intende rivedere la data del 2035.
Tuttavia, a gennaio la Commissione Europea avvierà un "dialogo strategico" con l'industria automotive per parlare del futuro di questo settore. Sul piatto sicuramente la questione delle multe ed altri temi delicati. Si punta a voler creare un piano che permetta di rilanciare questo settore. Vedremo quello che succederà nel corso dei prossimi mesi.