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Bugatti Tourbillon: alta tecnologia dal telaio alle sospensioni stampate in 3D

Bugatti svela in un video la tecnologia che si nasconde dietro la scocca della Tourbillon, tra telaio avanzato e sospensioni stampate in 3D.

Bugatti Tourbillon: alta tecnologia dal telaio alle sospensioni stampate in 3D
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Giuseppe Cutrone
Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 4 ott 2024

Bugatti continua a svelare alcuni "dietro le quinte" della sua produzione e nel quarto episodio della docuserie "A New Era", disponibile gratuitamente su YouTube, la casa francese pone l'accento sul telaio e sulla tecnologia nascosta della supersportiva Tourbillon.

La piattaforma che fa da base alla Bugatti Tourbillon è completamente inedita ed è stata sviluppata appositamente per il modello, dotato di propulsione ibrida e quindi bisognoso di un telaio specifico che poco ha in comune con la precedente produzione della casa.

Nelle immagini pubblicate da Bugatti il suddetto telaio viene messo letteralmente a nudo. Spogliato dei pannelli della carrozzeria, questo elemento mette in mostra il grande sforzo ingegneristico dietro il progetto Turbillon. Innanzitutto, i tecnici hanno dovuto trovare il giusto spazio per ospitare il motore V16 la cui lunghezza è superiore al W16 montato sulla Chiron. All'unità termica sono stati inoltre abbinati due motori elettrici e il relativo pacco batterie, senza dimenticare l'ulteriore spazio richiesto per la trasmissione a doppia frizione.

Creare una base che riuscisse ad ottimizzare la disposizione dei componenti senza incidere sull'equilibrio generale e senza pregiudicare la distribuzione dei pesi è stata, come si può capire, una vera e propria sfida vinta dal costruttore, specie se consideriamo le qualità dinamiche e le prestazioni messe in mostra dalla vettura una volta finita.

TANTA TECNOLOGIA E SOSPENSIONI STAMPATE IN 3D

Il motore benzina V16 della Bugatti Tourbillon è stato posizionato vicino alla paratia posteriore, incastonato in mezzo ai due serbatoi del carburante che trovano il loro spazio ai lati. La pedaliera e il volante sono stati installati in posizione leggermente arretrata, in modo da avvicinarsi al guidatore, mentre le batterie, a forma di "T", sono state sistemate dietro i sedili e nel tunnel principale.

Questa disposizione ha permesso ai tecnici di trovare la quadra riuscendo addirittura a contenere il passo della Tourbillon, che si differenzia per poco più di un centimetro aggiuntivo rispetto a quello della Bugatti Chiron.

Il resto delle innovazioni include un sistema di raffreddamento composto da ben otto radiatori, un diffusore in fibra di carbonio che svolge anche la funzione di protezione della zona posteriore, così da evitare l'uso di un rinforzo separato (a vantaggio del contenimento del peso), e innovative sospensioni a quadrilateri scheletrati realizzati tramite il metodo di stampa 3D da Divergent.

Il risultato finale è una supersportiva ad altissime prestazioni dotata di propulsione ibrida plug-in e capace di erogare una potenza di 1.800 cavalli. Una vettura che emoziona al primo sguardo regalando brividi ai pochi che possono permettersi di guidarla in pista. Unica nota "negativa", infatti, è il prezzo di ben 3,8 milioni di euro.

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