Riciclo pneumatici, l'Italia supera i target di legge con 187 mila tonnellate riciclate
I dati rilasciati da Ecopneus sulla filiera del riciclo italiano dei pneumatici mostrando un trend molto incoraggiante, che ha anche superato i target imposti dalle normative vigenti
L’economia circolare italiana ha raggiunto un nuovo record, segnando un trend molto positivo per la gestione dei PFU, i Pneumatici Fuori Uso.
A rivelarlo è Ecopneus, società senza scopo di lucro nata dalla partnership di Bridgestone, Continental, Goodyear-Dunlop, Marangoni, Michelin e Pirelli con obiettivo il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e il recupero dei PFU.
I NUMERI DELL’ECONOMIA CIRCOLARE ITALIANA DEI PFU
Il report pubblicato da Ecopneus, che potete leggere aprendo il link Fonte, riporta numeri molto incoraggianti raggiunti lo scorso anno dalle attività di recupero e riciclo del PFU.
La solida filiera italiana dell’economia circolare ha evitato l’emissione di 297 mila tonnellate di CO₂ equivalente (tCO2eq), il consumo di 1,2 milioni di mq di acqua e una spesa pari a 81 milioni di euro per l’approvvigionamento di materiale vergini da altri Paesi grazie al risparmio netto di 274 mila tonnellate di risorse minerali e fossili.
L’economia circolare (in questo, come in altri settori) non si “limita” al risparmio di risorse naturali ed economiche, ma genera anche degli indotti; nel 2023 le attività promosse da Ecopneus hanno portato a un ritorno economico pari a 44,4 milioni di euro.
Di questa somma, 40,5 milioni hanno coperto interamente le spese sostenute dalle imprese della filiera per le operazioni di recupero, raccolta, trasporto e trattamento.
La quota rimanente ha coperto la maggior parte dei costi vivi di Ecopneus (come spese di gestione degli immobili, salari dei dipendenti, eccetera), che lo scorso anno sono stati pari a 5,3 milioni di euro.
Lo scorso anno il Consorzio ha raccolto complessivamente 187.818 tonnellate di PFU; di queste, il 49,9% è stato destinato al recupero di energia, mentre il 50,1% è stato avviato al processo di riciclaggio.
Le componenti recuperate avranno destinazioni diverse: il 50% verrà destinato ad attività ludiche e sportive, il 20% a divenire materiale isolante per l’edilizia, il 13% a manufatti per uso industriale.
Il restante 17% del materiale recuperato verrà indirizzato all’industria pesante, quale componente per la realizzazione di schiumanti utilizzati nelle acciaierie e di mescole ed asfalti a bassa rumorosità.
I TARGET DEL MASE E I TRAGUARDI DI ECOPNEUS
Nel 2020 il Ministero dell’Ambiente (MASE) aveva incoraggiato i consorzi dediti al recupero e il riciclo dei PFU ad aumentare la propria quota ad almeno il 15% in più (auspicando anche un +20%) rispetto ai numeri raggiunti gli anni precedenti, aumentando la collaborazione fra fornitori, gommisti e centri di raccolta.
Ecopneus ha deciso di pianificare la propria attività in modo da superare le indicazioni del Dicastero di almeno il 12%, che in termini concreti significa raccogliere 19.314 tonnellate di PFU oltre l’obbligo di legge.
L’Associazione ha inoltre stilato un protocollo ad hoc per la raccolta straordinaria dei PFU nella Terra dei Fuochi; il documento, firmato nel 2013 e che punta a contrastare il fenomeno degli incendi dolosi di rifiuti in Campania, ha permesso il recupero di 362 tonnellate di materiale nel 2023.
Alessandro Marchisio, Presidente di Ecopneus, ha commentato:
Le attività di Ecopneus rappresentano l’estensione naturale della responsabilità che ogni azienda socia ha nei confronti delle proprie attività, dalla produzione di pneumatici alla gestione del loro fine vita. Questo impegno, oggi più che mai, è strategico e fondamentale, perché si inserisce di diritto nella prospettiva di un’economia circolare, divenuta il principio guida per il rilancio del sistema economico nazionale. La sfida è ardua e cruciale, e coinvolge i prodotti fin dalla progettazione e lungo tutto il loro ciclo di vita.
Giuseppina Carnimeo, Direttore Generale di Ecopneus, ha aggiunto:
Il 2023 è stato un anno impegnativo per la raccolta, ma i risultati ottenuti confermano l’impegno con cui Ecopneus continua a lavorare per garantire un’efficiente gestione degli Pneumatici Fuori Uso nel nostro Paese, con interventi puntuali e capillari su tutto il territorio nazionale. Siamo consapevoli delle sfide e della complessità del nostro settore, ma continueremo a lavorare secondo i principi di responsabilità e qualità che ci hanno guidati finora per assicurare un servizio all’insegna dell’etica e della trasparenza. Ringraziamo tutti i nostri collaboratori, partner e Soci per il loro prezioso contributo e la fiducia riposta nel nostro operato.