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UNRAE, il parco circolante italiano è sempre più vecchio

40 milioni il parco circolante, età media di 12,5 anni

UNRAE, il parco circolante italiano è sempre più vecchio
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 1 mar 2024

Sulle strade italiane sono presenti sempre più vetture e con un'età media sempre più alta. Questo è quanto emerge dalla XXIV edizione del Book 2023, analisi del settore autoveicoli in Italia a cura del Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE.

Nel 2023 le immatricolazioni di auto in Italia hanno superato quota 1,566 milioni di unità, circa 250 mila vetture in più rispetto al livello del 2022. Un dato ancora lontano, però, dal risultato del 2019 con 1,917 milioni di auto. Focalizzandoci sul parco circolante, il rapporto evidenzia che presenta una curva costantemente in salita. Siamo passati dai 34,3 milioni del 2009 a oltre 40 milioni nel 2023. Cresce anche l’età media delle vetture, da 7,9 anni a 12,5 anni circa. Si tratta di un dato che mette ben in evidenza un rallentamento del processo di rinnovo ed impatti negativi sulla qualità dell’aria e sulla salute.

Inoltre, degli oltre 40 milioni di vetture circolanti nel 2023, ben 9,3 milioni (23,2%) sono ante Euro 4, con oltre 18 anni di età.

PEGGIORANO LE EMISSIONI DI CO2


Il rapporto di UNRAE prosegue analizzando il parco circolante sul fronte delle alimentazioni. Alla fine del 2023, risultava composto per l’84,8% da auto a benzina e diesel. Le ibride sono arrivate a quota 5,3%, con le auto GPL al 6,5%. Le vetture elettriche salgono a 220.000 auto circolanti e le ibride plug-in a 242.000 unità. Complessivamente, raggiungono l'1,1% del totale.

UNRAE parla di risultati deludenti per quanto riguarda il processo di decarbonizzazione del settore dei trasporti. Nel 2023, le immatricolazioni delle nuove auto a benzina sono cresciute del 22,5% a quota 28,6% del totale. I modelli diesel perdono oltre 2 punti di quota (al 17,5%) anche se le immatricolazioni aumentano del 6,1%. Salgono al 36,1% di market share le auto ibride e crescono del 20,2% le immatricolazioni dei modelli GPL, che arrivano ad una quota del 9,1%.

Le auto elettriche nel 2023 guadagnano appena mezzo punto, fermandosi al 4,2% di quota (66.300 immatricolazioni), mentre le vetture Plug-in cedono 0,7 punti, scendendo al 4,4% di market share. A seguito di questi risultati, si registra un peggioramento dei dati sulle emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni, risalite nel 2023 a 119,5 g/km dopo un costante calo nei precedenti 4 anni, con un risultato lontano dalla media dei 27 Paesi UE, pari a 110 g/km.

ITALIA IN RITARDO


L'analisi di UNRAE mette ancora una volta in evidenza il ritardo dell'Italia tra i grandi mercati europei per quanto riguarda le "auto alla spina" (elettriche e Plug-in). Con una quota complessiva dell'8,6% nel 2023, il nostro Paese è stato superato anche dalla Spagna con l’11,9%. In Francia BEV e PHEV insieme valgono il 26,0% del mercato, in Germania il 24,6% e nel Regno Unito il 23,9%.

Secondo UNRAE, il ritardo non non sarebbe tanto un problema di reddito, quanto piuttosto di incentivi mal congegnati e di una rete di ricarica ancora inadeguata.

Tra gli altri dati che emergono dal rapporto, evidenziamo l’espansione del noleggio a lungo termine, salito di un altro punto al 24,1% di quota, con circa 378.000 immatricolazioni, beneficiando della crescente diffusione di questa modalità di utilizzo da parte delle società, che coprono il 75% del totale canale NLT.

L’età degli acquirenti privati sale. Infatti, le due fasce più “mature” (55-65 anni e oltre 65 anni) sommate, negli ultimi 18 anni aumentano progressivamente dal 25,3% al 43,5% la loro quota nelle immatricolazioni di auto a privati, in coincidenza con l’aumento di queste fasce anche sul totale della popolazione italiana.

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