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Ministro Pichetto: crediamo nell'auto elettrica, ma non è un dogma

Impegno del ministero su cultura sharing, trasporto collettivo sostenibile e mobilità ciclistica

Ministro Pichetto: crediamo nell'auto elettrica, ma non è un dogma
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 23 set 2023

Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, è tornato a parlare di auto elettriche nel corso di un'iniziativa al Mase sulla mobilità sostenibile, nell'ambito della Settimana Europea della Mobilità. Il ministro ha ribadito la posizione che il Governo ha più volte espresso nel corso degli ultimi tempi, sottolineando ancora una volta  i dubbi sulle politiche europee per il settore automotive.

Dunque, il ministro ha evidenziato come l'elettrico sia la via principale per la modalità del futuro ma che per l'Italia, però, non può essere l'unica.

Crediamo nell'elettrico come una grande via per la mobilità del futuro, la principale. Per l'Italia, però, non può essere l'unica. Continueremo a batterci in Europa sul regolamento 'automotive', perché l'elettrico, oggi non accessibile a tutti, diventi una vera opportunità e non un limite, non un dogma senza alternative.

Quindi, elettrico si, ma non deve essere un dogma senza alternative. Il ministro poi aggiunge che "non può esistere mobilità che tenga a distanza a priori filiere produttive come quella italiana solida e vincente dell’endotermico". Proprio per questo, sottolinea Gilberto Pichetto, l'Italia può essere tra i migliori in Europa nello sviluppo degli e-fuel mentre lo è già sui biocarburanti avanzati.

Del resto, sappiamo bene quanto il nostro Paese stia facendo pressione sull'Unione Europea per dare un ruolo ai biocarburanti nel processo della transizione ecologica. In ogni caso, per il ministro, il tema degli spostamenti sostenibili è una missione che tocca la responsabilità di tutti.

Il tema degli spostamenti sostenibili è una missione che tocca la responsabilità di tutti, e che parte dai grandi obiettivi di europei di decarbonizzazione per ‘calarsi’ nella profondità del tessuto socio-economico del Paese, da dove parte la domanda di mobilità.

Proprio per questo, il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica è impegnato a diffondere la cultura dello ‘sharing’ e l’uso del trasporto collettivo, per promuovere mezzi a basse e zero emissioni, per la mobilità ciclistica. Al riguardo, il ministro menziona il programma sperimentale casa-scuola e casa-lavoro, con cui il Ministero sta cofinanziando 80 progetti di mobilità locale per 75 milioni, il programma di incentivazione per oltre 16 milioni denominato PRiMUS, che prevede tra le altre attività anche la realizzazione di nuove piste ciclabili per 42 km e il programma di finanziamento del trasporto scolastico sostenibile, che consentirà ai comuni beneficiari di acquistare 81 scuolabus elettrici.

Infine, Gilberto Pichetto aggiunge che si sta lavorando ad un decreto per "approvare il finanziamento di progetti sulle corsie riservate per il trasporto pubblico, riguardane i centri sopra i cinquantamila abitanti in infrazione comunitaria". Il ministro ha ricordato pure l’investimento previsto nel PNRR per la mobilità nelle isole minori e la spinta alla realizzazione delle colonnine di ricarica in centri urbani e superstrade.

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