Unione Europea, accordo sulle stazioni di ricarica delle auto elettriche
L'obiettivo è quello di rendere più capillare l'infrastruttura per semplificare i pieni di energia

Per spingere sulla diffusione delle auto elettriche è fondamentale poter disporre di una rete di ricarica capillare. In questa direzione si sta muovendo da tempo l'Unione Europea.
Adesso, è arrivata la notizia che il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo hanno trovato un primo accordo sui contenuti della normativa Alternative Fuels Infrastructure Regulation (AFIR), una delle componenti più importanti del pacchetto Fit for 55 voluto dalla Commissione Europea, e di cui abbiamo già parlato più volte in passato.
Si tratta della normativa che andrà a regolare la diffusione delle stazioni di rifornimento per auto, camion, treni e aerei alimentati da sistemi di alimentazione alternativi, a partire dall'elettrico e il Fuel Cell.
L'iter di approvazione delle nuove regole dedicate alle infrastrutture non è, comunque, concluso. Adesso, il testo dovrà essere esaminato ed approvato dagli ambasciatori dei 27 e dal Consiglio nonché dalla commissione trasporti e della plenaria dell’Europarlamento.
STAZIONI DI RICARICA OGNI 60 KM
L'accordo stabilisce obiettivi nazionali minimi obbligatori per la realizzazione delle infrastrutture. Entrando più nello specifico, entro il 2026, dovranno essere installate stazioni per ricarica delle auto elettriche con una capacità di almeno 400 kW (per poter ricaricare più auto in parallelo; almeno 150 kW a punto di ricarica) almeno ogni 60 km lungo le direttrici TEN-T. Tale potenza dovrà salire a 600 kW entro il 2028.
Per i mezzi pesanti e gli autobus dovranno essere installate stazioni per la ricarica ogni 120 km entro il 2028 ma queste stazioni dovrebbero essere installate su metà delle principali strade dell’UE entro il 2028 e con una capacità da 1.400 kW a 2.800 kW a seconda della strada. Inoltre, è stato concordato di installare stazioni di rifornimento di idrogeno lungo la rete TEN-T almeno ogni 200 km entro il 2031.
Sono state, comunque, previste delle eccezioni per le regioni ultraperiferiche, le isole non collegate alle reti energetiche continentali e le strade a traffico particolarmente ridotto.
SEMPLIFICARE LA RICARICA
L'Unione Europea vuole anche andare a semplificare i pagamenti delle ricariche o dei pieni di idrogeno. Per questo, sarà possibile pagare attraverso carte di pagamento, dispositivi contactless o, in alcuni casi, utilizzando un codice QR. Il costo dovrà essere visualizzato per kWh, per minuto/sessione o per kg.
L'UE ha assicurato che la Commissione istituirà un "database" sui dati sui "carburanti alternativi" entro il 2027 per fornire ai consumatori informazioni sulla disponibilità, i tempi di attesa o il prezzo nelle diverse stazioni.