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Caro carburanti, Gdf: a gennaio 2.500 controlli. Rilevate 989 violazioni

Nel corso del 2022 erano stati eseguiti 5.187 interventi

Caro carburanti, Gdf: a gennaio 2.500 controlli. Rilevate 989 violazioni
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 31 gen 2023

Torniamo a parlare del tema del caro carburanti che ha fatto molto discutere negli ultimi tempi. Il colonnello Alberto Nastasia, capo Ufficio tutela uscite e mercati del Comando generale della Guardia di finanza, nel corso di un'audizione presso la Commissione Attività produttive della Camera, ha fatto il punto della situazione sui controlli che la Guardia di finanza sta effettuando sul tema della trasparenza dei prezzi dei carburanti. Verifiche che dopo le nuove disposizioni del Governo sono state intensificate.

I CONTROLLI

Dunque, secondo quanto è stato raccontato, nel solo mese di gennaio 2023 la Guardia di finanza ha eseguito ben 2.518 interventi, rilevando diverse irregolarità.

Nel solo mese di gennaio sono stati eseguiti 2.518 interventi, contestando 989 violazioni alla disciplina prezzi, di cui 341 per mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 648 per omessa comunicazione al ministero.

Il colonnello ha poi aggiunto che nel corso del 2022 erano stati eseguiti 5.187 interventi in tema di trasparenza dei prezzi dei carburanti che avevano portato alla contestazione di 2.809 violazioni. Ma, come accennato in precedenza, a seguito delle nuove disposizioni del Governo, la Gdf ha intensificato il suo lavoro di controllo a gennaio.

Ma non è finita qui, perché durante l'audizione, il colonnello Alberto Nastasia ha raccontato pure che i controlli del 2022 hanno portato a quantificare in oltre 450 milioni di euro l'accisa evasa sui carburanti. Su accise e IVA, nello specifico, sono stati effettuati lo scorso anno 2.514 interventi, rilevando 1.084 violazioni e deferendo all'autorità giudiziaria competente 866 soggetti, di cui 15 tratti in arresto.

A seguito delle dichiarazioni del colonnello della Gdf sono arrivate le prime reazioni da parte delle associazioni dei consumatori. Per il Codacons, quanto accertato dimostra "come sia indispensabile garantire agli automobilisti maggiore trasparenza in fatto di prezzi alla pompa, e come serva incrementare le sanzioni verso i benzinai scorretti perché quelle attualmente in vigore fanno il solletico ai gestori e non rappresentano un adeguato deterrente".

Non troppo distante da questa posizione anche l'Unione dei Consumatori che commenta:

Il fatto che il 39,3% dei benzinai sia stato multato, nonostante a gennaio fossero sotto osservazione, attesta l'ampia diffusione delle irregolarità. Ecco perché rasenta il ridicolo che ora il Governo, invece di triplicarle, abbassi le multe per chi non comunica i prezzi al ministero o li espone difformi.

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