Ministro Salvini, revoca della patente a vita per chi guida ubriaco o drogato
Si valuterà la possibilità di tarare le multe in base al reddito

Il ministro dei Trasporti Salvini, in occasione della presentazione del Rapporto Dekra sulla sicurezza stradale, ha affrontato il tema della revisione del Codice della Strada. Il ministro, infatti, intende aprire un tavolo tecnico in cui discutere delle modifiche da introdurre.
Mi piacerebbe convocare un tavolo prima della fine di quest'anno, per un aggiornamento del Codice della strada, coinvolgendo anche il Ministero dell'Istruzione, gli Enti locali e i rappresentanti dei Comuni.
Durante il suo intervento, il ministro ha lanciato già qualche idea commentando alcuni fatti recenti di cronaca. Per Salvini, si deve intervenire sulle sanzioni anche in termini temporali. Per questo lancia l'idea della possibilità di arrivare a sospendere a vita la patente nei casi più gravi come quando una persona viene trovata a guidare ubriaca o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
Le sanzioni economiche sono un deterrente, ma credo che vadano rivisti anche i termini temporali. La revoca a vita della possibilità di guidare credo possa e debba essere considerata, nei casi più gravi.
Salvini parla anche dell'importanza dell'educazione stradale dei ragazzi, primo strumento di prevenzione degli incidenti.
Ritengo fondamentale portare l'educazione stradale sui banchi di scuola, istruire i ragazzi fin da giovanissimi sul rispetto delle regole e sulla sicurezza. La prevenzione è la prima arma.
Non poteva non mancare anche un commento sui monopattini elettrici, un tema su cui si discute da tanto tempo. Per il ministro è necessario rendere più sicura la guida sui monopattini elettrici. Per questo, suggerisce l'introduzione del casco e anche della targa per poter sanzionare chi usa in maniera scorretta questi mezzi.
Senza dimenticare che occorre rendere più sicura la mobilità sulle due ruote, in particolare imponendo l'uso del casco e la targa sui monopattini per consentire l'identificazione del mezzo.
MULTE IN BASE AL REDDITO?
Durante presentazione del Rapporto Dekra sulla sicurezza stradale è intervenuto anche il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami che ha proposto una revisione delle multe, seguendo una strada già intrapresa in alcuni Paesi esteri, cioè di proporre un incremento delle multe in base al reddito.
Dunque, durante la discussione sulla revisione del Codice della Strada, sarà svolto un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni, con la possibilità quindi di introdurre un incremento delle multe in base alla disponibilità economica di ciascuno.