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A Milano nasce il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile

25 università e 24 grandi imprese, attori protagonisti del mondo della mobilità e delle infrastrutture

A Milano nasce il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 15 giu 2022

25 università, e relativi centri di ricerca, e 24 grandi imprese hanno firmato a Milano l’atto costitutivo del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile voluto, tra gli altri, dal Politecnico di Milano. Si tratta di un progetto ambizioso che punta ad essere uno strumento reale per la crescita e lo sviluppo del settore della mobilità. I numeri parlano chiaro. Nei primi 3 anni e cioè dal 2023 al 2025 saranno investiti 394 milioni di euro. 696 ricercatori dedicati e 574 quelli neoassunti.

GLI OBIETTIVI

Il nuovo Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile nasce per "accompagnare la transizione green e digitale in una ottica sostenibile, garantendo la transizione industriale del comparto e accompagnando le istituzioni locali a implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive nelle città e nelle regioni del Paese".

Questo nuovo polo è anche una risposta ai bisogni di crescita di un settore chiave per l'economia che raggiungerà un valore di 220 miliardi di euro nel 2030. Del resto, i temi legati, per esempio, alla decarbonizzazione, alla sicurezza dei veicoli e delle infrastrutture, alla decongestione delle reti di trasporto e alla mobilità autonoma e connessa sono sempre più rilevanti.

Dunque, questo nuovo polo risponderà a queste esigenze supportando e stimolando la domanda e l’offerta di ricerca, innovazione tecnologica, formazione e competenze. Si lavorerà principalmente in 5 aree: mobilità aerea; veicoli stradali sostenibili; trasporto per vie d’acqua; trasporto ferroviario; veicoli leggeri e mobilità attiva.

Il Centro Nazionale si occuperà di rendere il sistema della mobilità più “green” nel suo complesso e più “digitale” nella sua gestione, attraverso soluzioni leggere e sistemi di propulsione elettrica e a idrogeno; sistemi digitali per la riduzione degli incidenti; soluzioni più efficaci per il trasporto pubblico e la logistica; un nuovo modello di mobilità, come servizio, accessibile e inclusiva.

Il nuovo polo sarà strutturato con un punto centrale di riferimento a Milano e 14 nodi distribuiti in modo capillare da Nord a Sud, a garanzia di quel riequilibro territoriale alla base delle iniziative indicate dal PNRR. Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, ha commentato:

Il Centro Nazionale per la Mobilità risponde a una delle missioni chiave del PNRR: passare dalla ricerca all’impresa in un’ottica di filiera e di collaborazione estesa. Punti di forza saranno progetti ad alta maturità tecnologica con il preciso intento di dare una risposta concreta ai bisogni del Paese in una prospettiva di lungo termine che superi la scadenza del 2026. È questo il nostro impegno. È questa l’occasione per attuare riforme strutturali. Una partita che siamo disposti a giocare fino in fondo.

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