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L'auto guida da sola come un pilota professionista: l'idea di un ex Ferrari

Un'idea tutta italiana che permette di poter personalizzare lo stile di guida delle auto senza conducente.

L'auto guida da sola come un pilota professionista: l'idea di un ex Ferrari
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 2 ago 2021

La guida autonoma è un settore su cui stanno lavorando moltissime aziende. Più volte abbiamo parlato dei progressi fatti da realtà come Mobileye, Argo AI e tante altre. Adesso, in questo scenario si inserisce "Social Self Driving". Si tratta di una startup italiana nata da un'idea di Luigi Mazzola che ha un lunghissimo passato con la Scuderia Ferrari (20 anni e 14 Mondiali vinti). Questa nuova realtà inizierà nelle prossime settimane il primo round di finanziamento e lo sviluppo del progetto che potrà contare su di un brevetto esclusivo.

IL PROGETTO

La startup sta sviluppando un sistema in grado di registrare lo stile di guida del conducente e di farlo riprodurre sulle auto a guida autonoma o a guida semi-autonoma. In buona sostanza, sarà possibile impostare un profilo di guida personalizzato corrispondendo a quello di una persona. Saranno registrati parametri del conducente come il modo di affrontare le curve, la gestione dei cambi marcia e tanto altro. Una volta che lo stile di guida è stato salvato, potrà essere utilizzato dall'auto. Ma c'è molto di più.

La più grande novità è che tutti gli stili di guida che saranno memorizzati, potranno essere poi condivisi all’esterno, permettendo di renderli utilizzabili da altri utenti su altri mezzi dotati dell’app “Social Self Driving”. Sarà dunque possibile arrivare a creare anche una sorta di negozio online in cui case automobilistiche, piloti professionisti, istruttori di guida sicura, automobilisti esperti e personaggi pubblici potranno commercializzare i propri programmi di guida personalizzati, i propri profili di guida.

Il sistema si appoggia alle seguenti dotazioni hardware e software già normalmente presenti su veicoli con differenti livelli di guida assistita o autonoma e li va ad integrare. Sensori di angolo di sterzo, di coppia applicata allo sterzo, di velocità di sterzata, di azione sui pedali di acceleratore e freno, di angoli di imbardata, rollio e beccheggio, di accelerazione laterale e longitudinale. Ai sensori si aggiunge il software di elaborazione dei segnali visivi, sonar e radar che permette a questi veicoli di comprendere la situazione ambientale circostante. Attraverso la registrazione dei dati effettuata su questi sensori, viene profilato uno stile di guida. Il guidatore del mezzo a guida autonoma o semi autonoma potrà successivamente impostare questo profilo di guida.

Il sistema è stato brevettato il 22 aprile scorso. Potenzialmente, sulla carta, si tratta di un'idea interessante. Vedremo come evolverà questo progetto. Tra i co-fondatori della startup anche Guido Ciapponi e Francesco Zanazzi. Luigi Mazzola, commenta così questa nuova soluzione per la guida autonoma:

Con Social Self Driving possiamo personalizzare la nostra auto a guida autonoma ed insegnarle a comportarsi come se alla guida ci fossimo noi. Oppure potremmo farle replicare lo stile di guida del nostro idolo e case automobilistiche, piloti professionisti, istruttori di guida sicura, personaggi noti e social influencer possono creare e rivedere i propri programmi di guida personalizzata e promuoverli direttamente in “Social Self Driving” per il download immediato nel sistema, come un’App qualsiasi.

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