Microlino 2.0, la microcar elettrica si avvicina alla produzione
Prosegue senza ritardi lo sviluppo della Microlino 2.0; la produzione della microcar elettrica inizierà nel mese di settembre.

Arrivano novità sullo sviluppo della Microlino 2.0, una particolarissima microcar elettrica ispirata nel design all'iconica Isetta. Il costruttore ha fatto sapere di stare rispettando la tabella di marcia e che il prototipo numero due della sua vettura è stato costruito come da programma. Veicolo su cui sono state implementate tutte le modifiche basate su quanto appreso durante i test con il primo prototipo.
Le differenze comunicate riguardano essenzialmente gli esterni con la presenza di una striscia luminosa a LED sia sul frontale e sia sul posteriore. Maggiori novità arriveranno con il terzo prototipo, attualmente in fase di costruzione, che presenterà degli interni completamente rinnovati. Inoltre, avrà un tetto pieghevole. I prototipi 4 e 5 serviranno, invece, per portare avanti l'omologazione della Microlino 2.0 che permetterà di avviare la produzione in serie.
La versione definitiva della Microlino 2.0 sarà presente al Salone di Monaco che si terrà a settembre. In quel mese dovrebbe partire la produzione con le consegne che inizieranno subito dopo.
SI PUÒ GIÀ PRENOTARE
Rispetto alla Microlino 1.0 i passi avanti fatti sono stati molti a partire dalla sicurezza visto che si è passati da un telaio tubolare ad una scocca in acciaio ed alluminio. Questa scelta ha permesso anche di migliorare l'esperienza di guida. Per quanto riguarda le specifiche di questo particolarissimo veicolo, troviamo un motore elettrico da 11 kW e 100 Nm di coppia in grado di spingerlo sino a 90 km/h. Il costruttore svizzero aggiunge che da 0 a 50 km/h servono 5 secondi.
L'autonomia arriva sino a 125 o 200 km a seconda se si sceglie la batteria da 8 o da 14,4 kWh. Il prezzo di partenza è di 12 mila euro. Gli interessati possono già prenotare la vettura. Un modello (due posti) pensato espressamente per la città e per rendere più agevoli gli spostamenti in ambito urbano. Potrebbe essere interessante anche per eventuali servizi di car sharing. Una volta sul mercato andrà a confrontarsi con modelli del calibro della nuova piccola Citroen Ami che costa di meno ma offre anche prestazioni inferiori.