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Cos'è il Documento Unico di Circolazione (DU) | Rinviata l'entrata in vigore

Cos'è il Documento Unico di Circolazione (DU), come funziona e quando entra in vigore

Cos'è il Documento Unico di Circolazione (DU) | Rinviata l'entrata in vigore
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 1 apr 2021

Le associazioni del comparto automotive hanno più volte lanciato l'allarme sul Documento Unico di Circolazione, certificato che nelle intenzioni vuole snellire la burocrazia legata ad auto, moto e veicoli in generale. Prima di capire perché e quali sono le ultime criticità rilevate da ANFIA, ANIASA, ASSILEA, FEDERAUTO, UNASCA e UNRAE, facciamo un passo indietro per chi si fosse perso questa novità normativa, magari perché introdotta in tempi in cui si aveva altro per la testa.

Inizialmente previsto per entrare in vigore nel 2020, il DU è stato poi caratterizzato da una serie di rinvii che si sono susseguiti a distanza di qualche mese.

COS’È IL DOCUMENTO UNICO DI CIRCOLAZIONE (DU)

Chi ha avuto a che fare con l'acquisto o la vendita di un'auto, usata o nuova, ha sempre fatto riferimento a due documenti: 

  • Certificato di Proprietà (emesso dall'ACI)
  • Libretto di Circolazione (emesso dalla Motorizzazione)

Il DL 98/2017 ha stabilito la sostituzione dei due certificati con, appunto, un Documento Unico (DU) che facesse le veci di entrambi, riducendo i costi dei balzelli legati alle due pratiche e accorpandone le informazioni. L'iniziativa è stata lanciata per recepire la direttiva europea legata alla burocrazia del settore automotive. Di fatto il DU include i dati tecnici del veicolo e quelli del possessore che viene attestato come tale. 

Quanto si risparmia con il documento unico? Innanzitutto il costo di due bolli, in seconda istanza quello legato alle pratiche di immatricolazione o di passaggio di proprietà durante la registrazione del mezzo al PRA. La stima, dato medio, sarebbe di circa 40€ di risparmio. 

Va segnalato però che, a fronte di un documento che sostituisce due certificati, non vengono accorpati gli istituti legati alla gestione di queste pratiche: PRA, Motorizzazione Civile e ACI restano con le loro competenze e il loro organico. 

COME È FATTO IL DOCUMENTO UNICO

Un fac-simile del Documento Unico di Circolazione non è dissimile dal libretto di circolazione a cui siamo abituati ed è disponibile in versione digitale. Durante la vendita del veicolo, la procedura di trasferimento di proprietà è quindi fatta tramite firma elettronica. 

Pur non esistendo l'obbligo di sostituzione dei vecchi documenti per chi mantiene in suo possesso un'auto con libretto di circolazione e certificato di proprietà, all'eventuale vendita della stessa, il trasferimento di proprietà porterà alla generazione di un DU. Il DU serve anche in caso di esportazione o demolizione.

Fanno eccezione le auto storiche: al momento dell'eventuale vendita avviene sì la produzione del DU ma i documenti originali vengono scannerizzati per poi essere restituiti al proprietario così da conservarli contribuendo a preservare il valore storico del mezzo. 

DOCUMENTO UNICO: NON SIAMO PRONTI

Dopo il  grido a vuoto lanciato agli inizi di marzo 2021, le sei associazioni del reparto automotive italiano avevano chiesto la proroga del termine previsto per il 31 marzo 2021.

Diverse le criticità evidenziate: disservizi e lentezza della procedura digitale, tempi di emissione triplicati e costi aumentati che verrebbero poi riversati sull'utente che acquista un veicolo. La stima (media) è di tempi cresciuti dal 40 al 60% a seconda dei casi, a fronte di una digitalizzazione che avrebbe dovuto – se oliata e funzionante – snellire la procedura. La causa? Un'integrazione non perfetta tra i sistemi del PRA e l'archivio nazionale dei veicoli

Per chi fosse a digiuno di acquisto veicoli, si parla di pratiche da pochi minuti che ora richiedono anche più di mezz'ora di lavorazione: in valore assoluto può sembrare un incremento di poco conto e accettabile ma, sommando le lavorazioni, il ritardo in cascata si ripercuoterebbe con attese più lunghe da parte dell'utente che si trova alla fine della "catena".

ENTRATA IN VIGORE RINVIATA AL 30 GIUGNO

Con l'arrivo di aprile è arrivata la conferma, comunicata da ANIASA, della proroga del (nuovo) termine per l'entrata in vigore del Documento Unico di circolazione e proprietà. Eliminata l'incombenza del 31 marzo, la data è stata spostata al 30 giugno 2021 approfittando dell'approvazione del Decreto Legge noto, nella versione abbreviata, come DL Trasporti.

Le Associazioni dell'Automotive tirano quindi un sospiro di sollievo, sperando che i prossimi mesi siano sufficienti per risolvere i problemi della gestione digitale e della comunicazione tra diversi sistemi informativi.

NOTA: articolo aggiornato il 01/04/2021 con il rinvio del DU

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