Incentivi auto: Anfia, Unrae e Federauto chiedono un intervento del Governo
Le associazioni di categoria del mondo dell'auto chiedono urgentemente un intervento del Governo per sostenere il settore auto.

Anfia, Unrae e Federauto lanciano l'allarme sulla crisi sempre più profonda che sta vivendo il settore automotive.
Il mercato è fermo. L’emergenza sanitaria e l’esaurimento degli incentivi destinati al mercato fanno crollare gli ordini delle auto e riportano il settore in profonda crisi. Da tutto il Paese giungono segnali allarmanti sulla caduta degli acquisti che, a seconda della zona (gialla, arancione, rossa), si attestano su flessioni variabili, fra il 50 ed il 70%.
Le associazioni di categoria chiedono quindi un intervento urgente da parte del Governo per la creazione di nuovi incentivi con fondi adeguati che possano andare a supportare il mercato auto.
Non inserire nel testo della prossima Legge di Bilancio fondi adeguati per il rifinanziamento degli incentivi configurerebbe una gravissima perdita sia in termini di strategia economica e di visione ambientale per il nostro Paese. Auspichiamo che in queste ore, nell’ambito delle discussioni parlamentari legate alla legge ci sia spazio per un rinnovo consistente di quanto già approvato con decreto legge Agosto.
Lo scenario attuale è ben chiaro. Gli incentivi creati dopo la prima ondata della pandemia hanno permesso al settore di iniziare a riprendersi. Tuttavia, i fondi a disposizione sono andati esauriti rapidamente. A questo si aggiunge la seconda ondata dell'emergenza sanitaria che ha complicato ulteriormente la situazione. Come evidenziano le associazioni di categoria, si sta registrando una pesante flessione degli ordini di nuove autovetture.
Il settore auto vale il 10% del PIL del Paese. Senza un adeguato supporto, il 2021 potrebbe risultare molto complicato e difficile. A rischio ci sarebbero anche gli 80 miliardi di gettito fiscale che l'automotive garantisce ogni anno all'Erario. Crisi che potrebbe portare anche alla perdita di miglia di posti di lavoro. Per questo, le associazioni chiedono interventi certi ed urgenti.