Incentivi auto, UNRAE chiede un intervento urgente di rifinanziamento del Governo
UNRAE chiede un intervento urgente da parte del Governo per rifinanziare il fondo degli incentivi auto andato già esaurito.

Gli incentivi auto per le Euro 6 con emissioni di CO2 pari a 91-110 g/km sono andati esauriti in pochi giorni. Per questo, UNRAE è intervenuta chiedendo un intervento urgente da parte del Governo che punti a rifinanziare il fondo. L'Associazione, del resto, aveva già previsto uno scenario simile. Con il Decreto Agosto era stato deciso di creare una nuova fascia in cui far rientrare questa categoria di autovetture, dotandola di appena 100 milioni di euro.
Trattandosi delle auto più richieste sul mercato, il timore era che il fondo potesse esaurirsi rapidamente, con il rischio di creare una distorsione di mercato. Scenario che poi si è concretizzato. UNRAE ha aggiunto pure che nonostante le sue richieste di prevedere sistemi di travaso delle risorse da una classe all’altra una volta che si fosse arrivati all’esaurimento di una delle dotazioni previste, nulla è stato fatto. Invece, oggi ci si ritrova complessivamente con quasi 300 milioni di euro disponibili nelle altre fasce che potrebbero essere utilizzati per rifinanziare il fondo delle Euro 6 91-110 g/km di CO2.
L'Associazione ha pure evidenziato una problematica dal punto di vista dei concessionari che di fatto crea problemi ai clienti finali. Infatti, la piattaforma che gestisce l'Ecobonus consente solamente 50 pratiche al giorno per ogni concessionario registrato. Con i fondi in esaurimento, un cliente che ha firmato pensando di poter contare sull'agevolazione rischia di non vedersi riconosciuto lo sconto perché, magari, è stato possibile completare la pratica solo a fondi esauriti.
Una situazione di caos per le concessionarie che sono state pure lasciate sole a dover gestire i reclami dei clienti. Per tutto questo, UNRAE ha chiesto un intervento urgente da parte del Governo. L'Associazione, inoltre, resta disponibile a fornire il suo contributo di idee e proposte. Michele Crisci, Presidente di UNRAE, commenta in questo modo la gestione degli incentivi:
Il sistema messo in campo dal Governo contiene forti elementi di rigidità e alcuni profili incoerenti con quanto ritenuto essere lo spirito di sostegno e cioè la ripresa del mercato ed il rinnovo del parco circolante. La rigidità principale consiste nell’impossibilità di travasare le risorse da una fascia emissiva all’altra o di prevedere un fondo unico, che si traduce nel rischio di lasciare inutilizzati parte dei fondi pur a fronte di una quota di domanda che resta così insoddisfatta. È più che mai urgente rifinanziare il fondo esaurito per non frenare la crescita di un settore già fortemente colpito nei mesi scorsi dall'emergenza sanitaria.