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Audi Battery Technology Center, dove "nascono" le batterie per le e-tron

Le verifiche sugli accumulatori iniziano quattro anni prima della produzione di una vettura.

Audi Battery Technology Center, dove "nascono" le batterie per le e-tron
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 15 giu 2022

Lo sviluppo delle batterie è importante per spingere sulla diffusione delle auto elettriche. Del resto, quando si valuta l'acquisto di un modello elettrico, si tiene conto in maniera significativa sia dell'autonomia e sia delle prestazioni in termini di ricarica. Per questo, Audi sta investendo molto nel campo dello sviluppo degli accumulatori. La casa dei 4 anelli gestisce direttamente la progettazione e lo sviluppo delle celle, verificando le prestazioni degli accumulatori presso l’Audi Battery Technology Center di Gaimersheim, in Baviera.

Si tratta di un centro di ricerca e sviluppo in cui i tecnici lavorano per trovare il bilanciamento ottimale tra elevata densità energetica e massima velocità di ricarica. Un lavoro complesso che richiede una lunga progettazione e tanti test. La casa dei 4 anelli evidenzia, infatti, che le verifiche sugli accumulatori iniziano quattro anni prima della produzione di una vettura. Non si punta solamente a raggiungere un'alta potenza di picco ma anche a garantire una curva di ricarica costante. In questo luogo, dunque, "nascono" le batterie per le Audi e-tron.

Presso l'Audi Battery Technology Center di Gaimersheim, i tecnici non si concentrano solamente sulle celle. Non meno rilevanti sono le elettroniche di potenza, la gestione termica degli accumulatori e i componenti periferici ad alta tensione. Il costruttore aggiunge che oltre alla densità energetica e alla potenza di ricarica, le celle devono soddisfare i più elevati standard in termini di durata e sicurezza.

STRESS TEST

Per questo, all'interno di questo centro di ricerca e sviluppo che occupa una superficie di 4.400 metri quadrati, vengono sottoposti a molteplici test sia il sistema batteria nel proprio complesso e sia le celle prese singolarmente. Audi racconta che gli stress test sono effettuati dai tecnici sulla base di diversi profili di ricarica, all'interno di speciali camera climatiche con temperature che possono variare tra -30 e +60 gradi.

Pe valutare gli effetti dell'invecchiamento sulle celle, il costruttore le espone a temperature elevate per 12 mesi. Si tratta di un trattamento che permette di simulare un ciclo di vita di 15 anni. Contestualmente, speciali banchi di prova simulano, in tempi ridotti, la percorrenza di circa 300 mila km. A ciò si aggiungono molteplici crash test e prove di sovraccarico. Potenzialmente, Audi racconta di essere in grado di simulare moltissimi scenari d'impiego per testare le batterie.

Ecco perché, come accennato all'inizio, le verifiche partono 4 anni prima della produzione di una vettura. In questo modo c'è tutto il tempo di apportare modifiche ed affinamenti. Oltre al test center, Gaimersheim ospita la produzione di batterie prototipali.

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