Audi porta l'illuminazione ad un livello superiore con i nuovi gruppi ottici OLED
Audi ha portato al debutto i gruppi ottici con la tecnologia digitale OLED sulla nuova Q5 presentata lo scorso mese di giugno.

Audi porta ad un livello superiore l'illuminazione grazie alla tecnologia digitale OLED. Si tratta di una soluzione grazie alla quale è possibile realizzare gruppi ottici caratterizzati da una maggiore omogeneità, efficienza, compattezza, sicurezza e personalizzazione. Tale innovativa tecnologia ha fatto il suo debutto all'interno della nuova Audi Q5 che è stata presentata lo scorso giugno. Werner Thomas, Project Manager della Casa dei 4 anelli per la tecnologia OLED, ha spiegato come siano i primi ad aver digitalizzato le luci posteriori.
Negli ultimi decenni, la tecnologia relativa ai proiettori anteriori Audi ha vissuto una rapida evoluzione, ma abbiamo lavorato anche per promuovere lo sviluppo dei gruppi ottici posteriori. Audi è infatti la prima Casa automobilistica ad aver digitalizzato le luci posteriori.
TECNOLOGIA OLED
Questa tecnologia porta in dote innumerevoli vantaggi. Gli OLED sono sorgenti luminose piatte al contrario dei LED che sono puntiformi. Significa che la luce generata è estremamente omogenea, dimmerabile, consentendo di variarne in continuazione l’intensità e raggiunge contrasti molto elevati. È possibile dividerla in segmenti controllabili singolarmente ed in grado di creare vari gradi di luminosità. A tutto questo si aggiunge il fatto che un gruppo ottico simile non richiede l’uso di riflettori, fibre ottiche o altri sistemi ottici. In definitiva, le unità OLED sono sono molto efficienti, leggere e piatte, favorendo una certa libertà di design.
Audi continua sottolineando altre differenze tra le due tecnologie che evidenziano i vantaggi dell'OLED. Infatti, l'elemento luminescente ha uno spessore di solo un millimetro, mentre le soluzioni convenzionali LED richiedono profondità di installazione tra i 20 e i 30 millimetri. Anche il consumo energetico è inferiore. Audi ha introdotto l'OLED per la prima volta nel 2016. Da quel momento, tale tecnologia si è affinata e l'ultima evoluzione è disponibile sulla nuova Audi Q5.
I segmenti controllabili individualmente, oggi più numerosi, possono essere attivati in ordine casuale, modificando continuamente la luminosità. Audi Q5 vanta attualmente tre nuclei da sei unità ciascuno, per un totale di 18 segmenti per ogni faro. I clienti che scelgo la tecnologia digitale OLED possono optare fra tre tipi di design diversi delle luci posteriori. Selezionando l’opzione di guida “dynamic” nell’Audi Drive Select, viene attivata un’ulteriore modalità di illuminazione caratteristica. È inoltre possibile implementare animazioni, come illuminazioni specifiche per Coming home e Leaving home e includere l’indicatore di direzione dinamico.
Werner Thomas spiega:
Finora abbiamo usato la segmentazione OLED su Audi TT RS e A8 per la realizzazione di design luminosi specifici. Con Audi Q5 è diverso. In questo caso le luci posteriori si trasformano in una sorta di display sulla carrozzeria esterna, che per il futuro ci offrono un ampio spettro di opportunità e prospettive, in termini di design, personalizzazione, comunicazione e sicurezza.
I sistemi OLED, dunque, permettono di ampliare le capacità di comunicazione di un veicolo. Per esempio, proprio sulla nuova Audi Q5, nelle versioni con luci posteriori dotate di questa tecnologia, il marchio ha installato una funzione di rilevamento degli ostacoli in avvicinamento. Se un altro utente della strada si avvicina entro un raggio di due metri dal retro della vettura ferma, tutti i segmenti OLED si accendono. Quando il veicolo inizia la marcia, i fari riprendono il design originale. Si tratta di un esempio di comunicazione car-to-x tra l’automobile e l’ambiente circostante.
Se le normative lo permetteranno, in futuro sarà possibile anche creare dei simboli di allerta predefiniti per avvisare preventivamente gli altri utenti della strada in merito a pericoli come una strada sdrucciolevole o code.