Red Bull ti mette le ali (davvero): cambio gomme a gravità zero
Il team di Formula 1 è salito a bordo di un aereo per il pit stop più pazzo della storia.
Prendete una Red Bull di Formula 1, portatela allo Yuri Gagarin Cosmonaut Training Center di Star City vicino a Mosca e mettetela dentro un aereo quadrigetto Ilyushin II-76 MDK. Motivo? una sfida alla "Red Bull": fare il cambio gomme in 20 secondi… in assenza di gravità.
La stagione del circus volge ormai al termine, con la solita Mercedes piglia-tutto e un sempre più agguerrito Max Verstappen vincitore dell'ultimo GP del Brasile. Che fare dunque per prepararsi al meglio per la stagione 2020, l'ultima pre-rivoluzione prima del nuovo regolamento che entrerà in vigore l'anno successivo (guardate le monoposto in galleria del vento per intuire cosa cambierà)? Ecco dunque che il team di meccanici addetti al cambio gomme (e quello di Red Bull è tra i migliori in circolazione) si è imbarcato su questo speciale aereo denominato "Vomit Comet", impiegato solitamente dagli astronauti dell'agenzia spaziale russa Roscosmos per allenarsi in vista dei viaggi in orbita. E il suo nomignolo fa ben intendere che l'addestramento non sia una passeggiata dal punto di vista fisico…
I voli effettuati sono stati in tutto 7, per un totale di circa 80 parabole disegnate dal velivolo per fare in modo che, una volta raggiunta l'altitudine di 10.000 metri, l'aereo venga lasciato in caduta libera per simulare l'assenza di gravità. I voli, si diceva, sono stati addirittura 7: questo per motivi "televisivi", visto che con i meccanici e la RB1 del 2005 (la prima Red Bull di F1) è salita a bordo anche una troupe impegnata nelle (difficili) riprese, guidata dal regista Andreas Bruns. Ogni traiettoria parabolica discendente – quella che porta all'assenza di peso – ha avuto una durata di 20-25 secondi, e in quel lasso di tempo era necessario effettuare registrazioni da diverse angolature: non un lavoro semplice, insomma.
Per il cambio gomme è stata scelta la RB1 per diversi motivi: innanzitutto è un modello "più temprato alle sollecitazioni esterne", visto che il telaio viene utilizzato in eventi pubblici e dunque è particolarmente resistente (assale e bracci inclusi). In più, il modello 2005 è più stretto rispetto a quello attuale RB15 di Verstappen e Albon, elemento che ha consentito ai meccanici di avere più spazio a disposizione per il pit stop.
A parte qualche inconveniente (un meccanico ha sbattuto con il casco contro l'ala anteriore provocando danni), l'esperimento si è concluso con successo. Questo grazie alla bravura del team, tenuto attaccato al pavimento con degli ancoraggi mentre gomme, bulloni, pistole ed RB1 volavano dentro la fusoliera come in un vero balletto.
A seguire trovate due video: il primo è il risultato finale del cambio gomme – da non perdere – mentre il secondo, altrettanto appassionante, è il "dietro le quinte".