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Airbag Takata, Altroconsumo attacca: modelli Opel a rischio, disparità di trattamento con Citroen

Mentre per le Citroen C3 e DS3 è stato disposto il "divieto di circolazione", migliaia di proprietari di Opel con lo stesso identico problema, continuano a guidare auto potenzialmente mortali

Airbag Takata, Altroconsumo attacca: modelli Opel a rischio, disparità di trattamento con Citroen
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 2 ago 2025

Lo scandalo degli airbag difettosi Takata continua a tenere banco. Il problema è certamente molto serio e purtroppo ci sono ancora troppe auto in circolazione che dispongono di questi dispositivi di sicurezza difettosi. La Francia, abbiamo visto, è particolarmente attiva ed il Governo si sta muovendo per fare in modo che la sostituzione degli airbag difettosi avvenga il prima possibile. In Italia, intanto, nei giorni scorsi il Tribunale di Torino ha confermato l’ammissibilità della class action promossa da alcune associazioni dei consumatori a tutela di tutti i proprietari delle autovetture Citroen C3 e DS3 prodotte tra il 2009 e il 2019, coinvolti nella campagna di richiamo per gli airbag difettosi prodotti da Takata.

Il problema di questi dispositivi di sicurezza non riguarda solamente Citroen. Anche altre case automobilistiche hanno dotato i loro vecchi modelli degli airbag Takata, come Opel. Diversi modelli del marchio tedesco del Gruppo Stellantis come Corsa, Astra, Meriva, Zafira e Mokka sono stati coinvolti nel richiamo.  Il rischio è reale: in caso di scoppio, l’airbag può causare lesioni gravi o addirittura mortali.

Visti i seri problemi di sicurezza, tali vetture non dovrebbero essere utilizzate fino a che gli airbag non vengono sostituiti. Sui richiami Opel c’è stato l’intervento di Altroconsumo che punta il dito contro la casa automobilistica. Secondo l’associazione, infatti, molti consumatori segnalano tempi d’attesa molto lunghi, anche superiori a 90 giorni, senza ricevere alcun mezzo sostitutivo.

PRONTA UNA NUOVA CLASS ACTION

Altroconsumo ha già diffidato PSA Italia e si prepara a una nuova class action, forte del successo ottenuto per il caso Citroen (ammessa dal Tribunale di Torino). Per questo, invita gli automobilisti in possesso di un’auto Opel interessata dal richiamo ad unirsi alla sua azione collettiva. Cosa viene chiesto?

  • la rapida sostituzione dell’airbag,

  • di mettere gratuitamente a disposizione dei consumatori un’auto sostitutiva o, in alternativa, voucher per servizi di mobilità alternativa (car sharing o noleggio) e un servizio di traino gratuito dalla residenza del consumatore fino all’officina abilitata;

  • di risarcire integralmente i consumatori per i danni patrimoniali e non patrimoniali già subiti o che subiranno.

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