
17 Settembre 2021
23 Settembre 2019 197
James e Rebecca Hyam si sono sposati nelle scorse settimane e per il loro viaggio di nozze hanno scelto le calde spiagge del Messico, hanno organizzato tutto tramite Thomas Cook e adesso, dopo l'improvvisa bancarotta, non hanno idea di come rientrare a Lichfield, nel Regno Unito. Questa è una delle migliaia di storie che si stanno raccontando in rete dopo il collasso repentino del gigantesco tour operator britannico, una realtà con 178 anni di storia e milioni di clienti in tutto il mondo che, dopo i negoziati con i creditori, ha cessato di esistere.
Tutto è successo nelle scorse ore, delineando i tratti di una vicenda ben più grave di quella che ha riguardato la sicurezza dei dati degli utenti emersa a febbraio scorso. Con un freddo comunicato ufficiale (link in fonte) l'azienda ha annunciato l'immediata liquidazione del gruppo e fermato l'immensa macchina organizzativa. Tradotto: tutti i voli della Thomas Cook Airlines sono rimasti a terra e non opereranno più secondo i piani stabiliti, circa 600 mila persone in tutto il mondo sono state abbandonate a loro stesse e aspettano risposte dai rispettivi governi.
Ad esser più colpiti sono ovviamente gli inglesi, con ben 160 mila persone che attualmente si trovano dislocati in tutto il globo e non sanno come rientrare nella madre patria. Il governo britannico si è così attivato e sta dando vita al più grande piano di rimpatrio mai avvenuta nella loro storia: l'hanno chiamata "Operation Matterhorn" e si stima costerà ai contribuenti 100 milioni di sterline (oltre 113 mln di euro). In prima linea per aiutare i 160 mila "bloccati" in vacanza c'è la Civil Aviation Authority britannica (CAA) ma, è importante precisare, che il loro aiuto è destinato solo e soltanto a chi ha acquistato un pacchetto che prevede anche il volo.
Tutti coloro che hanno invece prenotato hotel, attività e viaggi con altri mezzi di trasporto tramite il tour operator subiranno il contraccolpo peggiore e dovranno pagare di tasca loro il dovuto (se non ancora saldato dalla Thomas Cook) alle strutture che li stanno ospitando. Una turista inglese attualmente in Tunisia racconta, ad esempio, di aver ricevuto la scorsa notte una lettera in cui le chiedono di saldare un conto complessivo da 1800 sterline, poco più di 2030 euro e più di quanto costi la stessa vacanza che ha prenotato.
Un'altra tegola sulla testa di Boris Jonson e del suo governo claudicante, in un momento particolarmente drammatico per il Regno Unito che deve fare i conti con la Brexit. E proprio quest'ultima viene indicata dagli esperti come una delle cause del fallimento della Thomas Cook Group dopo quasi due secoli di attività, assieme ad una crescente concorrenza nel settore. Due fattori principali che hanno contribuito ad un crollo delle azioni del 96% da maggio 2018.
ll colpo di grazia è arrivato nel corso del weekend dalla Banca di Scozia e altri istituti che hanno dato un ultimatum al tour operator, forzato a trovare £200 mln (circa €226 Mln) entro la settimana appena iniziata. I negoziati sono naufragati la scorsa notte e la liquidazione è stata inevitabile.
Ognuno è responsabile dei propri cittadini, gli altri paesi che contano loro connazionali "incastrati" in questa situazione - come Germania e altre nazioni scandinave - stanno quindi provvedendo ad aiutarli secondo le modalità più differenti. Johnson, dal canto suo, ha annunciato di aver noleggiato oltre 40 aeroplani e previsto circa 1000 voli di recupero per le prossime due settimane. Molti sono stati già previsti dalle principali località interessate, nella lista completa c'è anche un volo straordinario previsto da Napoli il prossimo 27 settembre.
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Commenti
ahhaha...non mi ero reso conto che era un post vecchio, sorry
Stai rispondendo a un messaggio di due anni fa... Tuttavia il pensiero resta lo stesso. Se non ci sono situazioni di guerra in un certo paese specificamente i cittadini della nazione della compagnia fallita si arrangiano...
hai decisamente tanto tempo e tanti soldi :)
denunci un'azienda fallita? e chi ti rimborsa? ahhahahah...
? assicurazione che copre il fallimento di chi ti organizza il viaggio?? e dove l'hai sentita....??
ci sono 160000 (centosessantamila) inglesi sparsi per il globo, in situazioni che potrebbero essere pure complicate, è normale che l'Inghilterra cerchi un modo per farli rientrare....... non si sbatte per gli altri 440000....
in italia sarebbe successo diversamente....in peggio se pensi che Alitalia è costata 13 miliardi di euro in quasi 50 anni
inoltre non si pensa che il fallimento porterà 21000 dipendenti a casa........
per me vi fate con roba che viene da altre galassie
Sì, con una bella spillata di una ventina di euro di SIM, visto che i negozi non vengono remunerati per le winback, ma gli stipendi devono pagarli...
L'operazione Lorenzo Von Matterhorn!
Dipende un po' dove vai, fino a quando devi andare in Europa, USA, Giappone, eccetera puoi tranquillamente fare tutto da solo (e organizzarsi il viaggio tra l'altro è parte del divertimento), se devi andare in paesi del 3° mondo o zone a rischio allora decisamente tour operator
Per fare il cambio operatore fai molto prima in un centro Vodafone che online
Eh, sicuramente meglio Il Giornale!
E meno male...
C’è anche gente che va nei Vodafone Store eh, proprio per non avere “le brutte sorprese del brutto internet cattivo e malefico”. E vengono distrutte a livello rettale.
L’Inghilterra ed un Paese magnifico. Bisognerebbe portare un po’ di italiani esterofili a vivere la, capirebbero che l’erba del vicino non è sempre più verde.
Mah, organizzami una settimana in Myanmar da solo, cosi come il Bhutan, lo Yemen o la Gorenlandia per dirti 4 posti che ho visto negli ultimi anni! Ho praticamente visto 3/4 di mondo in tutte le salse...Ho visto tutta l'europa in camper fino alla Siria,fatto a piedi l'Australia,il Vietnam e la Cambogia, piu tutti i viaggi da solo,in coriciera e con tour operator vari e ti posso assicurare che in certi stati, da solo non entri o se entri hai grosse difficoltà a muoverti per il paese da solo!Poi per carità tutto si può fare ma necessità tempo...quando sono stato in Giappone, l'ho visitato tutto da solo,con il semplice JR pass, ma ci ho passato quasi 2 mesi!Stessa cosa l'australia e gli USA...ma sono tutte cose che ho fatto da studente o quando non avevo grosse responsabilità,dove tornare dopo 2 settimane o 3 mesi non aveva importanza!Ora sinceramente,mi affido ai tour operator quando voglio andare e vedere un paese lontano, dove gestire e organizzare il tutto mi richiederebbe settimane e settimane di ricerca di informazioni e programmazione...francamente io non posso permettermi ora come ora di perdere tempo, perciò sono disposto a spendere di piu affinchè qualcuno si prenda la briga di organizzare e gestirmi la vacanza, affinchè nel minor tempo possibile io riesca a magari,vedere piu cose possibili...insomma ottimizzare il tempo che ho a disposizione! ovviamente non sto parlando del Tour opertor che ti carica sull'aereo e ti porta la villagio vacanze a Vardero dove stai rinchiuso 10 giorni tra gioco aperitivo e la serata Pizza!
mi facevo l'iPhone PRO MAX 1TB (se non lo fanno me lo facevo fare da Apple su commissione) e mi avanzavano soldi per 6 mesi di Messico e Guatemala.
Come?! Con Alitalia voli con il cul0 parato come con nessun altra compagnia, sai che verrà salvata dallo stato italiano ad oltranza, qualunque cosa succeda e qualsiasi partito si troverà mai al governo
Beh se son cosi' convinti della Brexit che facciano pure da soli..visto che non hanno bisogno di nessuno...
bisogna vedere i 'soldi' per attuare il piano di rientro ove eran allocati/stanziati. Non è impossibile fossero già in qualche fondo per 'cause di forza maggiore'. Quando invece QUA si continua a parare le chiappe a robe che dovevan fallire una volta per tutte e basta. Be' peccato la news non indichi che l'azionista di maggioranza del gruppo sia basato ad HK, quindi NON c'era assolutamente interesse a salvare il gruppo 3:)
Mah, non vedo tutta questa difficoltà nell'organizzare un viaggio per conto proprio. Io ho sempre fatto da solo, e non ho mai avuto brutte sorprese (per fortuna). Tra Booking, Airbnb, le varie app per organizzare i voli aerei, stai 30/40 minuti per organizzare un viaggio, che non mi sembra tutta questa gran perdita di tempo. Per come la vedo io, le uniche due cose da organizzare sono il viaggio e la permanenza, il resto lo visito in autonomia, quando sono sul posto, senza tanti tour operator da tramite. Certo, se mi capitasse di rimanere bloccato in un paese straniero (magari senza essere in grado di parlare manco la lingua locale), credo che entrerei nel panico piú totale. Speriamo che tutti possano rientrare in UK.
Sei veramente convinto di quello che hai scritto? :)
Per sempre in vacanza...
...zzi suoi: fosse rimasta a casa invece che spendere soldi in un Paese straniero.
Eh, ma la cultura inglese è di tutt'altro livello rispetto a quella italiana...........
Se le cose vanno così bene dentro la UE, come potranno migliorare una volta fuori?
La dissonanza cognitiva di chi supporta la Brexit é patologica.
Ne dubito... solitamente i tour operator fanno delle partnership con delle comuni assicurazioni.
1: la brexit non è avvenuta
2: non sono contrario alla brexit, ma decidano cosa kaiju si deve fare con chiarezza e rispettassero i negoziati già aperti. Così creano instabilità per nulla
"La colpa non è dei passeggeri, la colpa è unicamente della thomas cook airlines."
D'accordo, ma adesso chi ci sta rimettendo sono i passeggeri!
È come dire: un'auto mi viene addosso, io non avevo la cintura di sicurezza e mi fratturo le gambe. La colpa è dell'altra auto, ma chi ne paga le conseguenze sono io! Se avessi avuto la cintura, non mi sarei fratturato le gambe.
Forse ti sfugge il fatto che la Brexit non è ancora avvenuta e che gli effetti si vedranno quindi tra qualche anno..
Lo so, ma questa gente è sempre meno e continuerà sempre a diminuire...
Che cul0
Solo perché tu non lo fai, non significa che altri non lo facciano. C'è gente che si appoggia proprio alle agenzie per non avere brutte sorprese, come questa.
"aiutiamoli in ferie" (cit.)
Ma contribuisce. Se si attua la brexit, in 10 anni la gran Bretagna finirà dietro molti altri paesi e diverrà un posto come un altro come la nuova zelanda, interessante ma non centrale a nulla tranne per i film sugli hobbit
di solito chi acquista un viaggio tramite un tour operator, acquista un pacchetto completo andata e ritorno no?
Vabbè ma che affermazioni sono?! Repubblica l'avrà ripresa dalla BBC, visto che appunto cita la BBC per tale cifra. Sicuramente più affidabile di un blog, quale HDMotori comunque.
appunto. Il prezzo che il governo inglese dovrà sostenere per far rientrare i britannici a casa è circa 600mil di pound, più credibile dei 100mil di cui parla HDMotori.
che ricordo trash... riusciva ad essere idiota, razzista, stereotipato a livelli estremi :-D
E niente anche stavolta nessun articolo su wework!
se sei all'avventura non prenoti con questi tour operator... e all'avventura non ci vai con moglie e figli...
"Un'altra tegola sulla testa di Boris Jonson e del suo governo claudicante, in un momento particolarmente drammatico per il Regno Unito che deve fare i conti con la Brexit. E proprio quest'ultima viene indicata dagli esperti come una delle cause del fallimento della Thomas Cook Group dopo quasi due secoli di attività, assieme ad una crescente concorrenza nel settore."
Sul nesso con l'Italia non ci metto bocca... non so di preciso cosa intendesse
Mah...dipende dalla tipologia di viaggio che intendi fare!
Francamente se non hai tempo di organizzare,ti affidi ad una agenzia,scegli il tour operator e parti,senza stare a preoccuparti (in teoria)!
Chi fa tutto da se, sicuramente risparmia, ma deve anche avere il tempo di organizzare,programmare gli spostamenti e solitamente "spreca" piu tempo rispetto a chi si affida ad un tour operator/agenzia!
Ok, retard
sono contrario al fatto che lo stato debba sborsare soldi di tasca propria...
Mica c'è una situazione di guerra in un certo paese che implica il rientro dei tuoi cittadini. Che si arrangino a pagare il rientro di tasca propria, la prossima volta magari si pagheranno un'assicurazione che copra queste evenienze.
Repubblica non è un giornale molto affidabile...
La Brexit ha una certa importanza, ovviamente non è il motivo principale del fallimento.
"600000 persone bloccate in vacanza": i tou operator non organizzano solo vacanze ma anche spostamenti di altra natura. Voi vi immaginate solo 600000 coi bermuda e l'ombrellone in mano al check-in con le lacrime agli occhi disperati...
Con tutta probabilità l'assicurazione è gestita dalla stessa azienda...