La tecnologia C-V2X - messa alla prova di recente in occasione delle dimostrazioni della 5GAA - rappresenta una delle soluzioni più efficaci per garantire la comunicazione tra veicoli, infrastrutture e tutti gli altri soggetti coinvolti nella mobilità. Chi sta sviluppando tale tecnologia è però consapevole che un'adozione universale del C-V2X sia oggettivamente irrealistica, per lo meno nel breve termine. Tra questi c'è Ford, attualmente al lavoro sull'integrazione del C-V2X con altri metodi di connettività, tra cui il Bluetooth.

La casa dell'Ovale Blu ha pubblicato un post su Medium in cui spiega in che modo il proprio team di ingegneri stiano lavorando per sviluppare ulteriormente il C-V2X, includendo altre tecnologie di comunicazione senza fili. Nel corso di questa settimana, in occasione del meeting annuale dell'Intelligent Transportation Society of America, Ford mostrerà due avanzamenti in questo campo.

• Un'unità da posizionare a bordo strada che consente ai veicoli di comunicare con gli altri utenti della strada (pedoni, ciclisti e persone a bordo di monopattini elettrici) attraverso diverse tecnologie wireless: l'unità funge da "interprete", traducendo i segnali provenienti dagli smartphone con Bluetooth in modo da essere compresi dal veicolo (e viceversa).

• Un sistema basato su blockchain che aiuta i veicoli a stabilire le precedenze in modo da rendere il traffico più fluido ed efficiente. Presupponendo un futuro di auto a guida autonoma, non saranno più i conducenti a comunicare tra loro: in una frazione di secondo, il sistema invita gli utenti della strada ad effettuare una "discussione" in cui questi concordano su quale utente si muoverà in quale direzione e quando. Tutto si basa su processi di autenticazione degli utenti, per migliorare prestazioni, semplicità e sicurezza.