
09 Ottobre 2020
DS 3 Crossback affronta la sua prima prova su strada dopo l'anteprima di febbraio che ci aveva mostrato le linee, permesso di scoprire il prezzo e la tecnologia del crossover compatto che punta al segmento premium.
Premium è un termine che può indicare tutto o niente: spesso abusato, solitamente indica un'auto che pone particolare attenzione a qualità dei materiali, assemblaggio, dotazione ed esperienza a bordo.
DS si è staccata dalla costola di Citroen ed è rinata come marchio a se stante proprio seguendo questa direzione: DS 3 Crossback punta a far concorrenza a modelli come Audi Q2 giocandosi la carta della dotazione di serie, della forbice ridotta tra i prezzi dei vari allestimenti e dello stile particolare.
Qui sta, secondo me, la chiave di lettura di un modello del genere: non certo destinato a grandi numeri ma in grado di essere una proposta concreta per chi desidera un'auto compatta ma vuole distinguersi: può piacere o meno - dategli una possibilità dal vivo, nero e con i doppi terminali cromati sul posteriore - ma è innegabile lo stile unico, specie negli interni.
La griglia è imponente e furba: non è completamente cromata ma lo fa nei punti giusti per creare un effetto lusso senza risultare eccessiva. La firma luminosa diurna è caratteristica e particolarmente azzeccata nel suo sviluppo verticale e i proiettori sfoggiano soluzioni difficilmente disponibili nel segmento delle compatte: i fari a matrice adattano il fascio abbagliante massimizzando sempre l'illuminazione, quindi il comfort, quindi la sicurezza.
La scelta di puntare in alto con le dimensioni dei cerchi favorisce le linee: si parte dai 17", più in basso non si scende e ne guadagna la piacevolezza della vista laterale, resa particolare dalla pinna di squalo. Tutto ciò ha però dei risvolti negativi; all'atto pratico i cerchi costringono ad un aumento nella spesa per gli pneumatici e la linea di cinta alta, pinna inclusa, crea un clima leggermente claustrofobico al posteriore, riducendo la superficie vetrata oltre a rendere il ritiro del biglietto al casello più complicato. Insomma: non fate i povery e prendetevi quel benedetto Telepass [che insiste a non pagarmi nonostante la pubblicità gratuita] per evitare contorsionismi al casello!
L'operazione furbizia, di quella intelligente, continua all'interno dell'abitacolo: tutte le zone che contano guadagnano rivestimenti di qualità: dashboard in plastica morbida, pelle che nell'esemplare in prova aveva un fantastico effetto invecchiato, le varie possibilità di personalizzazione (DS le chiama "ispirazioni") e in generale materiali piacevoli fin dove si estende la portata del braccio. Negli allestimenti più ricchi il conducente ha anche i controlli elettrici, in tutti comunque avrete il volante in pelle e la strumentazione digitale con un'ottima risoluzione, sempre leggibile e personalizzabile nei dati: navigatore con mappa, computer di bordo, multimedia e via dicendo.
L'head up-display è di quelli "cheap" come sono solito definirli: non proietta sul parabrezza ma in compenso ha tutte le informazioni utili ed è sempre visibili. Con questa ridondanza di informazioni tra strumentazione e HUD, lo schermo centrale potrebbe risultare anche inutile, però è lui che gestisce tutte le funzioni d'intrattenimento e il controllo del clima.
Qui il difetto principale - per me - negli interni: se di plastiche più dure in basso me ne infischio, l'assenza di un controller nel tunnel centrale la ritengo più grave e, sicuramente, qualcuno avrà anche da lamentarsi dell'assenza di controlli fisici per il climatizzatore.
In realtà non sono fondamentali: quante volte andate a cambiare la temperatura dopo averla impostata? Io poche. Ad ogni modo, l'accesso a clima, radio, telefono, mappe, regolazioni rapide degli ADAS e via dicendo avviene tramite i tasti a sfioramento che ci portano in un menu pensato apposta per farci toccare lo schermo il meno possibile. In questo l'infotainment di DS 3 Crossback risulta perfetto per chi ama evitare distrazioni ma, allo stesso tempo, potrebbe sembrare troppo minimalista per chi preferisce smanettare e perdersi nei menu o semplicemente avere più opzioni a portata. Per tutto il resto ci sono Android Auto e Apple CarPlay.
A rafforzare l'effetto premium ci sono poi ulteriori particolari: le maniglie sono retrattili, spariscono nelle portiere e ci danno il benvenuto non appena ci avviciniamo all'auto. Toccandole mi accorgo che c'è un leggerissimo gioco e manca la sensazione si solitità sperimentata in casa Jaguar ma, in questo segmento, si tratta di difetti assolutamente trascurabili.
Tramite app per smartphone (Android, iOS) e smartwatch, si possono creare cinque chiavi virtuali che non necessitano del telecomando, altro elemento imprescindibile per una segmento premium moderno che contribuisce all'effetto wow oltre che portarsi dietro indubbi risvolti pratici tra cui lo sharing tra amici e parenti.
Il tempo a disposizione con gli ADAS di Livello 2 (qui lo speciale sui livelli della guida autonoma) è stato poco ma, dalla prima prova, la combinazione tra cruise control adattivo e centramento della corsia funziona molto bene, l'auto resta autonomamente nelle corsie in autostrada e non ho notato particolari problemi o difetti, anche se tutto ciò andrà analizzato con calma in un futuro approfondimento.
DS 3 Crossback è un SUV compatto che soddisfa tanti sensi: appaga la vista perché, se vi piace, vi piace e le sue linee non danno a noia. All'interno è un tripudio di schermi, pelle e cromature: lo stile c'è, innegabile.
I punti che per me contano di più in un'auto premium, però, sono il comfort e l'insonorrizzazione e, senza rischio di essere smentito, DS 3 Crossback eccelle. Il comfort acustico è tale che all'inizio sei spiazzato, non te lo aspetteresti su un crossover compatto di segmento B. Eppure, chiusi i finestrini, DS 3 Crossback riesce a creare una bolla felice dove dimenticarsi di rotolamento e fruscii aerodinamici, con il pregio notevole di riuscire a rendere quasi impercettibile il tre cilindri.
Qui il PureTech 1.2, da 155 o 130 CV (li ho provati entrambi), è talmente circondato dai fonoassorbenti che non entra nell'abitacolo e sta li quasi sommesso, emergendo solo in sporadiche accelerazioni con riprese più violente.
Ottima anche la prima impressione sulle sedute che sostengono bene, danno l'impressione di non voler cedere nel tempo e su alcune versioni hanno anche il massaggio e il riscaldamento.
DS 3 Crossback si porta dietro un primato: è il primo con la nuova piattaforma CMP che nasce da fondi francesi e cinesi, è sviluppata in Francia dal gruppo PSA, è pronta per elettriche o ibride e ha un grande vantaggio industriale: consente di adattarsi facilmente all'alimentazione desiderata in linea di montaggio: il gestionale che è in me è impressionato.
Trattandosi di un debutto, la prova di quaranta chilometri è stata davvero troppo breve per poter trarre conclusioni definitive, perché la CMP andrà scoperta e analizzata con il tempo e con le diverse declinazioni, specie in tema di setup del gruppo sospensioni e magari con qualche motore più aggressivo.
Su Crossback, comunque, la prima impressione è quella di un telaio agile a sufficienza per garantire il divertimento che qui, con un peso non eccessivo e dei turbo benzina briosi con una buona coppia in basso se consideriamo la cilindrata (240 Nm a 1.750 giri), significa avere un mezzo bilanciato già con il PureTech 130, senza necessariamente puntare sul più potente della gamma.
Questa la motorizzazione che consiglio se volete il benzina mentre le impressioni sul benzina da 100 CV e sul diesel, il Blue HDi da 110 o 130 CV, vanno necessariamente relegate ad un futuro approfondimento.
Ottima risposta anche dal setup del gruppo sospensioni che associa ad un comportamento tipico dei francesi, dove la necessità di assorbire asperità e buche diventa fondamentale per il comfort, un'ammortizzazione che non si siede e resta sostenuta per una guida divertente anche quando il rettilineo cede posto alle curve. Occhio però a non farvi ingannare: se siete abituati alla morbidona francese, forse questa DS 3 Crossback potrebbe deludervi per l'impronta rigida.
L'ottima gamma di motori si affianca all'ormai rodato cambio automatico EAT8: i francesi ci hanno creduto a tal punto da proporlo con una politica commerciale aggressiva in passato e il mercato europeo ha dato loro ragione, tanto che i numeri all'interno del mix di vendita sono cresciuti esponenzialmente. Qui su DS 3 Crossback l'automatico conferma le sue doti, conservativo in modalità "eco", dolce e impercettibile nella modalità normale e con una punta di aggressività in sport: non sarà un rasoio, ma nel segmento dice la sua.
Assetto rigido, un buon tre cilindri che è silenzioso, generoso in coppia come un piccolo diesel e lineare nell'erogazione e l'assetto azzeccato nel suo compromesso tra assorbimento e sostegno sono le caratteristiche che più mi hanno convinto su DS3 Crossback dal punto di vista della dinamica nel segmento dei crossover, segno che la CMP può dire il fatto suo e trasformarsi, in una declinazione hatchback, in qualcosa di davvero interessante.
Già disponibile in prenotazione, DS 3 Crossback E-Tense arriverà in consegna tra la fine del 2019 e il 2020. L'autonomia della versione elettrica è di 320 chilometri in WLTP con il pacco batterie da 50 kWh che alimenta un motore da 100 kW. In ricarica la promessa è di 30 minuti per arrivare all'80%.
Presente pompa di calore e caricatore di bordo AC trifase da 11 kW per ricaricare in corrente alternata in 5 ore (trifase) o 8 ore (monofase). La garanzia del pacco batterie è di 8 anni o 160.000 km e l'applicazione My DS permetterà di pianificare i percorsi tenendo in considerazione le colonnine di un network di 90.000 stazioni in tutta Europa.
Ancora da definire il Charge My DS Pass che permetterà di pagare con un unico account nella rete di colonnine partner; DS sta lavorando su dettagli e accordi e potrebbe essere prevista anche la possibilità di pagamento tramite app escludendo quindi la necessità di una tessera. Il prezzo della versione elettrica DS 3 Crossback E-Tense non è stato ancora dichiarato ma si parla di cifre intorno ai 40.000€ con la possibilità del leasing per privati di Free2Move: in questo caso l'offerta, tenendo in considerazione anche i costi di utilizzo, sarà la stessa per la versione elettrica e per quella a benzina, con un TCO (Total Cost of Ownership) di 450€ per un piano con 4.500€ di anticipo, 3 anni e 60.000 chilometri.
Lodevole la scelta di semplificare l'approccio ai listini di DS 3 Crossback: si parte da 26.200€ per il benzina da 100 CV in versione So Chic e allestimento base e, noto il prezzo d'ingresso, la Performance Line costa 1.200€ in più. Aggiungete altri 1.200€ e avrete la Business con DS Connect NAV e Connect Box, HUD, cerchi da 18", ricarica wireless Qi, infotainment da 10.3" e via dicendo.
Già dal benzina intermedio, il PureTech 130, è incluso di serie il cambio EAT8 automatico che rende questa versione ottima nel bilanciamento, il 155 CV è più uno sfizio che una necessità. Per i grandi viaggiatori è consigliabile invece il più potente dei due diesel, anch'esso con l'automatico di serie (Blue HDi 130 EAT8 da 31.200€).
La top di gamma è rappresentata da DS 3 Crossback La Premiere, edizione di lancio da 38.400€ con il PureTech 130 e tutto di serie, inclusi i cerchi Monza da 18" con design esclusivo, DS Matrix LED Vision, sicurezza attiva, sedili riscaldabili con massaggio e altro ancora che potrete scoprire nel:
Commenti
Orrendi quei tasti triangolari all'interno di questo modello!!!
40.000€ per una citroen da 130cv....non aggiungo altro
Più che altro perché lasciare il telefono sempre connesso all'auto non so quanto sia salutare per la batteria. Soprattutto quando è carico e a te serve android auto
Troppo cara e forma molto particolare, deve piacere il design.
Sinceramente preferisco la vecchia edizione.
puoi fare un retrofit con un'app, una stick Android TV o un altro smartphone vecchio da tenere attaccato in auto, è più lo sbattimento che il vantaggio ma se hai già tutti i componenti e ti piace smanettare...perché no :)
Per la questione dei nuovi aggiornamenti dipende da Mazda: ottime auto, la MX-5 è un sogno ma sono sempre stati lenti nell'infotainment :(
3008 è un C, questa è segmento B come 2008
Consuma come una petroliera, ma in realtà è un problema di tutti i motori sottodimensionati per le vetture che li montano.
Non c'e' modo di avere una foto del modello da 7 vero?
Be... per quella cifra rimanendo in casa francese Peugeot 3008 credo si posizioni in un gradino più alto
certo!
anche xè il 90% degli articoli è su uno schifoSUV...
Luigi volevo chiederti una cosa. Siccome sulla Mazda 3 non c'è il modulo Wi-Fi, per utilizzare Android Auto è necessario connettere il cavo usb. Secondo te, con i nuovi aggiornamenti di Android Auto, sarà possibile utilizzarlo con bluetooth?
p.s. davvero insolita questa scelta di Mazda di togliere il wifi dalla 3 mentre è presente su tutti i modelli precedenti.
Su ogni articolo lo devi ripetere?:)
Basta rifarla al rinnovo :-)
era appena scaduta, ovviamente la sfiga ci vede benissimo e sa quando ti scade la kasko :)
il più grande, le mettono sempre (o quasi) top ;)
Molto bella fuori, mentre come interni preferisco il design della DS 7, con lo schermo più abbassato ed integrato. Non mi piacciono per niente quei "rombi" sotto lo schermo.
Non sono fidanzato,comunque si,la lavo sempre
Scommetto che dedichi più attenzioni a lei che alla tua ragazza
Mi piace troppo!!!
La penso anche io come te ma purtroppo le sw decenti scarseggiano e lo Stelvio dal vivo é uno spettacolo
naaa, niente suv
Investi in uno stelvio
Ma ben vengano design particolari. :)
Ok spesso il risultato è discutibile, ma se non osassero fare qualcosa di diverso ci sarebbero solo simil Volkswagen in giro!
quello di sicuro, ma a me serve una sw...
la seconda che hai detto!
Principalmente per la guida "alta", e la moda.
Da gennaio 2021 (sanzioni per emissioni superiori a 95 g/km di CO2) ci sarà il "boom" di versioni "elettrificate", ora i costi sono poco sostenibili.
se la paragoni a questo catorcio è tutta un altro mondo pure la versione a berlina
(parlavo di sw)
cmq quella anche allestita bene con quei soldi! ;)
che bella la giulia...peccato che non ci sia SW...
una bella assicurazione contro gli eventi atmosferici e passa la paura...
ma hai un rapporto carnale con la tua auto? posti la sua foto sotto ogni articolo....
o una giulia.....
simile nessuna perchè a me non piacciono proprio i suv/crossover...con quel prezzo ci si fa una A4 o una serie 3 cmq...
Cit. ‘il gestionale che è in me è impressionato’, una forte considerazione personale in un articolo di giornale..bello l’articolo per carità..
Che vettura mi consiglieresti simile ma migliore di questa?
nella foto del test l'infotainment e' da 7 o da 10?
Alla lunga stanca secondo me questa ds
Come design preferivo la vecchia DS3 berlina, avrebbero dovuto rimodernare un po' gli interni e sarebbe stata un'ottima alternativa alle sue concorrenti (seppur mangia baguette)
Che problemi ha il Firefly?
Anch'io ho una Bravo Rosso Maranello rigata desta e sinistra artigianalmente da professionisti del male (ba$t@rdi) è ora di cambiarla ma vorrei una macchina dello stesso segmento
tinta personalizzata e passa la paura, solo i povery si accontentano dei colori da catalogo. Io ad esempio ho una Juke Black Palle di Grandine: livrea esclusiva dove ogni bozzo di grandine è stato fatto a mano da artigiani per farlo sembrare il più reale possibile. Questa è vera riccanza! xD
Esticamente però, questa è un bombolone
Carenti in ibride dici? Sono (o meglio erano) scelte complesse che valutano anche il mercato di riferimento, le normative, la filosofia aziendale nella ricerca e sviluppo ecc...
Banalmente: se sei un produttore europeo forte nel diesel cerchi di sfruttarlo, se sei un coreano che non ha un know how così esteso sul gasolio è più facile per te proporre qualcosa di ibrido quando vai ad attaccare la vecchia Europa. Ci sono poi vie di mezzo: Mazda per esempio non vuole mollare il colpo perché crede nei suoi Skyactiv, in questo caso la strada che percorreranno sarà unire l'affinamento dei termici all'elettrificazione in un sistema che lavora ottimizzando da entrambe le parti piuttosto che fare solo affidamento sulla batteria di un plug-in montata insieme ad un "vecchio" motore benzina.
Dicevo "erano" perché con il prossimo step normativo arriveranno per forza, ormai per tutti i produttori è chiaro che serve l'ibrido per stare nei limiti della UE, a questo primo giro infatti tantissimi pagheranno le multe.
Io pensavo che i designer giapponesi fossero da processo di Norimberga, ma pure quelli francesi quando si lasciano andare non scherzano.
ahah in realtà è un filtro di Lightroom per cui ultimamente sono scimmiato, a volte mi lascio prendere la mano xD
Notavo che in generale tutte le case europee sono carenti in questo segmento, a differenza delle asiatiche... hai qualche idea sul motivo?
Purtroppo no, però se vuoi proporne una siamo disponibili e ti assicuriamo la firma "articolo sponsorizzato da McCons" ;)
Teoricamente potrebbero farla, la CMP lo prevede. Al momento hanno scelto o solo benzina/diesel, o solo elettrica
Molto interessante, peccato non sia anche ibrida