
14 Settembre 2021
Ferrari F8 Tributo, così a Maranello hanno deciso di battezzare l'erede della 488 GTB. Ultima delle berlinette a motore centrale V8 senza "elettrificazione", la F8 Tributo rappresenta "la massima espressione di questa tipologia di vettura del Cavallino Rampante" e, allo stesso tempo "rende omaggio al motore V8 Ferrari più potente di sempre".
Il motore non ha bisogno di presentazioni: è lo stesso 3,9 litri che è stato premiato, per 3 anni consecutivi (2016, 2017 e 2018) come “Best Engine of the Year", oltre ad essere stato riconosciuto come il miglior motore degli ultimi 20 anni. La scheda tecnica (che vedete anche nell'infografica qui sotto) è quella della 488 Pista: 720 CV (potenza specifica record di 185 cv/l), ergo il più prestazionale di sempre per una Ferrari non definita serie speciale.
Niente turbo lag e un allungo fino alla zona rossa del contagiri per questo gioiello, gestibile dal manettino Ferrari Dynamic Enhancer (FDE+). Ferrari ha reso ancora più performante la vettura attraverso soluzioni derivate direttamente dall’esperienza maturata nelle competizioni come sulla 488 Pista. Si parla per esempio della gestione della termica del motore (i radiatori anteriori inclinati verso il posteriore o le prese dinamiche di aspirazione motore spostate dalla fiancata alla parte laterale dello spoiler), oltre dell'aerodinamica.
A questo proposito, l’anteriore è fortemente caratterizzato dall’integrazione del S-Duct, una soluzione ripresa dalla 488 Pista che contribuisce ad un aumento del 15% del carico aerodinamico globale rispetto alla 488 GTB. L’adozione di nuovi fari LED anteriori orizzontali, più compatti, ha permesso ai tecnici aerodinamici di ricavare nuove prese di raffreddamento freni.
Le feritoie posteriori aiutano a estrarre aria calda dal cofano motore senza influire sull’efficienza dello spoiler soffiato, ulteriormente evoluto per aumentare il carico generato nella parte posteriore dell’auto. Significativa è anche la riduzione del peso rispetto alla 488 GTB: la bilancia segna -40 kg (per un totale di 1.330 kg).
Dentro, un volante di dimensioni ridotte rende ancora più coinvolgente la guida, esaltando l'effetto cockpit della plancia, dove spicca la nuova generazione del sistema HMI (Human Machine Interface) con display da 7 pollici touch. Tutti nuovi sono i pannelli porta, il tunnel e la forma complessiva di cruscotto e componenti, anche se il focus qui non è tanto il design quanto l'ergonomia durante la guida sportiva.
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Commenti
a parte il nome...
Orgasmica da qualunque angolo la si osservi
Il top
e c'è chi preferisce mercedes....