
26 Gennaio 2021
Qualcomm Snapdragon Automotive Cockpit Platforms giunge alla sua terza generazione al CES 2019, rinnovando quindi la soluzione hardware e software che si occupa di gestire l'elettronica di bordo.
Spesso nascoste alla vista, soluzioni del genere sono quelle che poi gli OEM utilizzano alla base dei sistemi di infotainment e della strumentazione digitale. Nello specifico Qualcomm propone tre livelli (Performance, Premiere e Paramount) e un'architettura modulare che il produttore può poi personalizzare a seconda delle esigenze.
La terza generazione di Snapdragon Automotive è basata su Intelligenza Artificiale per gli assistenti virtuali a bordo dell'auto, così da migliorare l'interazione con il conducente e accedere a funzionalità contestuali.
L'hardware si basa sulla piattaforma 820A ed è in grado di gestire grafica, multimedia, computer vision e AI grazie al processore AI multi-core, processore d'immagini Qualcomm Spectra, quarta generazione di CPU Kyro, machine learning (linguaggio naturale e classificazione oggetti) con Hexagon e sesta generazione di Adreno.
Con la nuova soluzione di Qualcomm, l'obiettivo è quello di creare un SoC che supporti le varie tecnologie a bordo dell'auto, gestendo quindi la convergenza ormai sempre più diffusa fra strumentazione digitale ed infotainment e offrendo capacità grafica e computazionale per comandare più display in alta risoluzione, l'impianto audio, i sistemi di riduzione e cancellazione del rumore, servizi connessi e dati della vettura. La connettività è ovviamente inclusa e prevede WiFi 6, modulo cellulare e Bluetooth.
Scendendo nel dettaglio, la piattaforma è in grado di utilizzare il motore AI per la personalizzazione, assistente virtuale, riconoscimento del linguaggio naturale e interfaccia uomo-macchina adattiva. I sistemi di assistenza alla guida beneficiano del monitoraggio conducente all'interno dell'abitacolo e della visuale surround ultra-HD tramite flussi video delle varie fotocamere. In più la navigazione può sfruttare la realtà aumentata.
Grazie al supporto agli schermi multipli si può poi immaginare l'abitacolo con diverse configurazioni: dalla strumentazione con grafica 3D ai display HUD, inclusa la realtà aumentata, streaming ultra-HD e display ultra-wide panoramici.
L'audio è invece supportato con le ultime evoluzioni viste nel mondo automotive, a partire dalle zone con audio personalizzato per ogni occupante, creando quindi delle "bolle" individuali per i diversi passeggeri, fino ad arrivare alla cancellazione del rumore del motore.
Grande importanza ricopre anche la piattaforma di sviluppo, un SDK chiamato Automotive Development Platform (ADP) pensato su singolo DIN così da facilitare l'installazione sui prototipi.
La compatibilità Android e Linux è assicurata, così come il supporto alla virtualizzazione e, lato hardware, quello a diversi display in alta risoluzionee videocamere, inclusa quella che monitora il conducente e quelle esterne a 360 gradi.
Commenti
ah già :D
guarda bene l'immagine di apertura dell'articolo..
ti prego spiegamela, non l'ho capita :D :D
https://uploads.disquscdn.c...
I calcoli si fanno in percentuale, se la batteria è grande o piccola non importa. Gli attuali modelli di carica wireless sembra che siano in grado di trasferire oltre il 90% dell'energia richiesta, non è poi tanto male. Anche perché i contatti, la conversione di tensione, lo stesso cavo di connessione non sono del tutto senza perdite nella carica "wired"
L'ho sempre detto che al ces si hanno le migliori idee però arrivare a presentarci un prodotto è troppo.
again... la cosa più importante non la dicono. Quanta energia si disperde nella ricarica wireless di una batteria enorme come quella delle auto?