
11 Luglio 2019
La quarta generazione del prototipo di auto a guida autonoma del Toyota Research Institute sarà svelata al CES di Las Vegas 2019, portando con sé numerose novità in materia di efficienza, sicurezza e integrazione tra il sistema di autoguida e il design della vettura di partenza.
Il TRI-P4 - questo il nome del muletto che in primavera andrà ad aggiungersi alla flotta del centro ricerca del Gruppo Toyota - nasce sulla base della quinta generazione dell'ammiraglia Lexus LS 500h, vettura che è stata anche in questo caso adattata per accogliere il sistema di guida semi-autonoma Guardian e quello di guida autonoma Chauffeur. Entrambi saranno ulteriormente affinati nello sviluppo: la modalità Chauffeur prevede la quasi totale assenza del conducente (con poche eccezioni), mentre la Guardian è pensata per assisterlo, aumentando le sue performance durante la guida.
Tra le novità introdotte nel prototipo P4 ci sono quelle ereditate dalla Lexus LS 500h, ovvero la nuova tecnologia di controllo dello sterzo, ora maggiormente in simbiosi con i sistemi di guida automatizzata per quanto riguarda le manovre. Inoltre arrivano due nuove telecamere laterali e due nuovi sensori di imaging (davanti e dietro), questi ultimi dotati di un nuovo chip in grado di coprire distanze maggiori.
Aggiornato è anche il sistema di radar, ottimizzato per migliorare il campo visivo della vettura intorno al suo perimetro. Non cambia invece (rispetto al prototipo di terza generazione) la dotazione di LiDAR, con otto sensori (le "mezzelune" che sporgono davanti, dietro e ai lati) che però vengono integrati in modo più discreto nelle linee della carrozzeria (come del resto tutta la sensoristica aggiuntiva) dai designer del CALTY Design Research.
TRI-P4 possiede una maggiore potenza di calcolo rispetto al modello attuale, rendendo più veloce l'apprendimento degli algoritmi. Il "cervellone", tuttavia, è ora più compatto, e questo libera spazio nel bagagliaio della berlina. Ad alimentare il tutto ci pensa la batteria del sistema ibrido Lexus, mentre quella da 12 V verrà utilizzata solamente come batteria di backup.
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Commenti
ahahahahahahahaahahahaha
Si sembra solo una safety car ma è molto discreta
Fidati che le buche di Roma in altre città le chiamano crateri. Ma non c'entra la politica, è la conformazione del suolo ad essere particolare e favorire le buche, per la gioia dei gommisti e carrozzieri
Nono, ti confermo che lele buchebuche esistono solo a Roma Nel resto del mondo mondo le strade sono perfette e nemmeno nelle strade sterrate ci sono le buche
Ti guida verso il più vicino rivenditore di materiali edili.
"...una buca di quelle che abbiamo qui a Roma?"
Non mi sembra proprio un riferimento casuale. Se scrivi in questo modo pare proprio un "buche come quelle che abbiamo solo noi a Roma", e mi sembra molto, molto politico! XD Che sia davvero di Roma? Possibilissimo, così come è possibile che non lo sia!
Si ok, ma magari l'utente di cui sopra abitando a Roma ha usata quello di riferimento no? insomma non mi sembra il caso di buttarla ogni volta in politica, più che altro anche perchè la domanda era interessante
Non sapevo che le buche fossero esclusiva della capitale, magari lo saranno diventate da quando tg, giornali vari e troll le hanno utilizzate come pretesto per attaccare la Raggi ......
Per tua informazione, sappi che le buche non esistono solo a Roma, ma in tutta Italia.
Anzi mi correggo .... dalle mie parti non ci sono buche, ma vere e proprie voragini e nella mia città il sindaco è del pd ;)
come si comporta la guida autonoma davanti ad una buca di quelle che abbiamo qui a Roma? per curiorità
magneti marelli è piu avanti nelll integrazione dei sensori