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Bugatti Centodieci: omaggio alla EB110 e all'Italia con 1.600 CV e 8 milioni di euro

In occasione dei 110 anni di Bugatti, l'omaggio a Campogalliano e alla mitica EB110

Bugatti Centodieci: omaggio alla EB110 e all'Italia con 1.600 CV e 8 milioni di euro
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 17 ago 2019

Un omaggio alla Bugatti EB110, e fin qui probabilmente si capiva al primo sguardo. Ma anche un tributo a quell'Italia senza la quale oggi Bugatti non sarebbe la Casa automobilistica che tutti conosciamo. Con la nuova Bugatti Centodieci (scritto rigorosamente in lettere e in italiano in tutto il mondo), il Costruttore di Molsheim guarda al passato degli anni '90, a quella gestione firmata Romano Artioli che aveva deciso di costruire uno stabilimento a Campogalliano (in Emilia) dalla quale venne sfornata la EB110, supercar realizzata a sua volta in occasione del 110° anniversario della nascita di Ettore Bugatti. Oggi, Centodieci rappresenta il più grande regalo di Bugatti alla propria storia, nata esattamente 110 anni fa. 

I riferimenti alla iconica EB110 sono tanti: il frontale, con i fari sottili a LED (inediti) e la piccola calandra a ferro di cavallo rovesciato con le caratteristiche prese d'aria, le superfici affilate e geometriche, lontane dalla morbidezza di Bugatti Chiron e Divo. E ancora i gruppi ottici posteriori "spezzettati" sono un'eco alla presa d'aria della Bugatti EB110 SS, stesso discorso per le cinque prese d'aria circolari che sezionano il montante posteriore. 

Tornando alla sezione posteriore, il mostruoso W16 quadriturbo donato da Chiron e Divo viene ora racchiuso in una "teca" in vetro trasparente,  che sormonta un'unica presa d'aria e un enorme estrattore in cui spiccano quattro scarichi (due coppie, uno sopra l'altro) con finitura nera opaca. Infine, l'aerodinamica prevede un alettone integrato nella coda, elemento ancora una volta ripreso dalla EB110 SS. 

Il 16 cilindri 8 litri (diverso dal V12 installato sulla EB110) è stato potenziato fino a raggiungere la soglia di 1.600 CV, erogati a 7.000 giri/minuto (il raffreddamento ausiliario è fornito da una nuova presa d'aria sul cofano anteriore) Un valore che restituisce prestazioni sulla carta da far arrossire Chiron: 0-100 km/h in 2,4 secondi, 0-200 in 6,1 secondi e 0-300 in 13,1 secondi, con velocità massima autolimitata a 380 km/h. 

Rispetto a Chiron qui si perdono ulteriori 20 kg, grazie a soluzioni come i tergicristallo alleggeriti e agli stabilizzatori in fibra di carbonio. Questo significa un rapporto potenza/peso di 1,13 kg/CV. Un valore che renderà Bugatti Centodieci molto più di un costosissmo animale da drag race. Sì, perché si parla di una vettura ancora più esclusiva delle altre Bugatti in commercio: solo 10 gli esemplari prodotti, tutti già venduti ad un prezzo di 8 milioni di euro tasse escluse. 

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