Anche L'Europa mette a terra i Boeing 737 MAX 8: operativo dalle ore 20
A 24 ore dal disastro aereo si sollevano i primi dubbi sul velivolo Boeing 737 MAX 8, già protagonista di un'altra sciagura nei mesi scorsi in Indonesia.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 19:15 / 12 MARZO
Non è bastato un presunto aggiornamento software risolutivo, gran parte dei paesi europei hanno comunicato di aver bandito tutti i Boeing 737 MAX 8 dai loro cieli e tra questi anche Italia, Regno Unito, Francia e Germania. Il provvedimento è senza precedenti, almeno su tale scala, ma l'allarme è serio e dar voce alle preoccupazioni è stata anche l'agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) che "dalle ore 19:00 UTC (le 20:00 in Italia) ha sospeso tutte le operazioni dei modelli 737-8 MAX e 737-9 MAX nel Vecchio Continente". La nota parla di misure precauzionali.
Non mancano ovviamente i disagi legati a questi provvedimenti, come testimonia anche il volo Turkish Airways 1969 da Istanbul a Birmingham, costretto a rientrare in Turchia dopo esser giunto a metà strada per la decisione della Civil Aviation Authority di chiudere lo spazio aereo a tutti i 737 MAX 8.
Negli Stati Uniti non è stata presa ancora una decisione così netta sulla questione, seppur i sindacati degli assistenti di volo abbiano già chiesto alla FAA di lasciare a terra tutti i Boeing 737 MAX. Il senatore Richard Blumenthal ha tuttavia mandato una lettera ai CEO di American Airlines, Southwest e United chiedendo di metter a terra questi velivoli volontariamente. Nel frattempo le azioni del costruttore americano continuano a scendere e al momento segnano -5,89%, la situazione è in evoluzione.
ARTICOLO ORIGINALE DEL 11 MARZO
Sono passate solo 24 ore dal terribile incidente del volo di linea 302 della Ethiopian Airlines che ha ucciso 157 persone, un disastro aereo che più di altre volte solleva dubbi sull'affidabilità del velivolo: un Boeing 737 MAX 8 immatricolato solo lo scorso ottobre. Si tratta del secondo incidente in pochi mesi per il nuovissimo vettore presentato in pompa magna nel 2017 dal costruttore statunitense, un campanello d'allarme che ha fatto scattare interrogativi e paure in tutto il mondo.
Si tratta infatti del medesimo modello che il 29 ottobre 2018 si è schiantato nel mare di Java uccidendo tutti e 189 gli occupanti a bordo. In quel caso ad esser interessata è stata la Lion Air con il volo 610 e le investigazioni preliminari parlano di problemi legati al sistema di navigazione; il giorno precedente i primi segni, come testimoniano i passeggeri che presero quello stesso velivolo da Bali a Jakarta e assimilano l'esperienza alle "montagne russe". Ci furono problemi nel mantenere l'altitudine costante, stesso destino del volo 610 che il giorno dopo ha avuto una sorte ben peggiore, mostrando anomalie di velocità ed altitudine già ad otto minuti dal decollo. Dopo 12 minuti si inabissò.
Sotto accusa è finito un nuovo sistema software chiamato Maneuvering Characteristics Augmentation System (MCAS), capace di abbassare automaticamente il muso del velivolo se i dati dovessero indicare un rischio di stallo. Nel caso della Lion Air ci sono evidenze della difficoltà che i piloti hanno avuto nel disattivare questo sistema, tanto che Boeing si affrettò subito a rilasciare un insolito bollettino d'emergenza che chiedeva a tutte le compagnie aeree partner di assicurarsi di aver piloti addestrati a disattivare tale software. Importante sottolineare che associazioni di piloti hanno dichiarato il loro dissenso per aver scoperto la sua esistenza soltanto dopo lo schianto in Indonesia.
ANCHE LA CINA RISPONDE: A TERRA CIRCA 100 VELIVOLI
Ethiopian Airlines ha risposto immediatamente all'emergenza interrompendo l'utilizzo degli altri 4 Boeing 737 MAX 8 in possesso, ma l'allarme è globale e a rispondere all'allarme è stata anche la Cina. Dopo un primo avviso pervenuto questa notte è giunta una comunicazione ufficiale: tutti i 737 MAX 8 in uso dalle 13 compagnie aeree cinesi rimarranno a terra, circa 100 velivoli in tutto. Pensate che sono 350 le unità già operative in tutto il mondo ma ben 4661 gli ordini complessivi che il produttore americano ha in lavorazione, seppur due incidenti di tali proporzioni sollevano non pochi dubbi sul progetto.
Il successo delle vendite è dato dalla nuova configurazione di questo 737, capace di risparmiare il 10-12% circa di carburante rispetto ai modelli precedenti. Circa 100 i clienti in tutto il mondo, compresa Air Italy che ha ricevuto il primo modello l'11 maggio 2018, al quale si aggiungeranno altre 20 unità entro i prossimi due anni (almeno questo era il programma fino a ieri).
Non ci sono ancora risposte definitive e forse non ne avremo per lungo tempo, le investigazioni su questi casi sono piuttosto complesse e di certo saranno fondamentali le scatole nere che le squadre di emergenza stanno recuperando nell'aerea del disastro del volo Ethiopian 302. Il 737 MAX 8 è soltanto uno dei tanti componenti della grande famiglia Boeing, tra gli altri ricordiamo anche MAX 7, MAX 9 e MAX 10. Il loro team tecnico pare sia pronto a recarsi sul luogo per offrire tutta l'assistenza possibile.