Airbus A380, in pensione il gigante dei cieli
Airbus, costruttore europeo di aeromobili, ha annunciato che la produzione di superjumbo A380, il più grande aereo passeggeri al mondo, terminerà nel 2021. Ad annunciarlo l'amministratore delegato di Airbus, Tom Enders, che ha spiegato la sopravvenuta insostenibilità economica della produzione.
Airbus ha annunciato che la produzione di superjumbo A380, il più grande aereo passeggeri al mondo, terminerà nel 2021. Il supporto però proseguirà fino a che l'ultimo di questi velivoli rimarrà in servizio. Ad annunciarlo è stato l'amministratore delegato di Airbus Tom Enders, che ha spiegato la sopravvenuta insostenibilità economica della produzione.
La decisione infatti è legata a un drastico tagli di ordini effettuato dalla compagnia aerea Emirates, che ha ridotto la propria richiesta di velivoli A380, passando dagli iniziali 162 a 123. Una riduzione di 39 aerei nell'ordinativo che ha messo in crisi la produzione di questo modello di velivolo, che nelle intenzioni del costruttore europeo avrebbe dovuto rappresentare il futuro dell'aviazione mondiale. Tom Enders ha spiegato infatti che:
il nostro carnet non è più sufficiente a consentirci di mantenere la produzione dell'A380. Si è trattato di una decisione dolorosa ma condivisa, non possiamo correr dietro a illusioni; dobbiamo imboccare l'unica via praticabile e porre fine a questo programma.
Pare che Emirates abbia rimpiazzato l'ordine degli Airbus A380 con quaranta A330neo e trenta A350 a titolo di risarcimento per la cancellazione parziale dell'ordinativo. D'altronde, come fa notare anche Sky Tg 24, la decisione era già nell'aria, perché poco tempo fa anche la compagnia aerea Qantas aveva annullato l'acquisto di otto A380.
Il noto modello di velivolo a due piani, soprannominato "gigante dei cieli" a causa della possibilità di trasportare oltre 500 passeggeri, conclude così la propria storia poco più che decennale. Era stato lanciato nel 2008 allo scopo di competere con i giganti dell'aeronautica statunitense come Boeing e Lockheed Aircraft Corporation, ed era talmente grande rispetto agli altri velivoli in uso che gli aeroporti avevano dovuto costruire nuove piste e modificare i terminali per accoglierlo.
In ogni caso Airbus si è impegnata a salvaguardare i posti di lavoro (3.000-3.500 in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) che, nel corso dei prossimi tre anni, saranno probabilmente interessati dalla decisione di terminare la produzione, ma forse non tutti riusciranno ad essere riassorbiti nell'azienda. La speranza è che l'attuale produzione di A320, insieme al nuovo ordine di Emirates, offrano nuove opportunità per la mobilità interna.
I cieli non resteranno comunque sprovvisti di velivoli mastodontici: solo lo scorso luglio, Airbus ha presentato il maestoso Beluga XL. Ma Airbus si è lanciata anche alla conquista dei mari con lo spin-off AirSeas che si è affidata al vento per le proprie navi transoceaniche e della urban air mobility dedicata allo sviluppo di taxi volanti.