
04 Gennaio 2020
Bosch e Daimler, partner strategici per lo sviluppo della guida autonoma dall'aprile del 2017, hanno scelto una metropoli della California come terreno in cui iniziare i test su strada della propria flotta di veicoli senza conducente, una serie di navette che, dalla seconda metà del 2019, trasporterà i clienti su percorsi selezionati.
Gli utenti beneficeranno di un servizio accessibile tramite app gestito da Daimler Mobility Services, la divisione del gruppo tedesco dedicata a tutti i servizi di mobilità, compresi quelli digitali. Il progetto pilota dimostrerà in che misura i servizi di mobilità quali il car sharing (car2go), il ride-hailing (mytaxi) e le piattaforme multimodali (moovel) possano essere connessi in modo intelligente per "plasmare il futuro della mobilità". L'azienda americana di tecnologia informatica NVIDIA è stato invece scelto come fornitore della piattaforma di intelligenza artificiale su cui si baserà la rete di centraline elettroniche.
Queste permetteranno il funzionamento degli algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI) generati da Bosch e Daimler per il movimento del veicolo. La rete di centraline elettroniche collega i dati provenienti da tutti i sensori, che sfruttano la tecnologia radar, video, lidar e a ultrasuoni (fusione dei dati sensoriali), li analizza nell'arco di pochi millesimi di secondo e programma i movimenti del veicolo, Si tratta di un sistema complesso: la rete di centraline elettroniche vanta infatti una capacità di calcolo di triliardi di operazioni al secondo.
Al momento la metropoli californiana rimane un mistero, ma i due partner hanno già ufficializzato che il servizio di navette a guida autonoma si estenderà anche in una città nella Baia di San Francisco, nella Silicon Valley.
Con l'avvento della guida autonoma Bosch e Daimler contano di poter dare un grande impulso, in tempi brevi, all'interesse degli utenti nei confronti del trasporto intermodale, che scoraggi l'utilizzo dei mezzi privati a favore di una mobilità condivisa e sostenibile, che rinnovi l'approccio delle persone nei confronti dei mezzi di trasporto: le persone potranno sfruttare il tempo che passano in auto nel miglior modo possibile e si apriranno per esempio nuove opportunità di mobilità anche per chi non guida. Sarà infatti il veicolo ad andare dal guidatore, non viceversa.
Daimler fornirà i veicoli su cui andrà integrata la sensoristica Bosch. Per i test, i partner si dervono dei propri laboratori e banchi di prova, oltre alle rispettive sedi di collaudo di Immendingen e Boxberg. Entrambi i partner vantano una lunga esperienza nel settore della guida senza conducente: dal 2014 Mercedes-Benz ha ottenuto l'approvazione per testare i veicoli autonomi nell'area di Sunnyvale in California. Inoltre, l'azienda dispone, dal 2016, di un'analoga approvazione per l'area di Sindelfingen/Böblingen in Germania. Dall'altro lato, Bosch è stato il primo fornitore al mondo del settore automotive a testare la guida autonoma su strade pubbliche in Germania e negli USA agli inizi del 2013.
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Commenti
il futuro è già qui !!!!