
18 Aprile 2019
Molto spesso le testate giornalistiche automotive utilizzano il termine "premium", ma non sempre gli automobilisti che comprano una vettura di un certo rango si trovano al volante di progetti di classe superiore. In poche parole, spesso il fumo prende il sopravvento sull'arrosto.
Quando abbiamo ricevuto in prova la Opel Insignia Grand Sport, ci aspettavamo un'auto di sostanza, piacevole da guidare e a buon mercato, come del resto Opel ci ha abituato con le ultime proposte. Dopo oltre 1.000 km in compagnia della nuova berlina-coupé di Rüsselsheim, possiamo assicurarvi che oltre alla sostanza c'è molto di più.
In questo HDtest vi spieghiamo come l'essere "premium", per un'auto, non significhi necessariamente avere un marchio prestigioso sul cofano, una meccanica raffinata, un prezzo di listino stellare: oggi, prima di tutto contano tecnologia, connettività, comfort, piacere di guida e perché no, anche il design. Ed è proprio su questi punti che ruota la nostra recensione sull'ammiraglia del marchio del Fulmine.
Cominciamo allora proprio dal design di questa Opel Insignia Grand Sport per capire quanto in Opel ci tengano a distinguersi dalla concorrenza delle solite berline tedesche a quattro porte, tanto irraggiungibili nelle classifiche di vendita quanto, diciamocelo, un po’ noiose. Di noioso, nella Grand Sport, non c’è proprio un bel niente: il frontale è un esplicito richiamo alla Opel Monza Concept del 2013, con calandra larga e bassa, gruppi ottici a LED con uno sguardo aggressivo ma elegante, cofano lungo e sbalzo anteriore ridotto.
E poi c’è la fiancata, che tradisce la natura di fastback di questa Insignia: una linea senza soluzione di continuità collega il parabrezza al cofano, con una piacevole sensazione di coupé che non guasta mai. Certo, è pur sempre un'auto a trazione anteriore, quindi l'abitacolo non è troppo arretrato, ma tutto è piacevole e al posto giusto. Alcuni tocchi di stile, come il terzo finestrino laterale "finto" ricavato nella lamiera, la "lama" nella parte inferiore della fiancata (vera firma stilistica delle Opel) o la modanatura cromata nella parte superiore della vetratura, rendono più "leggera" una vettura decisamente imponente.
I cerchi in lega da 18 pollici bicolore, poi, le donano la giusta aggressività senza spaccarvi la schiena sulle buche come fanno invece quelli da 20 pollici. Le lamiere sono "il luogo ideale in cui la precisione tedesca incontra l’arte scultorea": a dirlo è il capo del Design Opel Mark Adams, che non poteva trovare parole più calzanti per definire le forme di questa Insignia Grand Sport, che fa girare le teste di parecchi passanti pur non portando sul cofano un marchio prestigioso.
Dietro, poi, un terzo volume imponente ma allo stesso tempo leggero distingue questa berlinona di 4 metri e 90 dalla massa. Il risultato può piacere oppure no, ma è innegabile che le proporzioni siano azzeccate. Se la voleste ancora più ricercata di così c’è il programma di personalizzazione Opel Exclusive, grazie al quale è possibile scegliere tra una gamma di colori illimitata, tre tipi di finiture per la vernice (tri-strato, metallizzata e micallizzata), diversi rivestimenti in pelle per l’abitacolo e nuovi disegni per i cerchi in lega, oltre ad una serie di servizi premium come la possibilità di configurare l’auto in realtà aumentata.
La nuova tagline di Opel recita “il futuro appartiene a tutti”, ossia come democratizzare le tecnologie future mettendole a disposizione della più ampia fascia di automobilisti possibile. E in effetti, dalla piccola Karl all’ammiraglia Insignia, in Opel questo slogan l’hanno preso davvero sul serio.
Di serie sull’Insignia Grand Sport in versione d’ingresso Advance, infatti, ci sono già l’assistente connesso Opel OnStar, il sistema di accesso senza chiave, il pacchetto di assistenza alla guida Opel Eye (con riconoscimento pedoni e lane assist attivo), i sensori luce e pioggia, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il clima automatico bizona, il sistema di infotainment IntelliLink con CarPlay e Android Auto, il cruise control e le luci diurne a LED.
I fari IntelliLux sono un'optional irrinunciabile: grazie a 32 segmenti di LED presenti in ciascun gruppo ottico, è possibile adattare il fascio di luce in maniera più precisa di quanto accada sui già sofisticati IntelliLux presenti su Astra. La visibilità è davvero sorprendente quando è buio, al punto che sembra che non sia davvero buio: i cartelli stradali, l'asfalto e le altre vetture vengono illuminate in maniera precisa ed efficace e il fascio di luce evita qualsiasi abbaglio per i veicoli che ci precedono o quelli che sopraggiungono dalla corsia opposta.
Di notte, non c'è sensazione di sicurezza maggiore che avere dei fari in grado di illuminare bene la strada: appena l'auto esce dalla città, gli abbaglianti si inseriscono automaticamente e poi adattano costantemente lunghezza e distribuzione del fascio luminoso a qualunque situazione di viaggio.
Se volete poi il massimo della tecnologia oggi disponibile su una vettura di questa categoria, allora vi farà piacere sapere che gli optional più richiesti ci sono tutti, e non costano nemmeno molto. Qualche esempio? Per i sedili anteriori riscaldati ci vogliono 300 euro, per i fari IntelliLux a matrice di LED 1.450 euro e per il cruise control adattivo 750 euro, che comprendono però anche l’avviso pre-collisione con frenata automatica.
Insomma c’è davvero tutto quello che si può chiedere ad una vettura. E abbiamo usato il termine “chiedere” non a caso…
Si, perché alla Insignia Grand Sport, come del resto a quasi tutte le nuove Opel, è possibile anche "chiedere" delle informazioni, dei consigli, delle destinazioni: il nostro interlocutore è un’assistente personale in carne ed ossa sempre disponibile. Si chiama Opel OnStar e si può attivare con l’apposito tasto sulla plafoniera anteriore: basta premere il pulsante e un’operatore ci risponderà immediatamente, a nostra disposizione per fornirci informazioni su indicazioni stradali, punti d’interesse e addirittura prenotarci un hotel con Booking.
Per esempio, basta fornirgli un’indirizzo e l’operatore ci invierà l’itinerario direttamente sul navigatore. E poi, che comodità la connessione 4G LTE integrata nella vettura, così anche i vostri figli potranno collegare il loro tablet e guardarsi un film durante un viaggio. Nel malaugurato caso in cui faceste un’incidente o vi rubassero la macchina, OnStar provvederà anche a chiamare i soccorsi. Se non è un servizio premium questo...
OnStar è inoltre presente anche sull'app myOpel (per iOS o Android), che consente di gestire da remoto alcuni aspetti della vettura: contattare OnStar, controllare la pressione degli pneumatici e il livello dell'olio, aprire e chiudere le portiere da remoto, individuare la posizione, attivare fari o clacson per trovare l'auto in un parcheggio, spedire le indicazioni stradali direttamente al sistema di navigazione.
OnStar è gratis per un anno per tutti i clienti che acquistano una vettura Opel. Allo scadere del primo anno si paga 99 euro all'anno. Sono esclusi i servizi di hotspot Wi-Fi, che prevedono l'attivazione di un abbonamento: con Vodafone, si parla di 5 euro al giorno per 1GB di traffico dati e 15 euro al giorno per 15 GB. Il pacchetto Mensile (28 giorni) offre 5 GB a 10 euro oppure 10 GB per 20 euro. Più conveniente il pacchetto Annuale, che prevede 100 GB di dati a 150 euro.
Se è vero che il lusso debba essere comodo per essere definito tale, allora la Opel Insignia Grand Sport si annovera senza complessi d’inferiorità tra le auto di lusso. Un lusso che arriva dalla morbida pelle microforata Siena che riveste sedili e braccioli, dalla funzione di riscaldamento dei sedili anteriori e posteriori (con quelli anteriori climatizzati quando fa caldo), dalle infinite possibilità di regolazione delle sedute e dello sterzo, fino al massaggio per il sedile del conducente. A tutto questo, presente in un pacchetto che costa 3.500 euro ma che li vale tutti, si aggiunge uno spazio pressoché infinito per i piedi e le gambe di tutti i passeggeri, compresi quelli come me che superano ampiamente il metro e 90 di altezza. Minimo ma accettabile lo spazio per la testa dei passeggeri posteriori più alti.
Ottima la presenza delle bocchette di aerazione per i sedili posteriori, così come le prese USB e la possibilità di riscaldare il divanetto. Menzione particolare per i sedili certificati AGR (l'ente tedesco che, grazie ad esperti di ergonomia e medici specializzati, certifica che le sedute restituiscano salute e benessere ai passeggeri).
Certo, stiamo sempre parlando di una berlina lunga 4 metri e 90 con un passo di ben 2 metri e 83 centimetri. Anche per questo motivo, il valore di 490 litri di capacità del bagagliaio dichiarati dalla casa non stupiscono più di tanto: la vecchia Insignia, per esempio, faceva leggermente meglio. E’ anche vero che si tratta di un valore alto in assoluto, reso ancora più interessante dalla presenza di un vano regolare e ben rifinito, che all’occorrenza può essere ampliato abbattendo gli schienali posteriori con due comode leve, per un totale di 1.450 litri.
Ma il comfort non si misura solo con lo spazio…
Il comfort si misura, se così si può dire, con le sensazioni che questa Insignia Grand Sport regala guidandola. Sensazioni regalate da un ambiente ovattato, insonorizzato dai rumori esterni (anche se alcune plastiche sulla plancia generano qualche scricchiolio) e caratterizzato da una guidabilità complessivamente molto buona.
Il merito è di una struttura che pesa fino a 175 kg in meno rispetto alla versione uscente, abbinata ad un telaio più rigido e a sospensioni di qualità, specialmente al posteriore dove sono presenti i multi link a cinque bracci. Una sensazione di sicurezza e comfort amplificata è data dal sistema FlexRide, che regola (anche in maniera separata) la risposta di sterzo, ammortizzatori e acceleratore nelle tre modalità Standard, Tour e Sport.
In Tour tutto diventa più morbido: le sospensioni aumentano la loro escursione facendo dimenticare tombini e discontinuità dell’asfalto, lo sterzo si alleggerisce e l’acceleratore risponde al piede erogando la coppia e la potenza in maniera più fluida. Il risultato è una berlinona che oscilla un po’ troppo nelle curve ma che si fa perdonare per un comfort da prima classe. Un consiglio? Utilizzatela in autostrada e vi sembrerà di viaggiare su un treno da quanto è vellutata.
In Sport, invece, la Insignia Grand Sport tira fuori il meglio dell’assetto “alla tedesca”: le sospensioni diventano più rigide, mantenendo sempre una buona capacità di filtrare le buche, e lo sterzo diventa molto più preciso, al pari con il motore 2.0 turbo diesel da 170 CV, decisamente pronto e scattante, oltre che bello potente. In questa modalità di guida, però, emerge forse l’unico limite di questo propulsore: la ruvidità. Sarà per la grande quantità di coppia – 400 Nm disponibili tra 1750 e 2500 giri – ma in questa condizione l’abbiamo trovato un po’ troppo brusco e rumoroso nelle partenze.
Certo, bisogna dire che il nostro esemplare è dotato di cambio manuale, un unità a sei rapporti che funziona molto bene quando si decide di guidare in souplesse, opponendo invece qualche resistenza di troppo quando si guida in maniera più dinamica. Ed è un peccato perché la frizione è leggera e la leva ha una corsa breve ed è ben manovrabile.
A proposito di manovrabilità, la Insignia Grand Sport riesce a nascondere bene le proprie dimensioni extralarge davanti, dove si vede la fine del muso, mentre dietro la coda pronunciata e il lunotto piccolo e inclinato ci spingono ad affidarci ai sensori di parcheggio e, meglio ancora, alla retrocamera, che ha una definizione discreta ma un’ottima visibilità anche di notte. Come ulteriore optional c’è poi la possibilità di avere la telecamera a 360 gradi con vista dall’alto, una vera e propria manna dal cielo specialmente in città.
Dopo queste considerazioni dovreste aver capito che la Insignia non ha nella città il suo habitat naturale: nel misto veloce, con FlexRide in modalità Sport si comporta piuttosto bene, ma il suo regno è l’autostrada, anche perché il livello di automazione raggiunto da Opel è davvero alto: piazzatela a 130 km/h con il cruise control adattivo inserito e non dovrete più pensare a nulla: l’Opel Eye (di serie su tutte le versioni) prevede il Lane Assist attivo che ci mantiene nella corsia, il riconoscimento dei segnali stradali e l’allarme che ci avvisa quando ci stiamo avvicinando troppo velocemente ad un veicolo. A questo si aggiunge il sistema di riconoscimento dei pedoni.
Pratici e sicuri i comandi vocali: quelli del sistema IntelliLink funzionano bene ma la migliore integrazione avviene in presenza di iPhone con Siri, sia collegando il telefono con Apple CarPlay sia semplicemente con il bluetooth. Basta premere il pulsante dedicato sul volante.
Tornando all’IntelliLink, uno dei punto di forza di questa Insignia Grand Sport, si tratta dell’ottimo sistema che abbiamo già provato su Opel Mokka X, con un ottimo display touch da 8 pollici dalla grafica chiara e intuitiva, anche se un po’ datata. Encomiabile l’ergonomia, che prevede la ripetizione fisica dei comandi essenziali (schermata iniziale, back, volume e pausa) alla base dello schermo, che è orientato verso il conducente. Al centro della strumentazione parzialmente digitale, poi, abbiamo la ripetizione di tantissime informazioni, tra cui il tachimetro, la gestione degli ADAS, il controllo della pressione degli pneumatici e il computer di bordo con i consumi.
La Insignia Grand Sport 2.0 turbodiesel da 170 CV con cambio manuale percorre circa 950 km con un pieno di carburante, facendo segnare sul computer di bordo un consumo combinato intorno ai 15,3 km con un litro, che diventano 17 guidando in extraurbano e scendono a 12-13 in città.
Anche qui, la Grand Sport tradisce la sua anima da viaggiatrice, con un motore che regala grandi soddisfazioni e ottimi consumi quando si tratta di percorsi a scorrimento veloce. Gli ingegneri e i designer, del resto, hanno lavorato bene sull’aerodinamica, portando il Cx di questa vettura al valore di 0,26.
Dopo questo HDtest ci sentiamo di definire senza ombra di dubbio la Insignia Grand Sport una berlina premium: c’è tutto quello che serve per soddisfare automobilisti esigenti sotto il profilo della dotazione, c'è un sistema di infotainment molto ricco (anche se la grafica meriterebbe un redesign), prestazioni sono ottime e il comfort è di alto livello.
Ma forse c’è un aspetto che non torna affinché la vettura possa essere definita premium: il prezzo. Insignia Grand Sport 2.0 diesel 170 cv con trazione anteriore e cambio manuale parte da 32.500 euro nell’allestimento Advance, che diventano 34.550 nell’allestimento più completo Innovation della nostra prova. Con tutti gli optional di cui vi abbiamo parlato prima raggiungiamo i 41.700 euro, tanti in assoluto ma non così tanti considerando la dotazione pressoché full-optional.
Volete abbassare il prezzo? Potete rinunciare ai sedili in pelle Siena Traforata con certificazione AGR, massaggio, riscaldamento e ventilazione per un totale di 3.500 euro. Non rinunciate però ai fari IntelliLux con matrice di LED e selezione automatica del fascio di luce, una vera e propria garanzia di sicurezza, oltre che parte integrante di un design ben riuscito.
Se potete spendere 2.000 euro in più poi vi consigliamo il cambio automatico a 8 rapporti, il compagno ideale per una berlina destinata a macinare kilometri in autostrada. Se poi frequentate spesso la montagna, con 2.500 euro in più c’è la trazione integrale con Torque Vectoring, abbinabile però solo al cambio manuale.
Se infine volete un motore moderno e ugualmente brillante spendendo qualcosa meno, il 1.6 turbodiesel da 136 CV è la scelta ideale: il suo prezzo è inferiore di 1.500 euro rispetto al 2.0 e con quella cifra potete aggiungere il cambio automatico a 6 rapporti. In alternativa, a 700 euro in meno, c’è il nuovo motore a benzina 1.5 turbo da 165 CV, ideale per ridurre ulteriormente la rumorosità e consigliato se fate pochi kilometri.
In ogni caso, portafogli alla mano si cade sempre in piedi: Opel Insignia (nella versione Grand Sport e Sports Tourer), vanta il minor Costo totale di Proprietà del suo segmento, una buona notizia per i clienti business ma anche per le famiglie.
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Commenti
Sarei curioso di vedere i consumi reali del 1.5 benzina, meglio ancora del 1.6, che in UK sulla Vauxhall già c'è..
Cambio At8 solo sul 2.0 diesel?
Sul 1.5 o 1.6 benzina? Previsto un 2.0 benzina?
Cercavo altro, son sincero.. Ma la sto guardando con interesse visto che non trovo quello che volevo (bmw 328i). Con la trazione posteriore sarebbe anche meglio :)