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Panasonic: il futuro tra Hyperloop e guida autonoma

A IFA 2018 Panasonic parla del proprio impegno nella mobilità del futuro

Panasonic: il futuro tra Hyperloop e guida autonoma
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 31 ago 2018

"Connettere persone, devices e luoghi": così ha esordito Laurent Abadie, CEO di Panasonic Europa, nel corso della conferenza stampa tenutasi nella giornata di ieri a IFA, poche ore dopo che il colosso giapponese aveva annunciato lo spostamento del quartier generale europeo da Londra ad Amsterdam causa Brexit. 

A 100 anni dalla sua fondazione, Panasonic punta alla connettività nel senso più ampio del termine, e lo fa annunciando il proprio impegno nella mobilità 2.0, quella delle smart cities che dialogano con i veicoli, quella delle infrastrutture ad alta velocità, quella della sicurezza, della sostenibilità ambientale e dell'accessibilità per qualsiasi categoria di utenti. 

L'ingresso nel settore dei treni ultraveloci Hyperloop – concetto di capsule a levitazione magnetica in grado di viaggiare all'interno di un tubo a bassa pressione a velocità teoriche superiori a 1.200 km/h – era già avvenuto in maniera ufficiosa lo scorso giugno, quando è stata avviata una partnership tra l'azienda è l'Università di Monaco di Baviera, dapprima per la sponsorizzazione del team di studenti WARR Hyperloop e poi per la costruzione di un hyperloop in grado di collegare Monaco e Berlino (584 km) in soli 30 minuti.

La guida autonoma è solo una parte di questo progetto di mobilità di ampio respiro, in cui Panasonic fornirà le proprie competenze nel campo della telecomunicazione, dell'intrattenimento e dell'energia, sfruttando la propria solida reputazione nei settori delle batterie, dei pannelli fotovoltaici e dell'illuminazione (in particolare quella connessa).

VIDEO CONFERENZA INTEGRALE PANASONIC @IFA 2018

https://youtu.be/GdIuf7R2rEI

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