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Telepass: guida costi e servizi Pay, considerazioni dopo 10 anni di utilizzo

Guida a costi e servizi Telepass e considerazioni dopo quasi un decennio di utilizzo

Telepass: guida costi e servizi Pay, considerazioni dopo 10 anni di utilizzo
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 4 ago 2018

Ho attivato il Telepass nel 2009, rinnovando il contratto a fine 2017 per includere i servizi Telepass Pay. Se all’inizio avevo qualche dubbio, specie perché il canone mensile seppur “infimo” pesava maggiormente sul mio budget annuale, oggi posso ritenermi tutto sommato soddisfatto. Dopo quasi 10 anni di utilizzo, eccovi quindi una guida completa sui servizi Telepass e alcune considerazioni personali.

Telepass: come funziona

Tecnologia vecchia come il mondo, il transponder è un sitema che riceve un segnale inviato dalle corsie predisposte. Captato il segnale “madre", il Telepass risponde con un “ping" univoco che lo identifica e abilita l’apertura della sbarra registrando il passaggio di uno dei veicoli associati al contratto.

Come acquistare il Telepass

Il primo acquisto è disponibile sia online o tramite app che nei Punto Blu. Per formazione e mentalità consiglio ovviamente la prima procedura: compilate il modulo online (o scaricate l’app per Android e iOS) con dati, targhe e IBAN e aspettate il corriere. Alcune banche o uffici postali sono convenzionati e consentono di sottoscrivere il contratto.

Telepass: costi e servizi

Quanto costa il Telepass? Dipende dalle vostre esigenze: il contratto base prevede 1.26€ al mese. Il servizio permette il pagamento automatizzato di pedaggio, Area C, parcheggi convenzionati e traghetti. Scelta quasi obbligata per chi fa la Pedemontana vista l’assenza di caselli su quella tratta.

A questo proposito, nell’estate del 2017, speravo di poter usare proprio la corsia riservata al Telepass per snellire le lunghissime code tipiche del traghetto per lo Stretto. Immaginatevi la mia delusione nello scoprire che il sitema era fuori servizio, il ricevitore non funzionava e, sotto un caldo torrido e con l’ansia di raggiungere presto la Sicilia visto che avevo appena ricevuto la notizia di un decesso in famiglia, ho maledetto più volte l’azienda per l’assenza di controllo e manutenzione.

Il servizio strisce blu è disponibile oggi nel canone da  1.26€ al mese e vi permette di pagare i parcheggi in strada tramite applicazione. Ricordatevi di stampare il foglio da esporre per evitare multe, annullabili certo ma con la solita, noiosa, trafila burocratica. In alternativa lasciate una nota su un foglio, nel mio caso ha sempre funzionato.

Telepass Pay: i servizi di pagamento

Telepass Pay prevede un canone aggiuntivo di 1.24€ al mese che ci fa accedere ai servizi di pagamento strisce blu tramite app, taxi e pagamento carburante, avendo accesso ad uno sconto del 10% sul rifornimento convenzionato. Ad oggi il servizio è gratuito, per i primi tre mesi con attivazione entro il 31 agosto 2018.

Altri costi:

  • +2.10€ al mese: secondo dispositivo Telpass Twin + tessera Premium (soccorso meccanico gratuito in Italia e sconti)
  • +2€ al mese: Premium Wow, soccorso meccanico in Italia ed Europa, Cashback WoW e sconti. Se avete già Premium, il costo in più è di 0.5€
  • +1.5€ al mese: Premium con soccorso stradale in Italia e i soliti sconti più o meno inutili…non li ho mai utilizzati

Telepass: cambio targa

Per me che provo auto e moto diverse spesso è fondamentale: rinunciare alla comodità di non attendere in coda è ormai impossibile e fortunatamente il sitema prevede il servizio di cambio targa per passare facilmente da una targa all’altra.

In caso di necessità, ad esempio se in famiglia avete una terza auto/moto che usate raramente ma non volete acquistare un trasponder in più, aprite l’app e cliccate sulla voce “Gestione targhe”. Il cambio è immediato: eliminate una delle due disponibili e la sostituite. Ovviamente si può usare anche il sito…ma fa troppo anni novanta!

Attenzione però che l’aggiornamento della copertura assicurativa di soccorso stradale (se presente nel vostro contratto) non è immediato.

Telepass europeo

Servizio inaugurato recentemente, il Telepass europeo consente di viaggiare in alcuni Paesi dell’Unione (ad oggi Francia, Spagna e Portogallo) utilizzando lo stesso dispositivo italiano. Attivarlo però richiede un viaggio ad un Punto Blu, non sempre accessibili facilmente perché spesso il più vicino è all’interno della rete autostradale, per farvi sostituire il vecchio dispositivo con quello nuovo. In questo caso il costo del servizio è di 2.4€ al mese per ogni Paese e solo in caso di utilizzo più i 6€ di attivazione.

In alternativa potete richiedere Telepass Twin con Servizio Europeo. L’opzione è la stessa che già esisteva per avere due transponder, in questo caso il secondo  – che vi verrà comodamente inviato a casa – sarà quello utilizzabile anche in Europa. Il costo è di 2.1€ al mese per il dispositivo (inclusa tessera Premium), 2.4€ al mese per ogni Paese solo in caso di utilizzo e 6€ una tantum di attivazione.

In Francia e Spagna il Telepass è valido anche per i parcheggi, in Portogallo solo per il pedaggio autostradale.

Telepass: gli sconti per i motociclisti

Notizia recente, l’estensione dello sconto sul pedaggio autostradale per i motociclisti ha portato la validità del taglio del 30% al 30 giugno 2019. Lo sconto è valido quindi fino al prossimo anno per motociclisti e scooteristi con mezzi di cilindrata superiore ai 150 cc. Per poterne usufruire serve sottoscrivere un abbonamento Telepass e inviare copia della carta di circolazione del mezzo a due ruote. 

Il problema è ancora una volta burocratico: per usufruire dello sconto, chi ha già un contratto “auto" dovrà farne uno ad hoc per la moto vista la necessità di abbinarlo esclusivamente a uno (o due) mezzi a due ruote. In quel caso è chiaro che il motociclista occasionale potrebbe trovarsi nella situazione in cui il risparmio è inferiore alla spesa per il canone aggiuntivo, lasciando quindi la convenienza ad esclusivo appannaggio di chi si muove solo in moto o di chi la sfrutta tanto in autostrada.

Risultato? L’adesione, dai dati ACI, è stata bassissma: meno dello 0.4% dei motociclisti italiani. La politica ha risposto con una proroga che rimanda lo scontro tra concessionari autostradali e motociclisti all’anno prossimo ma la soluzione definitiva è ancora lontana.

Telepass in moto: cosa fare se la sbarra non si alza

Da motociclista pensavo che il telepass potesse essere la soluzione a tutti i miei problemi: prima dovevo fermarmi al casello, togliere i guanti, cercare nelle mille tasche la carta di credito, pagare, rimettere tutto in tasca, indossare i guanti e ripartire. Fatelo con il caldo torrido o con il freddo estremo e moltiplicherete il disagio.

Da quando ho il telepass il problema è stato risolto ma non ho mai acquistato la scatolina da manubrio per contenerlo, e non sempre viaggio con la borsa da serbatoio che mi permetterebbe di non coprirlo. Tra tasche e zaini, più di qualche volta il telepass ha fallito e la sbarra non si è alzata

In attesa di una pillolina blu per far alzare le sbarre in ogni situazione, cosa fare? Se non siete a rischio causa condizioni del traffico premete sempre il tasto di assitenza, la soluzione migliore per evitare addebiti non corretti o problemi. In caso di necessità, comunque, si può passare nello spazio dedicato. Le corsie per le moto hanno infatti un simbolo visibile (o se c’è solo una corsia la sbarra è comunque più corta) e uno spazio per procedere oltre. A quel punto sorridete perché verrà scattata l’immancabile foto ma non vi preoccupate: il sistema processerà la targa e, se avete un contratto associato, la tratta verrà conteggiata come tutte le altre, senza multe o sovrapprezzi dato che fortunatamente verrà dato per assunto il malfunzionamento tecnico.

Telepass: conviene?

Difficile dire se il Telepass convenga o meno, dove per convenienza non si parla di condizioni economiche ma piuttosto di rapporto tra spesa e vantaggio pratico. Vi darò perciò la risposta alla domanda che mi hanno rivolto amici e parenti: “se viaggio poco, ha senso farmi il Telepass"?

La risposta è: dipende. Esclusi i grandi viaggiatori autostradali, per i quali mi azzardo a dire che è “obbligatorio", chi non viaggia quasi mai in autostrada potrebbe vedere quella spesa da poco più di 15€ annui come un costo per tagliare i tempi in quell’unico viaggio di esodo estivo. Tornare stanchi dalla Sicilia dopo ore e ore di guida e saltarsi la coda alla barriera di Milano può valere la spesa ad esempio. Lo stesso ragionamento vale per il traghetto affrontato nell’ora di punta…se funzionasse [a proposito, qualcuno ha aggiornamenti sulla situazione attuale di quel varco incriminato?]

Calcoli sul tempo risparmiato a parte, il concetto è quello di entrare in un mondo di servizi che cambiano le piccole operazioni quotidiane e semplificano la mobilità. Code, tempo di acquisto biglietti, ricerca del parchimetro: sono tutte cose appartenenti al passato per me e sufficienti a giustificare la spesa. 

Telepass: fatelo tutti così non faccio code

Ormai sono anni che il contratto Telepass è una voce di costo fissa nel mio bilancio personale. Da un lato va lodata la reattività dell’azienda ai cambiamenti tecnologici, con l’ottima risposta di Telepass nell’evolversi nell’era dei servizi digitali di pagamento (leggetevi questo per capire quanto io sia un fervente sostenitore del “tutto con lo smartphone") e nell’abbracciare più ambiti grazie alle partnership con i parcheggi, alle strisce blu e via dicendo. Nel mio lavoro è capitato più di una volta di dover partire all’ultimo minuto [letteralmente, lo sapevo qualche ora prima] o arrivare di fretta in aeroporto. Risparmiare il tempo del pagamento o della prenotazione del parcheggio può fare la differenza. 

Ci sono però delle criticità: prima fra tutte quella legata alle infrastrutture. L’Italia è grande e purtroppo non sempre servita allo stesso modo. Se è vero che esistono barriere ben organizzate, è altresì palese che alcune non lo sono, costringendo a code inutili anche i proprietari di un telepass a causa della viabilità. Un esempio pratico (e personale) a caso? La barriera per arrivare a Gardaland…

Da qui la provocazione del titolo: “nazionalizzare" il Telepass, specie considerando che la “vignetta" annuale non sembra essere una prospettiva realistica per l’Italia, potrebbe portare qualche vantaggio alla viabilità, nonché impedire del tutto le frodi ed evitare alla macchina burocratica di attivarsi per sanzionare chi sfugge al pagamento del pedaggio. Ovviamente una visione del genere richiederebbe un cambio di paradigma dato che il canone non dovrebbe essere imposto ai cittadini ma piuttosto coperto da uno Stato lungimirante e “visionario" che potrebbe riconoscere i vantaggi di rendere accessibile a tutti questa tecnologia.

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