Richard Branson spera in Virgin Galactic: entro quest'anno nello spazio
Forse ci siamo, dopo 14 anni di attesa e promesse Virgin Galactic potrebbe esser giunta alla fine del lungo viaggio di ricerca e sviluppo, uno sforzo enorme che ha come obiettivo quello di realizzare voli commerciali verso lo spazio e aprire una nuova
Forse ci siamo, dopo 14 anni di attesa e promesse Virgin Galactic potrebbe esser giunta alla fine del lungo viaggio di ricerca e sviluppo, uno sforzo enorme che ha come obiettivo quello di realizzare voli commerciali verso lo spazio e aprire una nuova era. L'entusiasmo arriva direttamente da Richard Branson, patron del gruppo che per primo vorrà sedere sul bolide capace di sfuggire all'atmosfera terrestre (guardalo a 2.230 km/h) e ha confermato l'intenzione in una recente intervista rilasciata a Bloomberg.
Lo spazio è complicato, è scienza missilistica – ha detto Branson in un passaggio del faccia a faccia
Realizzare un simile progetto presuppone dei rischi altissimi, in questi anni Virgin Galactic ha vissuto alti e bassi, anche tragici, con un volo di prova finito in tragedia per il pilota nel deserto del Mojave nel 2014. Da allora sono susseguiti soltanto voli positivi e ottimi feedback per affrontare il prossimo passo, forse addirittura entro la fine di quest'anno. Difficile crederci del tutto, d'altronde il visionario imprenditore britannico ha più volte parlato di un debutto imminente: nel 2007 parlò di 'soli' 18 mesi di attesa e lo scorso ottobre invece di 'pochi mesi'.
La verità è che le incognite sono numerose e fare previsioni a medio-lungo termine quasi impossibile. Poco importa per il pubblico pagante, Virgin Galactic è stata fondata nel 2004 e da allora si sono messi in fila ben 800 clienti paganti, sconosciuti facoltosi disposti a spendere $250 mila per questo emozionante viaggio di circa 3 ore in orbita.
Branson non è ovviamente l'unico interessato ai viaggi spaziali commerciali, in corsa c'è anche l'uomo più ricco del mondo Jeff Bezos e i suoi New Shepard. Il razzo riutilizzabile della Blue Origin è sempre più avanzato e nei mesi scorsi ha dimostrato di poter raggiungere senza problemi l'altezza di 106 km (velocità massima di 3.540 km/h) e rientrare agevolmente a terra.
Pare che il loro obiettivo sia il 2019, una gara tra miliardari che vogliono conquistare lo spazio e vendere costosi biglietti, staremo a vedere se anche loro si metteranno effettivamente in prima fila a rischiare la pelle. Chissà poi se effettivamente sarà la Puglia il primo spazioporto Virgin Galactic che ospiterà l'attesissimo volo di Space Ship Two e WhiteKnight Two.