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Michelin VISION: entro il 2048 il 100% dei pneumatici sarà riciclato

Michelin vuole riciclare il 100% dei pneumatici entro il 2048

Michelin VISION: entro il 2048 il 100% dei pneumatici sarà riciclato
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 31 mag 2018

La sostenibilità viaggia anche per gli pneumatici, un elemento spesso al centro dei discorsi su inquinamento e impatto ambientale ma in realtà già oggi ben più virtuoso rispetto ad altri settori. Basta considerare che, oggi, il 14% dei contenitori o degli imballaggi di plastica viene recuperato, un dato molto basso se si considera che il 70% dei pneumatici viene recuperato e il 50% riciclato: la quota riciclata consente il riutilizzo ad esempio nelle pavimentazioni, il restante 20% – che rientra nel concetto più generico di "recupero" – implica la trasformazione in energia a partire dai materiali.

Al Movin'On 2018, l'evento che guarda alla mobilità futura con un'attenzione particolare tra ambiente e tecnologia, Michelin ha annunciato che vuole raggiungere il 100% della quota riciclata entro il 2048. Per ottenere questo risultato i francesi hanno già iniziato a stringere accordi e acquisire diverse aziende nel settore, in modo da trasformare il pneumatico dandogli nuova vita.

Oggi i prodotti Michelin sono composti per il 28% da materiali sostenibili, quota che si divide nel 26% di materiali da fonti sostenibili (caucciù, limonene, olio di semi di girasole) e per il 2% da materiali riciclati come acciaio o pneumatici polverizzati. L'obbiettivo per il futuro è portare la percentuale di materiali sostenibili all'80% con un programma che è già iniziato.

Nel 2012 Biobutterfly ha avviato lo studio per produrre elastomeri sintetici partendo da biomasse (legno, barbabietola, paglia). L'acquisizione di Lehigh, una delle ultime mosse in questo senso, ha portato in azienda il know how nelle micropolveri derivate da pneumatici riciclati.

I numeri del riciclo

L'economia circolare ha fortunatamente associato la sostenibilità all'aspetto economico. La spinta che è arrivata da questo cambio di rotta, ancora da completare, ha aumentato le aziende coinvolte nel "green", attirando investimenti che hanno fatto da driver principale per lo sviluppo tecnologico. 

Raggiungere gli obbiettivi fissati da Michelin (80% di materiali sostenibili e 100% di pneumatici riciclati) significherebbe risparmiare 33 milioni di barili di petrolio o 54.000 GWh, l'energia consumata in un mese in Francia. Proseguendo con gli esempi, si tratta di recuperare energia per 225 chilometri ad ogni auto presente in Europa, o 54 km ad ogni auto nel mondo (su una stima di 1.2 miliardi di auto).

Va inoltre segnalato come nella roadmap dei francesi ci sia una progressiva diminuzione della percentuale di energia ricavata dal recupero dei pneumatici, così da ridurre l'impatto ambientale e la produzione di CO2: se oggi la quota è del 20%, l'obbiettivo per il 2038 è di ridurla al 10% per farla poi sparire dall'equazione nel 2048 grazie al completo riciclo.

VISION Concept

Michelin VISION è il concept che rappresenta un punto di arrivo perfettamente in linea con gli obbiettivi dei francesi. Realizzato tramite stampa 3D, il pneumatico "non pneumatico" fa ameno dell'aria e si compone di materiali riciclati uniti a quelli da fonti sostenibili. Connesso in ottica V2X e V2V, VISION stacca rispetto ai modelli tradizionali perché non produce rifiuti legati alla carcassa da smaltire ma può accompagnare l'auto per tutta la sua vita utile. 

Il battistrada, infatti, si rinnova tramite una stampante 3D, riducendo l'impatto ambientale nell'intera filiera, dalla nascita al fine vita. L'energia per rinnovare il battistrada è infatti notevolmente inferiore rispetto a quella impiegata dalla produzione allo smaltimento, passando per le fasi intermedie di trasporto da fabbrica a punti vendita e dal cliente al centro di smaltimento.

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