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Ford: Intelligenza Artificiale per la comunicazione B2V tra auto e bici

Si lavora per rendere più connesse le biciclette

Ford: Intelligenza Artificiale per la comunicazione B2V tra auto e bici
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 10 mag 2018

Ford è al lavoro con alcuni dei principali produttori di biciclette (tra cui Trek, Shimano e Specialized) per lo sviluppo di un sistema di comunicazione, basato sull'Intelligenza Artificiale, che permetta alle auto di dialogare con le bici. Questa tecnologia prende il nome di Bike-to-Vehicle (B2V) e rappresenta l'ultima frontiera delle comunicazioni cellulari C-V2X (Vehicle-to-Everything). Obiettivo: incrementare la sicurezza per ciclisti ed automobilisti, connettendo anche le infrastrutture.

Il progetto originario è nato circa un anno fa da Ford, Trek e dallo specialista del software Tome, che fornirà la base di partenza per il sistema B2V: in seguito, altre 10 grandi realtà nel settore delle biciclette hanno preso parte all'iniziativa, costituendo con i tre attori principali un comitato consultivo. Il "B2V board" è composto da Accell North America (Redline, Raleigh, Diamondback, Torker, Haibike, XLC), Bosch, Dorel Sports (Cannondale, Schwinn, GT, Fabric, Sugoi, Mongoose, Guru, Charge, Sombrio), Giant Bicycles, Orbea, Shimano, Specialized, SRAM, Stages Cycling, Trek Bikes, e Quality Bicycle Products.

L'iniziativa è parte della visione City of Tomorrow di Ford, un sistema di mobilità sicuro e sostenibile in cui diversi mezzi di trasporto dialogano tra loro con un linguaggio comune

Alla base del sistema B2V di Tome c'è l'Intelligenza Artificiale, volta a identificare e a classificare le situazioni di maggior pericolo in base a parametri come tempo, luogo e variabili ambientali. Una volta elaborate le informazioni, il sistema invia degli alert a veicoli e ciclisti per avvisarli di un pericolo imminente per la propria incolumità.

Le biciclette "connesse" dovranno essere dotate di sensori e ricevitori B2V, possibilmente integrati nel disegno del mezzo al fine di essere praticamente invisibili e non costituire un (ulteriore) invito al furto. Le biciclette non elettriche dovranno integrare a tutto ciò anche un alimentatore e una batteria.

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