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Ibride ed elettriche: i meccanici chiedono nuove regole contro i rischi dell'alta tensione

L'ente che certifica e prepara gli operatori dell'industria automobilistica britannica ha chiesto al Governo nuove regole per proteggere l'incolumità dei meccanici dai rischi dovuti all'alta tensione dei sistemi presenti nelle auto ibride ed elettriche

Ibride ed elettriche: i meccanici chiedono nuove regole contro i rischi dell'alta tensione
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 2 mag 2018

Le auto ibride ed elettriche, oggi timidamente presenti sul mercato con pochi modelli, affiancheranno sempre più frequentemente le attuali vetture a combustione nel corso dei prossimi decenni. Quasi tutti i costruttori – dai generalisti come Ford e Volkswagen ai premium come BMW e Mercedes  stanno investendo decine di miliardi di euro nella progressiva trasformazione del proprio business in vista dell'elettrico, e tante sono le sfide attese in questa fase di transizione. 

L’alta tensione è un problema

Ad alcune di queste sfide, tuttavia, si affiancano degli inevitabili punti interrogativi: tra questi, la sicurezza. Non tanto in riferimento ai sistemi di assistenza alla guida, quanto alla presenza di impianti ad alta tensione che possono mettere a serio rischio l'incolumità di chi l'auto la deve riparare

La questione è stata sollevata dall'Institute of the Motor Industry, l'ente britannico che riunisce e certifica ogni anno 100.000 professionisti dell'auto, come per esempio i meccanici. Secondo quanto riportano i colleghi di Autoexpress, l'IMI ha chiesto al Governo britannico la redazione di nuove regole per proteggere i meccanici dall'alta tensione degli impianti elettrici presenti nelle vetture ibride ed elettriche

I veicoli elettrificati attualmente in commercio sono dotati di impianti elettrici con tensioni elevate e potenzialmente pericolose per l'uomo: la tensione della batteria, per esempio, supera i 200 Volt in corrente continua, arrivando a oltre 600 Volt in corrente alternata per quanto riguarda l'alimentazione dei motori. 

Servono nuove regole

A tale scopo, i rappresentanti dell'Institute hanno invocato un incontro con il Department for transport (DfT) al fine di definire insieme nuove leggi che garantiscano una formazione adeguata agli operatori del settore auto. Un settore che, attualmente, non dispone di regole sufficientemente dettagliate riguardanti il training di meccanici e figure simili per quanto riguarda le vetture con alimentazione alternativa (AFV). 

L'IMI chiede la costituzione di un "registro" nel quale si possa certificare che i meccanici siano "competenti, formati e identificabili" per lavorare a stretto contatto con auto ibride ed elettriche. Una garanzia che oggi praticamente non esiste, mettendo a rischio la vita di chi ogni giorno si approccia con vetture destinate ad aumentare di numero nel corso dei prossimi anni. 

Più sicurezza e competenza

Secondo l'IMI, l'industria dell'auto sta attraversando un periodo "tecnologicamente rivoluzionario", una situazione nella quale gli attuali documenti legislativi a riguardo (redatti negli anni '70 e '80), non sono in grado di "fornire dettagli tecnici adeguati per garantire la sicurezza dei tecnici quando devono lavorare su veicoli complessi".

Perché se è vero che le grandi catene di concessionari e meccanici offrono corsi di aggiornamento per il proprio staff che lavora a contatto con questo tipo di veicoli, lo stesso non si può dire per la maggior parte dei meccanici indipendenti. Delle leggi più severe, che per esempio impongano a tutti i meccanici un corso di aggiornamento su ibride ed elettriche, sono dunque auspicabili "con una certa urgenza", come spiega il CEO dell'IMI Steve Nash.

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