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Formula E: una seconda vita per le "vecchie" batterie

Gli organizzatori del campionato per sole elettriche hanno proposto di riutilizzare per altri scopi le batterie delle monoposto che andranno in pensione a partire dalla prossima stagione

Formula E: una seconda vita per le "vecchie" batterie
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 8 apr 2018

Dopo quattro anni di onorata carriera, le monoposto di Formula E di prima generazione si preparano a godere di una pensione anticipata visto che saranno sostituite, a partire dalla quinta stagione 2018/2019, dalle nuove futuristiche Gen2 che abbiamo visto in anteprima al Salone di Ginevra (qui sotto la nostra video anteprima). 

Le Spark STR_01E, monoposto che nel 2014 hanno aperto la strada al primo campionato mondiale per auto a zero emissioni a ruote scoperte, continueranno comunque a rappresentare quell'avanguardia tecnologica alla base della serie elettrica, dal momento che  la dirigenza ha annunciato un programma per riciclare le batterie provenienti dalle vetture prossime al congedo.

La proposta del presidente di FIA ABB Formula E Alejandro Agag è chiara e riprende le iniziative già oggi in corso da parte di Nissan, Renault, BMW e Daimler per il recupero delle vecchie batterie, dotate di un'efficienza inadeguata per l'autotrazione. Come ha dichiarato l'imprenditore spagnolo a Motorsport.com, sono tanti gli ambiti di riutilizzo possibili per i "vecchi" pacchi batterie Williams (dalla capacità di 28 kWh):

Le batterie hanno il potenziale per vivere più a lungo se non adoperate in un contesto super-competitivo. Quindi possono essere usate nei laboratori, piuttosto che nelle scuole o per la conservazione dell’energia solare. Noi certamente le riutilizzeremo, dato che sono di nostra proprietà.

Il progetto preliminare prevede la destinazione di un grande stabile dove poter riporre le batterie delle monoposto elettriche, che saranno riutilizzate al 99% per altri scopi. Tornando per un attimo a Nissan, di recente il costruttore giapponese (che tra l'altro inizierà la sua avventura in Formula E a fine anno) ha annunciato un progetto per il riutilizzo dei vecchi pacchi batterie provenienti dalle prime LEAF per alimentare nuovi pali della luce in una città del giappone gravemente colpita dal terremoto/maremoto del 2011. Un utilizzo di questo tipo sottopone le batterie ad uno stress decisamente inferiore rispetto all'utilizzo per autotrazione, e questo consente di poterne prolungare la vita utile senza vistose perdite di efficienza.

Secondo Agag, il valore delle "vecchie" monoposto (circa 40 esemplari in tutto) non si limiterà alle batterie, ma anche e soprattutto ai telai, destinati a diventare dei veri e propri pezzi da collezione:

Le macchine di questa generazione tra 40-50 anni assumeranno un grande valore ed infatti diverse persone mi hanno chiesto di poterle comprare per aggiungerle al loro parco. Alcune andranno a loro, altre agli eventi dell’organizzazione. Io stesso vorrei comprare l’auto che ha trionfato nel primo ePrix (con alla guida Lucas di Grassi, ndr), ma dovrò pagare l’azienda per averla.

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