Uber lascia il Sud-Est asiatico: il ride sharing passa a Grab
Uber cede le attività di ride sharing nel Sud-est asiatico alla concorrente Grab.
Settimane movimentate in casa Uber: dopo l'incidente che ha visto coinvolta un'auto a guida autonoma durante i test di pochi giorni fa in Arizona, l'azienda statunitense ha comunicato di essersi accordata con Grab, il più grande rivale asiatico, per la cessione delle attività di ride sharing.
Nell'operazione, Uber riceverà in cambio una partecipazione del 27,5% in Grab, con il CEO Dara Khosrowshahi che entrerà a far parte del Consiglio di Amministrazione dell'azienda di Singapore. Inoltre, l'accordo prevede anche il controllo del servizio food delivery UberEats le cui risorse saranno impiegate in Cambogia, Indonesia, Malesia, Myanmar, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam.
Per Grabs si tratta di un risultato notevole dato che fino a tre anni fa offriva il servizio taxi solo dopo il pagamento in contanti, migliorato successivamente grazie a un portafoglio mobile in grado di ottimizzare le transazioni. Il ride sharing di Grab, che ha monopolizzato il mercato della mobilità condivisa con conducente in Oriente, può godere della presenza di Toyota in qualità di partner. Il produttore ha deciso di offrire agli automobilisti dei nuovi servizi di mobilità condivisa nel Sud-Est asiatico. L'obiettivo ora è quello di espandersi oltre il ride sharing, puntando a nuovi servizi per coinvolgere altri utenti.