Ford Ranger Raptor debutta in Thailandia con il diesel
Debutta in Thailandia la variante in scala ridotta del Ford F-150 Raptor. Stessa aggressività, minor prezzo e motore turbodiesel
E' stato presentato in anteprima mondiale in Thailandia il nuovo Ford Ranger Raptor, versione in scala ridotta del popolare F-150 Raptor, il più estremo dei pickup americani. Questo allestimento è mosso dal motore 2.0 TDCi bi-turbo diesel da 210 CV e 500 Nm di coppia, più che sufficienti per spostare la mole del pickup nel fuoristrada più spinto.
Anche la trasmissione è raffinata: si tratta del nuovissimo cambio automatico a 10 marce sviluppato congiuntamente da Ford e General Motors, abbinato ad una trazione integrale permanente. Completano il comparto tecnico le sospensioni Fox, i cerchi in lega da 17 pollici con gomme all-terrain BF Goodrich e i freni con dischi da 332mm sia davanti sia dietro.
L'assetto è rialzato di 283 mm, e di conseguenza anche gli angoli di attacco (32,5 – 24 e 24 gradi) vengono migliorati per prestazioni in fuoristrada inedite per il modello. Per quanto il Ranger si definisca compatto, le dimensioni sono comunque imponenti per le nostre strade: lunghezza di 539 cm, larghezza di 218 cm e altezza di 187 cm.
Fuori, il Raptor si distingue dai Ranger classici per un paraurti anteriore integrato nel telaio (per migliorarne la robustezza), nuovi fendinebbia a LED, l'inconfondibile mascherina con logo FORD integrato e delle prese d'aria funzionali frontali per ridurre la resistenza aerodinamica. Completano un pacchetto estetico per nulla sobrio le protezioni sottoscocca, le barre portatutto e i nuovi rivestimenti per il cassone.
Come sull'F-150 Raptor, anche su Ranger debutta la modalità di guida Baja, che ottimizza la risposta del motore, del cambio, delle sospensioni e della trazione integrale per adattarsi meglio alla guida off-road estrema, come su sabbia e roccia.
Ranger Raptor è stato sviluppato dalla filiale australiana di Ford in collaborazione con quella americana e sarà prodotto in Thailandia, per essere poi commercializzato in diverse aree del mondo. Assai improbabile l'arrivo in Italia.