Auto elettriche: i programmi della Politica in vista del 4 marzo
Le idee dei principali partiti politici su auto elettrica e sostenibilità in vista delle elezioni del 4 marzo
Tempo di campagna elettorale, tempo di annunci e promesse. Tra riduzione delle tasse, lavoro e politica estera, le dichiarazioni dei politici italiani (chi più, chi meno, chi per nulla) hanno riservato un piccolo spazio anche al mondo dell'auto e degli automobilisti, sempre più spesso trascurati o, peggio, tartassati con continui rincari.
A poche ore dai primi annunci dei programmi elettorali, l'auto non è esattamente la protagonista anche se è innegabile una crescita della sensibilità verso la sostenibilità ambientale.
Movimento 5 stelle
Ad avere le idee chiare in questo senso sono gli esponenti del Movimento 5 Stelle, da sempre fautori dell'energia rinnovabile come unica soluzione per il futuro di trasporti e produzione. Dalla sua pagina Facebook, il candidato premier dei 5 Stelle Luigi di Maio ha approfittato delle dichiarazioni rilasciate di recente da Sergio Marchionne in merito alle previsioni di un mercato per metà composto di auto elettriche entro il 2025. Il parlamentare ha poi citato la notizia di oggi, secondo cui la Norvegia ha intenzione di sostituire gran parte degli aerei per i voli a corto raggio con velivoli elettrici entro il 2040, per rilanciare il programma sulla sostenibilità del proprio Movimento:
La Norvegia è tutt’altro che irraggiungibile. Lo dimostriamo nel nostro programma energia che prevede, con il MoVimento 5 Stelle al governo, di traghettare l’Italia verso un futuro 100% rinnovabile. Puntare sull’energia elettrica è necessario. E invitiamo Marchionne, che oggi pensa a una super car elettrica, a partecipare al Gran Premio di Formula E che il Comune di Roma ospiterà ad aprile. È un sogno vedere la Ferrari elettrica correre sulle vie di Roma. Così come è un sogno che le auto e i mezzi del Tpl abbandonino per sempre i combustibili fossili. Ma è un sogno avverabile: un milione di mezzi elettrici al posto degli inquinanti veicoli a benzina o peggio a gasolio.
Liberi e Uguali
L'auto elettrica non viene menzionata esplicitamente nel programma delineato da Liberi e Uguali di Pietro Grasso. Più in generale il presidente del senato uscente, nei propri piani dedicati all'ambiente, ha in cantiere il "Green New Deal", una serie di investimenti verso la riconversione ecologica dell'economia, puntando sulle energie alternative con l'obiettivo di creare nuovi posti di lavoro:
Sono investimenti in grado di generare una crescita economica, e quindi una occupazione, molto più elevata rispetto agli sgravi fiscali o ai trasferimenti monetari.
Partito Democratico
In assenza di programmi politici espliciti a sostegno dell'auto elettrica da parte del Partito Democratico, vi rimandiamo all'ultimo provvedimento attuato dal Governo di Paolo Gentiloni (esponente del PD), ossia la nuova Strategia energetica nazionale (Sen) redatta lo scorso autunno: un piano da 175 miliardi di euro fino al 2030 suddivisi in reti e infrastrutture (30 miliardi), fonti rinnovabili (35 miliardi) ed efficienza energetica (110 miliardi). Al centro della Sen la decarbonizzazione totale degli impianti termoelettrici entro il 2025.
Nella Sen anche una previsione del Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti:
le macchine elettriche previste al 2030 sono quasi 5 milioni.
Centrodestra
Infine, la coalizione di centrodestra, che nella giornata di ieri ha visto i leader Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini firmare il programma elettorale. Anche qui, nessun riferimento all'auto elettrica nello specifico, anche se negli scorsi giorni sono emersi alcuni "titoli" dei provvedimenti proposti nella bozza del programma in merito all'ambiente. Qui l'elenco dei più interessanti per il mondo dell'auto:
- Piena diffusione delle infrastrutture immateriali
- Piano di ristrutturazione delle tecnostrutture e migliore utilizzo delle risorse per le nuove tecnologie per tutto il sistema delle imprese
- Sostegno alle start-up innovative, anche attraverso la semplificazione del crowdfunding.
- Risparmio energetico ed efficientamento della rete
- Più efficienza della produzione energetica e dei consumi nell'edilizia, nell'industria e nei trasporti.
- Sostegno alle energie rinnovabili.