Mazda brevetta un nuovo sistema "twin-turbo"
Il costruttore di Hiroshima potrebbe presto lanciare un nuovo sistema bi-turbo sequenziale per auto ad alte prestazioni, brevettato di recente negli USA
Seguendo la scia del ritorno, ormai imminente, del motore rotativo, Mazda ha brevettato negli USA una nuova tecnologia destinata ai futuri motori ad alte prestazioni della propria gamma. Si tratta di un nuovo sistema di turbocompressori di tipo sequenziale, in qualche modo ispirato a quello presente sulla terza generazione della RX-7, diverso insomma da quanto presente oggi sul mercato.
La presenza di due turbo compressori garantisce prestazioni più elevate in diverse condizioni di utilizzo: ai bassi regimi lavora il primo compressore (più compatto), mentre agli alti regimi si attiva un secondo turbo compressore di dimensioni maggiori. Nel brevetto Mazda, questo sistema funziona tramite una specie di sportello che si apre e chiude per convogliare il flusso di combustione presso uno o presso l'altro compressore.
In più, il sistema in questione ha dimensioni decisamente inferiori a tutto ciò che sia presente oggi sul mercato: dai disegni dei brevetti sembra quasi che i due turbo compressori siano contenuti i una sola unità che presenta lo stesso scarico, semplificando al contempo la meccanica e eventuali rischi di rottura.
Minori dimensioni vogliono anche dire maggiori possibilità di installazione: un sistema compatto si può integrare in un maggior numero di modelli, ampliando la gamma di vetture ad alte prestazioni anche nel segmento delle compatte. La candidata ideale potrebbe essere la prossima generazione di Mazda 3, in arrivo nel 2018, ma anche il restyling della MX-5, in arrivo dopo qualche mese. L'interesse, in ogni caso, è ai massimi livelli, specialmente dopo la presentazione (allo scorso Salone di Tokyo) del sistema Skyactiv-X, che in un motore a benzina prevede l'accensione a compressione, per una combustione più efficiente del carburante fino al 45 per cento.